SALVINI TAGLIA LA STRADA AI MONOPATTINI (E LE AZIENDE DI SHARING SCAPPANO) – IL NUOVO CODICE, IN VIGORE DA SABATO SCORSO, IMPONE IL CASCO PER TUTTI, ASSICURAZIONE E TARGA E IL DIVIETO DI USCIRE DAI CENTRI ABITATI – I CENTRALINI DELLE AZIENDE DI SHARING SONO ANDATI IN TILT, CON I CLIENTI CHE CHIEDONO INDICAZIONI PER EVITARE SANZIONI – ASSOSHARING: “COSÌ CI RITIRIAMO. TROPPE INCERTEZZE SULLE NORME, GLI UTENTI SONO IN FUGA...”
Estratto dell’articolo di Federico Genta e Claudio Laugeri per “la Stampa”
Casco obbligatorio per tutti, senza distinzioni di età come quelle previste per le biciclette, assicurazione per la responsabilità civile e targa esposta su ogni mezzo in circolazione. Divieto di uscire dai centri abitati così come non è consentita la circolazione contromano. Da sabato scorso, sono queste le novità per i monopattini elettrici.
Ma attenzione: in attesa dei prossimi decreti attuativi, ad oggi sono operativi soltanto l'obbligo del casco e i divieti relativi alla circolazione. Tanto è bastato per far piovere le prime multe e per mandare in tilt i centralini delle aziende che mettono a disposizione i monopattini in affitto. Con i clienti che chiedono ragguagli su cosa possono o non possono fare per evitare sanzioni. Una domanda su tutte: il casco, chi lo deve comprare? Gli utilizzatori o le aziende che forniscono i mezzi?
Il fenomeno monopattini elettrici era esploso in Italia cinque anni fa. Economici, pratici per i brevi spostamenti, hanno invaso rapidamente le grandi città diventando presto un'occasione di business per le società di sharing. Il tema delle regole era emerso subito, visto che il Codice della strada - datato 1992 - non ne contemplava nemmeno l'esistenza. [...]
Quello che in tanti forse non si aspettavano è l'autentica rivoluzione introdotta dal nuovo Codice firmato dal ministro Matteo Salvini. Le prime multe - i verbali variano da 50 fino a 400 euro - sono scattate a Firenze e Milano. La polizia municipale di Roma preferisce aspettare un chiarimento sulla tipologia di copricapo debba essere utilizzata, e anche a Torino, almeno nel corso del primo fine settimana, è prevalsa la linea della prevenzione piuttosto che quella sanzionatoria. Tradotto: meno multe e più informazione sulle nuove regole che devono e dovranno essere rispettare.
[…] Ma il vero grido d'allarme arriva dalle società di sharing, che temono che la prima conseguenza del nuovo Codice possa essere la fuga in massa degli utenti. Già negli ultimi anni il settore ha visto una progressiva riduzione dell'offerta, passata negli ultimi due anni da 211 a 143 servizi attivi: vale a dire che oggi i monopattini elettrici disponibili sono 81mila a fronte dei 113mila del 2022. Stabile in ogni caso il fatturato annuo complessivo dei servizi di sharing, che si attesta sui 178 milioni di euro.
«Ancora tanti clienti non sanno se possono circolare anche in assenza di casco, e se i mezzi a noleggio siano in regola con le nuove norme che prevedono targa e assicurazione obbligatoria» insiste Luigi Gabriele, portavoce dell'Alleanza per la mobilità sostenibile. Per Andrea Giaretta, vicepresidente di Assosharing «la norma è un modello di successo propagandistico, ma non è legata alla realtà. Contiene provvedimenti di bandiera, ma inapplicabili».
Nel dettaglio: «L'obbligo del casco per noi è oggettivamente inapplicabile. Non possiamo fornirlo perché non sapremmo dove collocarlo. E poi, l'assicurazione. La norma fa riferimento all'articolo 2054 del Codice civile, quello per le Rc auto e non al 2043, quello per le due ruote. Questo dimostra che pasticcio sia».
E la targa? «Non ci sono le specifiche, speriamo che tengano conto delle dimensioni. Non possiamo mettere una piastra di metallo per appoggiare la targa che può diventare una lama in caso di incidente. Però, questo è l'unico provvedimento che può servire per favorire i controlli». [...]
Preoccupazioni e suggerimenti che il ministro dei Trasporti Salvini ha liquidato così: «L'anno scorso ci sono stati 300 incidenti e 18 morti con i monopattini. Parigi li ha vietati, qui si gira solo in città, e non in due contromano sul marciapiede, abbandonandoli ovunque». E le difficoltà espresse dalle flotte in sharing? «Ci si organizza».