salvo nastasi fabia bettini gianluca giannelli

SALVO NASTASI, DALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA AD ALICE TI FA LA FESTA - CHISSÀ COSA HA SPINTO UN TIPO NAVIGATISSIMO COME NASTASI A INFLIGGERSI PUBBLICAMENTE UN HARAKIRI POLITICO, SFANCULANDO “ALICE NELLA CITTÀ”, LA SEZIONE PARALLELA E DI GRANDE SUCCESSO DELLA FESTA DEL CINEMA: HYBRIS, CATTIVE COMPAGNIE, STANCHEZZA, MANGIATO TROPPO? - I DIRETTORI ARTISTICI E IDEATORI DI ALICE NELLA CITTÀ, FABIA BETTINI E GIANLUCA GIANNELLI, ORA TUONANO: “LE SEPARAZIONI CONSENSUALI SI DISCUTONO ASSIEME NON SI APPRENDONO PER CASO. VALUTEREMO NELLE SEDI PREPOSTE I PASSI DA COMPIERE…”

1. NASTASI SEPARA ALICE, LA REPLICA: «STUPITI DALLE SUE PAROLE»

Estratto dell’articolo di S. U. per il “Corriere della Sera – Roma”

salvo nastasi

Scoppia la polemica tra la Festa del cinema e la sezione autonoma e parallela Alice nella città. «Ormai è una realtà importante che va tutelata e valorizzata e per farlo dobbiamo separarci», ha detto ieri il presidente della Fondazione cinema per Roma Salvo Nastasi nell’incontro con la stampa all’Auditorium Parco della Musica, in cui ha annunciato l’intenzione di rinnovare l’incarico triennale di direttrice artistica a Paola Malanga. Un percorso ancora da studiare, ha spiegato, «per arrivare a essere completamente autonomi. Una separazione consensuale», l’ha definita. Già, ha ipotizzato, dal prossimo inverno.

 

Un intervento che coglie di sorpresa i direttori artistici e ideatori di Alice, Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, arrivati in Sala Petrassi per replicare. Dice Giannelli: «Sdoppiare gli appuntamenti può diventare complicato perché non abbiamo la disponibilità del Parco della Musica, né quella dei giornalisti di partecipare a due eventi separati. Ci sono tanti festival da Venezia a Torino a Roma, sulle date non si può ragionare così. Ridimensionando i programmi di entrambi forse riusciamo a starci dentro tutti». […]

 

Fabia Bettini e Gianluca Giannelli - alice nella citta

Bettini e Giannelli in una nota scrivono: «Il presidente Salvo Nastasi oggi a titolo “personale” ha annunciato una separazione di Alice nella città dalla Festa del Cinema di Roma. Solitamente le separazioni consensuali si discutono assieme non si apprendono per caso». Si dicono stupiti delle modalità scelte per esprimere «una sua personale riflessione». Che, aggiungono, è pur necessaria, «ma che ci saremmo aspettati di affrontare nelle sedi opportune. È vero che siamo cresciuti molto, potendo contare su un budget di 500 mila euro a fronte dei 6 milioni e mezzo su cui può contare la Festa». E concludono: «Valuteremo nelle sedi preposte i passi da compiere».

Si chiude una Festa, si apre un caso.

 

roberto gualtieri salvo nastasi

2. LA KERMESSE, I PREMI, L'EMOZIONE DEL PRIMO APPLAUSO. MA SE C'È QUALCUNO CHE AI FESTIVAL VINCE SEMPRE, QUELLO È IL PUBBLICO.

Estratto dell'articolo di Andrea Scarpa per “Il Messaggero”

La kermesse, i premi, l'emozione del primo applauso. Ma se c'è qualcuno che ai festival vince sempre, quello è il pubblico. Non a caso Alice nella Città, la sezione parallela della Festa del Cinema di Roma, oggi chiude il percorso formativo dei suoi giovani giurati regalando loro una proiezione speciale di uno dei film più attesi dell'anno, Il Gladiatore 2, ufficialmente nelle sale dal 14 novembre. Quest'anno più di 11 mila studenti delle scuole hanno aderito alle proiezioni e alle attività che Alice ha organizzato per i più giovani, con incontri sold out [...]  Il bilancio ufficiale arriverà oggi ma i risultati, secondo la direzione, sarebbero «in linea» con il «trend positivo» dello scorso anno.

 

alice nella citta

Anche quest'anno sul tappeto rosso della sezione sono sfilate le più grandi star della Festa - e non solo quelle del grande schermo.

Andrea Bocelli con l'anteprima mondiale Andrea Bocelli 30: The Celebration, il film-concerto diretto da Sam Wrench (una solida certezza per tutti gli under 25, trattandosi del regista di Taylor Swift: The Eras Tour e Billie Eilish Live At The O2), Matt Dillon, la make-up artist Jana Carboni, il re della commedia Danny De Vito.

 

fabia bettini gialuca giannelli foto di bacco

[...] Quest'anno è stata la volta di pellicole come Bird di Andrea Arnold, premiato ieri come miglior film del concorso (il riconoscimento è stato assegnato da una giuria di 35 ragazzi tra i 16 e i 19 anni), il film di apertura Nickel Boys e la visionaria animazione Flow - entrambi in odore di Oscar - o l'anteprima dell'atteso Blitz di Steve McQueen. Successo anche per i cortometraggi, altro fiore all'occhiello di Alice. Quaranta opere in tutto, mostrate all'Auditorium Conciliazione dal 18 al 20 ottobre: quest'anno l'affluenza in sala è cresciuta del 15%. [...]

salvo nastasi foto di bacco

ALICE NELLA CITTA

salvo nastasi foto di baccogianluca giannelli fabia bettini foto di baccosalvo nastasi foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...