ruini bergoglio

RUINI SCATENATO CONTRO BERGOGLIO: “C’È UN MOVIMENTO CONSERVATORE INTERNAZIONALE CONTRO IL PAPA MA HA VARIE SFACCETTATURE. SOLO POCHI POSSONO DAVVERO ESSERE CONSIDERATI "CONTRO" MA NON TUTTI COLORO CHE HANNO FORMULATO QUALCHE CRITICA - UN PARTITO CATTOLICO? NON VEDO UNO SPAZIO DEL GENERE - L'INTERNAZIONALIZZAZIONE DEL CLERO? DEVE ESSERCI UN LIMITE A QUESTO PROCESSO. NON SAREBBE BENE CHE L'ITALIA FOSSE SOTTORAPPRESENTATA - AL REFERENDUM HO VOTATO NO”

Aldo Cazzullo per il “Corriere della Sera”

 

CAMILLO RUINI

Cardinale Ruini, il nuovo libro di Massimo Franco parla del declino politico-culturale della Chiesa italiana. Lei è d'accordo?

«Sì, purtroppo. La dimensione culturale è strettamente legata alla fede e la dimensione politica ha un'ovvia connessione con quella culturale. Questo declino non può non preoccupare. Occorre reagire: un compito che spetta ai laici credenti, ma anche alla Chiesa come tale. Oggi è più difficile di qualche anno fa; ma non è impossibile».

 

bergoglio celebra messa alla tomba di san francesco

Lei ha la sensazione che i temi storicamente cari ai cattolici, a cominciare dalla difesa della vita e della famiglia, non facciano più parte dell'agenda politica?

«Direi che ne fanno parte assai meno di prima. Ma non sono spariti, e nemmeno lo potrebbero: nel contesto dell'Occidente contemporaneo sono inevitabilmente oggetto di dibattito. È di pochi giorni fa una buona notizia, almeno dal mio punto di vista: la Santa Sede ha ribadito con forza il rifiuto dell'eutanasia».

 

cardinale camillo ruini

Ma l'emergenza Covid non ha restaurato la centralità, se non della Chiesa, della missione dei suoi sacerdoti?

«Per assistere le persone colpite dalla pandemia hanno perso la vita, accanto a tanti medici e infermieri, anche molti sacerdoti e religiose. La Chiesa italiana si è confermata anche in questa occasione una Chiesa vicina alla gente».

 

In questi mesi abbiamo avuto un po' tutti paura della morte. Lei ci ha pensato? Ha avuto paura? Siamo usciti dalla fase acuta della pandemia più forti, o almeno più consapevoli?

«Ormai da anni alla morte penso ogni giorno. Anzi, più volte al giorno, soprattutto quando prego. La morte mi fa sicuramente paura. Ma accanto alla paura, e più forte della paura, sento in me la speranza nell'amore e nella misericordia di Dio. La fede in Dio cambia in profondità il nostro rapporto con la morte: oggi ne parliamo troppo poco. La pandemia ci ha fatto riflettere sulle cose che contano veramente. Speriamo di non dimenticarcene troppo presto».

 

ANGELO BECCIU E PAPA BERGOGLIO

Che cos'ha provato nel vedere i portoni chiusi delle chiese?

«Li ho visti solo in tv: esco raramente di casa. Ne ho avuto un'impressione triste, mitigata dalla fiducia che il Signore possiamo trovarlo ovunque. Anzi, lui per primo trova sempre la strada per incontrarci».

 

Torniamo al declino della Chiesa. Cosa dovrebbero fare i cattolici per contare di più, sia nella politica che nella discussione culturale? Come si ferma la scristianizzazione?

«Dobbiamo avere più fiducia nella bontà e nell'attualità di una cultura che abbia il cristianesimo alle sue radici. Un rapporto sano e fecondo tra cattolici e politica passa attraverso la mediazione della cultura. Poi naturalmente occorrono capacità politiche e un grande amore per la libertà. Fermare la scristianizzazione è molto difficile. Non si può farlo solo a livello culturale e tanto meno politico. Decisiva è una testimonianza cristiana autentica, personale e comunitaria. In ultima analisi, decisiva è la grazia di Dio».

 

CARDINALE CAMILLO RUINI

Non solo Venezia, Torino, Genova, ma persino Milano oggi non ha un cardinale. Non è anche questo un segno di declino?

«Cent' anni fa era italiana la maggioranza assoluta dei cardinali. Con Pio XII è iniziata l'internazionalizzazione, più in sintonia con la cattolicità o universalità della Chiesa, che con Papa Francesco sta conoscendo un ulteriore sviluppo. Naturalmente deve esserci un limite anche a questo processo. Non sarebbe bene che l'Italia fosse sottorappresentata. Anche perché Roma, sede dei successori di Pietro, è la capitale d'Italia».

papa bergoglio

 

Qualche cardinale straniero ha teorizzato che il peso degli italiani dovesse diminuire: «Meglio venire da Tonga che da Milano». È diventato un problema essere italiani?

«Non credo che i vescovi italiani avvertano un problema del genere. A ogni modo, la nazionalità sia italiana sia non italiana non deve essere né una colpa né un titolo di merito. Ce lo chiede la natura stessa della Chiesa».

