opere portate via durante il sacco nazista 3

RIDATECI TUTTO, FINO ALL'ULTIMA CORNICE - L'ITALIA DA TEMPO È IMPEGNATA IN UN COMPLICATISSIMO LAVORO DI RECUPERO DI 11 MILA OPERE D'ARTE PORTATE VIA DAL NOSTRO PAESE DURANTE IL SACCO NAZISTA, MA GLI ALTRI STATI EUROPEI (GERMANIA E FRANCIA SU TUTTI) ACCAMPANO SCUSE PER NON RESTITUIRCI IL MALLOPPO - FINORA SONO STATI RIPORTATI A CASA 532 PEZZI PREGIATI, ORA NEL MIRINO CE NE SONO ALTRI 21 E SI INDAGA PER ILLECITA ESPORTAZIONE E RICETTAZIONE…

Giuseppe Scarpa per "Il Messaggero"

 

opere portate via durante il sacco nazista 9

C'è un tesoro italiano di inestimabile valore rubato dai nazisti a cui i carabinieri danno la caccia in tutto il mondo. Dipinti, sculture, arazzi e statue saccheggiati dalla Wehrmacht alla fine della seconda guerra mondiale e portati a Berlino, alla corte del Terzo Reich.

 

Capolavori svaniti nel nulla quando il regime di Hitler è stato sconfitto. Gli investigatori italiani hanno, però, in mano il catalogo di questi gioielli trafugati. Più di 11mila pezzi, e combattono con musei, case d'asta e privati per ottenere il rimpatrio. Un lavoro complicatissimo.

 

opere portate via durante il sacco nazista 8

Perché nonostante gli inquirenti dimostrino, carte alla mano, la paternità delle opere le autorità giudiziarie di altri Paesi europei, su tutti Germania e Francia, negano in molti casi la restituzione rappresentando le scuse più assurde.

 

opere portate via durante il sacco nazista 7

Intanto, però, nel corso degli anni gli specialisti a cui è stato affidato il difficilissimo compito di individuare e recuperare la refurtiva, i carabinieri tutela patrimonio culturale, hanno riportato a casa 532 capolavori.

 

opere portate via durante il sacco nazista 6

Ma il loro è un lavoro infinito. Adesso, della lunga lista degli 11mila 547 pezzi, gli uomini e le donne coordinati dal generale Roberto Riccardi hanno individuato altri 21 quadri. Su questi diverse procure lavorano per ottenere la restituzione. Si indaga per illecita esportazione e ricettazione.

 

opere portate via durante il sacco nazista 5

Reati funzionali a ottenere la confisca e la consegna, non per condannare i responsabili, impossibili da individuare e in molti casi già morti. Ma le risposte che ottiene la magistratura italiana, quando avanza le richieste ai colleghi europei, sono folli. Tutte con un unico obiettivo. Non restituire nulla.

 

LE RICHIESTE

La procura di Roma ha dovuto rinunciare. Non c'è stato niente da fare di fronte al muro francese. Questa la storia: Il Tpc spulciando i siti delle case d'asta individua un pezzo pregiato rubato dalla prefettura di Roma nel 1943 dai nazisti.

 

opere portate via durante il sacco nazista 4

È un capolavoro di Bendetto Luti, un pittore del Settecento. Gli inquirenti italiani mostrano la documentazione, le prove. I colleghi d'Oltralpe negano tutto e con un laconico "Luti ha dipinto tante teste di donna, come fate a dirci che è questa la vostra" e cestinano così la richiesta di restituzione.

 

Gli inquirenti italiani sono costretti ad alzare bandiera bianca, nonostante gli elementi portati a sostegno. Stessa sorte, sempre nella Capitale, per un altro quadro scoperto, come al solito, dai carabinieri e in vendita in una casa d'aste a Monaco, Germania.

 

opere portate via durante il sacco nazista 3

Ma nonostante i no incassati, il lavoro dei carabinieri va avanti. E così l'Italia ha potuto riabbracciare capolavori come un quadro di Lavinia Fontana (1552 - 1614) Cleopatra, datato 1580, rubato dalle truppe naziste tra il dicembre 1943 ed il luglio 1944 dalla Pinacoteca di Civitavecchia.

 

Oppure un Busto di Cristo di Matteo Civitali (1436 - 1501) prelevato dai tedeschi dalla Chiesa di Santa Maria della Rosa a Lucca nella notte tra il 7 e l'8 febbraio 1944.

 

opere portate via durante il sacco nazista 2

LE RESTITUZIONI

E ancora un capolavoro di Jacopo Zucchi (1545 - 1596) Betsabea al bagno che i nazisti avevano preso dall'Ambasciata d'Italia a Berlino dopo l'8 settembre 1943. Il Tpc è riuscito a recuperare anche un disegno di Giovanni Antonio Dosio (1533 - 1609) Veduta della Basilica di San Pietro che i soldati del Terzo Reich avevano preso nel 1943 dalla Galleria degli Uffizi di Firenze.

 

opere portate via durante il sacco nazista 1

Ci sono poi le opere di Girolamo dai Libri (1474 - 1555) La Circoncisione di Gesù Bambino, la Madonna con Bambino di Cima da Conegliano (1459 - 1518) e la Trinità di Alessio Baldovinetti (1425 - 1499) trafugate dalla 16^ divisione corazzata Waffen-SS dalla Villa delle Pianore (Camaiore, Lucca) nella primavera del 1944.

 

Il saccheggio non aveva risparmiato nemmeno le caserme, dal circolo Ufficiali di Pordenone nel 1943 venne rubato Carica dei Bersaglieri di Michele Cammarano (1835-1920). Adesso inquirenti e investigatori hanno individuato altri 21 quadri. La caccia al tesoro è ancora aperta e lo sarà per anni.

Ultimi Dagoreport

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…