“SERVIREBBE UN PENTITO DEI “POTERI OCCULTI” – A “UN GIORNO DA PECORA” PIETRO GRASSO INSISTE SULLA RICERCA DELLA VERITÀ SULLA STRAGE DI CAPACI: “ TUTTI I MAFIOSI CHE HANNO COLLABORATO CI HANNO DETTO CHE PRIMA DELLE STRAGI SIA RIINA CHE PROVENZANO AVEVANO CONSULTATO 'PERSONE IMPORTANTI', MA NON CI HANNO SAPUTO DIRE QUALI FOSSERO. SONO ARRIVATO VIA VIA A METTERE INSIEME BRANDELLI DI VERITÀ, MA…”
giovanni falcone pietro grasso
“Io da sempre continuo a cercare la verità, è un impegno che presi davanti alle loro bare, avvolte dal tricolore e dalle loro toghe. Io ho dato il mio contributo all'accertamento della verità quando ero magistrato, convincendo molti mafiosi a pentirsi a passare dalla parte dello Stato. Sono arrivato via via a mettere insieme brandelli di verità ma sono ancora convinto che quella convergenza di interessi, quella mano esterna..."
Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il senatore ed ex magistrato Pietro Grasso, intervistato da Giorgio Lauro e Francesca Fagnani in occasione del trentennale delle stragi palermitane. Da dove arrivava quella 'mano esterna? “Falcone li definiva 'poteri occulti', con queste parole comprendeva politica, imprenditoria, affaristi e anche la massoneria”.
La verità non è ancora stata trovata quindi? “Avremmo bisogno di un pentito di questa parte esterna. Tutti i mafiosi che hanno collaborato – ha detto Grasso a Rai Radio1 - ci hanno detto ad esempio che prima delle stragi sia Riina che Provenzano avevano consultato 'persone importanti', ma non ci hanno saputo dire quali fossero”.
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