Giovanni Angelo Becciu

 

Qualche guaio però in Curia gli italiani l'hanno combinato. Che idea si è fatto del caso Becciu?

«Non ho elementi per una mia valutazione personale. Vorrei dire però che i mezzi di comunicazione sono comprensibilmente attenti alle vicende negative; ma esiste nella Chiesa una moltitudine di persone e di comportamenti che sono invece decisamente positivi, e che la gente conosce perché ne fa esperienza. Per questo la Chiesa è sopravvissuta nei secoli alle sue peggiori crisi».

 

Però nella Chiesa la corruzione esiste.

bergoglio

«La corruzione, specialmente in alto loco, è una delle più gravi piaghe della Chiesa. Da giovane pensavo che si trattasse di un problema del passato ormai remoto; ma mi illudevo. Continuo a sperare che ne usciremo, con l'aiuto di Dio e facendo ciascuno la propria parte».

 

Non abbiamo un Papa italiano da quasi mezzo secolo. Essere italiano è ormai un handicap per diventare Papi?

«Penso proprio di no. Direi piuttosto che non è più un vantaggio, o addirittura un pre-requisito; ma è bene che non lo sia più. Papa deve essere eletto colui che è ritenuto più degno e idoneo, indipendentemente dalla nazionalità».

 

Esiste un movimento conservatore internazionale contro Francesco?

«In qualche modo, esiste; ma ha varie accentuazioni e sfaccettature. Solo pochi possono davvero essere considerati "contro" Papa Francesco: ad esempio, non tutti coloro che hanno formulato qualche critica con intenti costruttivi».

salvini meloni

 

C'è spazio oggi in Italia per un partito dei cattolici? Magari al seguito del premier Conte

«Non vedo uno spazio del genere. I cattolici devono puntare sui contenuti dell'azione politica, individuati anche alla luce di una visione cristiana dell'uomo e della società; e devono collaborare con chi, cattolico o no, condivide tali contenuti. Oggi purtroppo in larga misura manca proprio l'attenzione a una visione cristiana».

 

Lei un anno fa disse al Corriere che con Salvini bisognava dialogare. L'hanno molto criticata per questo. Si è pentito? Ora Salvini appare un po' ridimensionato

CARDINALE CAMILLO RUINI

«Non mi sono pentito affatto. Dialogare bisogna. A Salvini e a Giorgia Meloni, che adesso meritatamente è sulla cresta dell'onda, vorrei dire che se vogliono fare il bene del Paese e arrivare al governo devono sciogliere il nodo dei loro rapporti con le forze che sono stabilmente alla guida dell'Unione europea».

 

Lei cos' ha votato al referendum sul taglio dei parlamentari? È stata una vittoria dell'antipolitica?

«Ho votato No. È stato un successo del desiderio, comprensibile ma ingenuo, di ridurre i costi della politica».

 

Ora si parla del ritorno a una legge elettorale proporzionale. Lei cosa ne pensa?

«È una proposta sbagliata e soprattutto pericolosa. Fin dall'inizio la nostra Repubblica ha avuto seri problemi di governabilità. Quando De Gasperi aveva la maggioranza assoluta dovette affrontare una crisi di governo all'anno, perché non solo ogni partito ma ogni corrente si sentiva libera di pretendere sempre più spazio. È facile immaginare cosa accadrebbe adesso, quando nessuna forza politica può aspirare all'autosufficienza».

ALCIDE DE GASPERI

 

Sarebbe meglio una legge maggioritaria?

«Penso di sì. A mio parere, il maggioritario è stato il principale tra i pochi progressi della Seconda Repubblica».

 

Cosa ci aspetta per i prossimi mesi? Si annuncia un Natale difficile, con la distanza sociale, la paura per la seconda ondata

«L'Italia era in difficoltà già prima del coronavirus. Speravamo che la pandemia fosse in via di superamento e che con l'aiuto dell'Europa potessimo riprenderci abbastanza alla svelta. Adesso la minaccia del coronavirus sta di nuovo montando, in Italia ma soprattutto nei Paesi intorno a noi. È difficile fare previsioni. La nostra gente finora ha reagito in modo molto positivo, eccezioni a parte. È il momento di impegnarci tutti ancora di più. Il Bambino che a Natale viene tra noi rimane la nostra più grande speranza, anche per i problemi di oggi».

aldo cazzullo col cardinale camillo ruini

 

I bambini e i ragazzi rischiano di pagare il prezzo più alto. Per decenni i giovani italiani si sono formati negli oratori. Oggi la Chiesa cosa può fare per parlare con loro?

«Gli oratori sono ancora un ottimo luogo di formazione. Il problema è che ci sono troppi pochi sacerdoti giovani. Bisognerà affiancarli con dei laici; possibilmente anche loro giovani. Le più difficili sfide per la Chiesa riguardano oggi la fede delle nuove generazioni e le vocazioni al sacerdozio. Il punto sta nel riuscire a esprimere i contenuti della fede nel linguaggio dei giovani, raggiungendo i loro interessi».

 

 

Ultimi Dagoreport

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI – CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…