
"SEI COSÌ BRUTTA CHE DEVI MORIRE, TI DIAMO FUOCO" - L'INCUBO VISSUTO DA UNA 17ENNE ROMANA, AFFETTA DA UN LIEVE RITARDO, CHE VENIVA TORMENTATA DA OLTRE TRE ANNI DA TRE COETANEE CHE LA INSULTAVANO E UMILIAVANO PER IL SUO ASPETTO: "HAI I PIDOCCHI, HAI LA SCABBIA, DOVRESTI AVERE DELLE SORELLE NEGRE" - LA BULLETTE, RINVIATE A GIUDIZIO CON L'ACCUSA DI ATTI PERSECUTORI, AVEVANO ANCHE PRODOTTO DEI VIDEO SU TIKTOK IN CUI…
Estratto dell'articolo di Giulio De Santis per www.corriere.it
«Sei così brutta che devi morire». È una delle frasi che Clara (nome di fantasia, come quello di tutti i minorenni protagonisti della vicenda), oggi 17 anni, si è sentita ripetere per tre anni, quasi ogni giorno (da quando ne aveva 13). A insultarla e umiliarla, prendendo di mira il suo aspetto, Gioela, Francesca, e Stefania, coetanee. Le tre giovani, secondo l’accusa, hanno creato le condizioni di un incubo che Clara, affetta da un leggero ritardo che non le preclude alcuna attività, ha vissuto tra le mura scolastiche e le vie di un quartiere a Roma Sud.
Le tre ragazze sono imputate con l’accusa di atti persecutori. Due di loro, dopo essere state rinviate a giudizio, hanno ottenuto la messa alla prova. Anche una terza chiederà la sospensione del processo per accedere a mansioni di utilità pubblica.
«PERCHÉ VIVI SULLA TERRA?»
Augurarle la morte per il suo aspetto fisico, è uno dei modi in cui Clara è stata vessata dalle imputate. È il 2020 quando le tre conoscenti di Clara la iniziano a deridere. […]. Stefania, Francesca e Gioela le domandano quando la incontrano il pomeriggio in strada: «Perché vivi sulla Terra?». Le dicono che è una ragazza down, nonostante in realtà non sia vero. Lei controbatte. Ma le giovani sono aggressive, non la lasciano parlare. Rimangono indifferenti alle lacrime della coetanea. Anzi, più la vedono in difficoltà, più sembrano prenderci gusto.
IL SOPRANNOME «SCABBIUS», I VIDEO E LA CHAT CON LE OFFESE
Fanno dei video su TikTok, parlando in modo offensivo delle persone con dei ritardi cognitivi e quando chiudono i video specificano che li montano avendo come esempio Clara. Lei si chiude in se stessa. Parla poco, va a scuola svogliata, si emargina. […] Le tre imputate […] spesso infieriscono con le loro battute umilianti: «Devi vivere in una cantina». «Dovresti avere delle sorelle negre».
Clara prova a difendersi, ma Stefania, Gioela e Francesca sono arroganti. Arrivano anche a creare una chat chiamandola «Scabbius». Clara viene inserita e scopre di essere dileggiata con frasi del tipo: «Ti diamo fuoco», «Hai i pidocchi, hai la scabbia». Alla fine Clara esplode e racconta tutto ai genitori. Il papà e la mamma denunciano le coetanee. Francesca – difesa dall’avvocato Raffaele Ravetti – Gioela e Stefania hanno chiesto perdono a Clara.