avatar

SAGHE MENTALI - TRA I PRIMI SET DI HOLLYWOOD A RIPARTIRE DOPO IL LOCKDOWN C'È QUELLO DI “AVATAR 2”, BLOCCATO DAL COVID INSIEME ALLE LAVORAZIONI DEL TERZO, QUARTO E QUINTO CAPITOLO: IL PRODUTTORE JON LANDAU E IL REGISTA JAMES CAMERON SONO ATTERRATI IN NUOVA ZELANDA CHE HA DATO LORO IL PERMESSO DI ENTRARE PERCHÉ CONSIDERATI “SOGGETTI DI VALORE ECONOMICO”. E TE CREDO, HANNO UN BUDGET DI UN MILIARDO… VIDEO

 

Renato Franco per il “Corriere della Sera”

 

jon landau e james cameron

Un film che ha riscritto le regole tra cinema e tecnologia, rendendo la visione un' esperienza quasi psichedelica, immersi per due ore e mezza in quella luce blu che attiva gli agenti regolatori della serotonina e ha il potere di ridurre la frequenza cardiaca. Sembrava di essere lì, nel mondo nient' affatto distopico di Pandora, un Eden che ancora una volta rischiava di essere compromesso dall' ambizione dell' uomo.

 

Undici anni fa Avatar ha tracciato una linea tra il prima e il dopo. E si appresta a farlo anche adesso. Tra i primi set di Hollywood a ripartire dopo il lockdown c' è quello di Avatar 2 , bloccato dal Covid insieme alle lavorazioni del terzo, quarto e quinto capitolo. Il produttore Jon Landau ha riacceso le luci con uno scatto pubblicato su Instagram insieme al regista James Cameron sulle piste dell' aeroporto di Wellington.

avatar

 

Cameron, Landau e il resto della crew (una sessantina di addetti ai lavori) sono stati autorizzati a entrare in Nuova Zelanda perché considerati «soggetti di valore economico». Facile da credere visto che il primo Avatar incassò 2,7 miliardi di dollari (record battuto nel 2019 da Avengers: Endgame per soli 7 milioni di dollari) e ora si appresta a diventare una sorta di colossale serie tv per il cinema, con altri 4 capitoli previsti, budget da 1 miliardo di dollari, 250 milioni a film.

 

jon landau

«Dal 2013 fino ad oggi abbiamo essenzialmente progettato l' intero universo che avremmo raccontato in questi quattro nuovi film - ha raccontato Cameron in un' intervista -. Abbiamo scritto i film e abbiamo terminato le sceneggiature di tutti e quattro i sequel. Abbiamo scelto gli attori e abbiamo girato le performance in motion capture per il secondo Avatar , per il terzo e per la prima parte del quarto».

 

viaggio nella foresta di pandora

Nato in Canada, nella piccola città di Kapuskasing, Cameron è stato ispirato dalla natura selvaggia in cui è cresciuto. Più tardi, le immersioni - è un sub appassionato, con un batiscafo è si inerpicato all' ingiù nella Fossa delle Marianne - sono state l' occasione per esplorare gli oceani.

 

avatar

Le esperienze in paesaggi così prepotenti hanno nutrito la sua immaginazione e hanno partorito il mondo di Pandora, il pianeta al centro di Avatar , un' ambientazione favolistica, lussureggiante e fantascientifica, una fauna e una flora da stropicciarsi la bocca aperta. Del resto il regista non ha mai nascosto il messaggio ambientalista del film: « Avatar è anche un film ambientalista e fa riflettere sul fatto che gli indigeni rimasti su questo pianeta - specialmente nelle foreste pluviali - sono una specie di cani da guardia della natura. Conoscono il modo corretto in cui gli esseri umani dovrebbero vivere in equilibrio con il loro mondo naturale».

 

riprese avatar

Se il mondo immaginato era visionario, la trama era senza' altro più scontata, con richiami a Balla coi lupi (il protagonista riesce a farsi accettare lentamente dalla «tribù» aliena dei Na' vi) e Pocahontas (l' indigena powhatan della Virginia che nel 1607 salvò la vita a un colono). «Le mie fonti sono state l' intera storia della civiltà europea che migrava nel nuovo mondo, fosse l' Australia o la Nuova Zelanda, il Sud o il Nord America, la conquista del nuovo mondo a spese di un numero enorme di indigeni.

 

james cameron

È una storia lunga e sanguinosa e penso che i punti di riferimento siano chiari».

Le tappe di Avatar sono state già scritte, i film usciranno a dicembre degli anni dispari: il secondo capitolo è previsto nel 2021, l' ultimo, Avatar 5 , nel 2027. Si riparte da dove ci eravamo lasciati, ma qualche anno dopo con i due protagonisti Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) che sono diventati una famiglia. Il ruolo del cattivo è sempre cucito addosso al Colonnello Quaritch (Stephen Lang), una sorta di cyborg umano; mentre per i nuovi personaggi nel cast entrano Kate Winslet, Michelle Yeoh e Vin Diesel.

 

james cameron dirige avatar

Cameron crede nella scienza e nella fantascienza. «Sono la stessa cosa - la sua riflessione - uno studia Fisica e Astronomia, come ho fatto io, perché vuole capire l' universo. C' è chi ci prova con la religione e c' è chi lo fa con la scienza».

avataravatar 3dil panorama che ha ispirato il pianeta di avataravatar avatar 1avatar 2images

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…