sergio abrignani vaccino coronavirus

“LA TERZA DOSE PUÒ INNESCARE UNA RISPOSTA IMMUNITARIA ANCHE 5 O 10 ANNI” - SERGIO ABRIGNANI, IMMUNOLOGO DEL CTS, SPINGE PER IL RICHIAMO A TUTTI E PER CONTROLLI ADEGUATI SUL GREEN PASS: “È UNO STRUMENTO EFFICACE E CHI OGGI FA LA TERZA DOSE VEDE RINNOVATO IL CERTIFICATO VERDE PER UN ANNO. INVERNO FATICOSO? NO, SONO FIDUCIOSO. SE AVREMO LO SCUDO DEL GREEN PASS E FAREMO ATTENZIONE A NON ESPORCI A SITUAZIONI INSICURE, COME FREQUENTARE LUOGHI CHIUSI AFFOLLATI SENZA MASCHERINA, SARÀ DI RELATIVA TRANQUILLITÀ…”

Margherita De Bac per il "Corriere della Sera"

 

Sergio Abrignali

Sergio Abrignani, immunologo del Comitato tecnico scientifico, è favorevole all'estensione del green pass?

«Lo sono in termini di tempistica. Si è dimostrato uno strumento fondamentale dunque è giusto prevedere che continui a costituire un lasciapassare. Mitiga il rischio che una persona infetta entri a contatto con un sano, vaccinato o non vaccinato che sia».

 

Lo estenderebbe?

«No, praticamente è necessario mostrarlo sempre. Si potrebbe fare di più sul rigore con cui viene controllato».

 

controllori di green pass 7

Chi fa la terza dose ha diritto al prolungamento del passaporto verde?

«Prendiamo il caso di un operatore sanitario vaccinato a gennaio: fra poco il green pass sarebbe scaduto, ma con la terza dose il periodo di validità si allunga di un anno».

 

Quindi la terza dose va fatta anche per mantenere il green pass attivo?

«Va fatta soprattutto perché garantisce l'innesco di una memoria immunologica più duratura e quindi una copertura più completa. Unita a mascherina e rispetto del distanziamento mitiga molto i rischi pur non annullandoli».

 

Siamo circondati da Paesi in emergenza, prima fra tutti la Germania. Potrebbe succedere anche a noi?

SERGIO ABRIGNANI

«I dati ci inducono a essere molto attenti ma non preoccupati. Molti Paesi europei hanno indicato l'Italia come esempio da seguire proprio grazie all'introduzione del green pass in modo estensivo e alla velocità delle vaccinazioni. Prenda l'Austria, sta cercando di recuperare con il lockdown, il confinamento dei non vaccinati. È una misura radicale e importante che premia o condanna, non necessaria in Italia. Noi abbiamo applicato un buon compromesso, chi non accetta il vaccino se vuole partecipare alla vita sociale fa il tampone».

 

Vaccini

Terza dose a tutti, anche sotto i 60 anni?

«Non è una decisione straordinaria, nel mondo della vaccinologia la terza dose distanziata dalle prime due, per persone che non hanno mai visto un certo microrganismo, è la normalità. Il nostro sistema immunitario come in questo caso, può aver bisogno di questa stimolazione per innescare una memoria di lungo termine che consenta di fare altri richiami non prima di 5-10 anni».

 

SERGIO ABRIGNANI

Sono giustificabili gli italiani che non si vaccinano pur non appartenendo alla minoranza dei no vax?

«Sono persone bloccate da grandi paure, per questo esitano, vanno comprese e aiutate. Più il tempo passa più sono solide le evidenze sulla sicurezza e l'efficacia dei vaccini. Le loro paure non hanno base scientifica, sono irrazionali e rischiano di fargli molto male. A 60 anni l'infezione da Sars-CoV-2 può portare alla morte nel 3-4% dei casi».

controllori di green pass 8

 

I no vax?

«Lasciamo perdere. Hanno certezze paranoiche. Le storie sul microchip che ci verrebbe inoculato con i vaccini a mRNA o dei metalli contenuti fra le sostanze inoculate o sulla morte del 10% dei vaccinati sono sciocchezze tali che non sono neanche da discutere».

 

Cosa consiglia a chi, seppur immunizzato, vuole vivere in sicurezza?

«Oggi possiamo fare praticamente tutto quello che facevamo due anni fa, prima che arrivasse la bestia».

Sergio Abrignani

 

La bestia?

«Mi correggo, una brutta bestia. Prima dei vaccini ha ucciso 130 mila italiani, ha bruciato 10 punti di Pil, ci ha fatto vivere male. Ha colpito duramente scatenando la pandemia perché il sistema immunitario di noi umani non aveva mai incontrato questo agente infettivo. Non avendone memoria non era pronto a rispondere».

LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID

 

E poi?

«È un virus immunologicamente duale. Nelle prime fasi dell'infezione innesca una risposta immunitaria specifica che contribuisce a eradicare l'infezione nel 98% di noi in poche settimane. Nel restante 1-2% degli individui infettati si scatena invece una seconda fase in cui la risposta immunitaria specifica lascia il posto a una esagerata risposta immunitaria infiammatoria. Il virus si sgancia, segue una fase di malattia in cui i farmaci antivirali non funzionano più perché il danno non dipende dal virus ma da queste abnormi reazioni infiammatorie».

 

controllori di green pass 5

I numeri dei contagi si ingigantiscono e il freddo è complice dei virus. Passeremo un altro inverno complicato?

«No, sono fiducioso. Se avremo lo scudo del green pass e faremo attenzione a non esporci a situazioni insicure, come frequentare luoghi chiusi affollati senza mascherina, sarà un inverno di relativa tranquillità nonostante la variante Delta sia molto più trasmissibile».

vaccino bambino 4

 

È giusto immunizzare anche i piccoli?

«Spero che il vaccino per l'infanzia sia presto disponibile. Va tolta al virus la libertà di circolare tra i piccoli che, pur non ammalandosi se non in forma lieve, sono un veicolo di trasmissione».

controllori di green pass 4controllori di green pass 3vaccino bambino 1vaccino bambino 2controllori di green pass 2controllori di green pass 6

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...