“IN ITALIA LA DESTRA DOMINA I MEDIA. IN TV SI SENTE SOLO PROPAGANDA” – RULA JEBREAL DENUNCIA UN BRUTTO CLIMA PER L'INFORMAZIONE CON LA MELONI AL POTERE: “È DIFFICILE LAVORARE. ALLE CRITICHE SI RISPONDE CON LE QUERELE CHE VENGONO RECAPITATE ANCHE IN PIENA NOTTE, COME ACCADUTO A MASSIMO GIANNINI” - IL NUOVO LIBRO DELLA SCRITTRICE PALESTINESE “LE RIBELLI CHE STANNO CAMBIANDO IL MONDO”: “DAGLI USA ALL'ITALIA, STANNO ANNULLANDO I DIRITTI DELLE DONNE…”
Estratto dell’articolo di Chiara Roverotto per “il Giornale di Vicenza”
RULA JEBREAL - LE RIBELLI CHE STANNO CAMBIANDO IL MONDO
Rula Jebreal giornalista, scrittrice e docente universitaria ha alle spalle un percorso che l’ha inevitabilmente segnata: da un orfanotrofio di Gerusalemme, al quale era stata affidata dopo che la madre palestinese si era tolta la vita in seguito a violenze impunite, riesce ad espatriare, laurearsi, diventando una reporter combattiva, sensibile ai temi legati ai diritti delle donne e non solo.
Nel 2019 è stata designata dal presidente francese Macron come consigliera per la parità di genere per il G7. L’ultimo libro “Le ribelli che stanno cambiando il mondo. Storie di donne che resistono, crescono e lottano” (edito da Longanesi, 246 pagine) verrà presentato stasera alle 21 a villa Cordellina Lombardi di Montecchio Maggiore nell’ambito della rassegna “Sorsi d’autore”.
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Jebreal, i diritti delle donne sono sotto attacco?
Purtroppo sì, la destra li sta obliterando. Vogliono farci tornare indietro. Se penso a quanto sta accadendo negli Usa con la legge contro l’aborto adottata in molti Stati. Ci sono bambine di 13 anni violentate dal patrigno che non possono ricorrere all’interruzione di gravidanza. Anche questa è violenza, accanimento ingiustificato.
Tra le nove donne che ha intervistato con quale ha sentito una maggiore empatia?
La storia di Audrey Tang mi ha commosso profondamente. Parlando con lei riuscivo ad immaginare un futuro, un’umanità fatta di persone che decidono di dedicarsi agli altri. Audrey ha dimostrato che anche con internet si può cambiare il mondo rimanendo connessi alle persone anche guardandole negli occhi, rappresenta il volto della democrazia giovane che riceve le persone dalle 10 alle 24 un giorno alla settimana nel suo ministero a Taiwan. […]
MELONI E MENTANA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
Segue le vicende italiane?
Certo, con preoccupazione. La decisione di far entrare i Pro vita nei consultori è pazzesca. Ma questo è solo un tassello: ci sono tagli nella sanità, non ci sono programmi per le famiglie. La prevenzione non esiste più. C’è molta disparità si va verso un patriarcato di ritorno.
E guardando all’estero: Afghanistan, Iran solo per fare qualche esempio.
Sempre peggio, ecco perché è importante farci sentire con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Nel libro racconto la storia di una scrittrice che ha dedicato la propria vita ad aiutare le donne del sedicente Stato Islamico, di un’artista le cui opere denunciano violenza e gridano alla ribellione. Nove volti che ridisegnano i confini di quello che “si poteva fare”.
Rula Jebreal - Le ribelli che stanno cambiando il mondo
Lavora in Italia?
Avevo proposto un documentario per l’8 marzo nel quale mettevo assieme storie, dati, pareri su come affrontare i temi legati alla violenza, ma non è stato accettato da alcuna rete televisiva di Stato oppure privata.
Crede ci sia un problema di informazione nel nostro Paese?
Senza ombra di dubbio. La destra domina gli organi di stampa. In Tv si sente solo propaganda è difficile lavorare così. C’è una totale intolleranza nei confronti della critica e del dibattito.
Lei, però, non è stata tenera con la presidente Meloni riguardo il padre?
Ho solo riportato quanto scritto da un giornale spagnolo. Poi, si risponde con le querele che vengono recapitate anche in piena notte come è accaduto a Massimo Giannini. Non ci sono molte soluzioni o passa la paura oppure si resta in ginocchio.
massimo giannini a otto e mezzo
Stiamo così male?
In un anno il livello della libertà di stampa dell’Italia è scivolato di cinque posizioni, siamo al 46° posto e a dirlo sono i dati, non io.
Indispensabile parlare di femminismo?
Più che mai perché significa affrontare la disparità salariale, la giustizia sociale. C’è ancora molto da fare.
E sulla guerra in Israele?
Sono sconvolta per quanto sta accadendo, come si possono continuare ad uccidere bambini, donne? Netanyahu sta usando la fame come arma di guerra e non vuole porre fine al genocidio dei palestinesi.