QUELLO CHE LE DONNE DICONO. SUL SESSO - FATEVENE UNA RAGIONE: IL DESIDERIO FEMMINILE PASSA ATTRAVERSO L'ESIBIZIONE DI UNA FRANCA (E ORGIASTICA) ANIMALITÀ - AL CINEMA PER ’50 SFUMATURE’ SI URLANO FRASI ARRAPATE ALLO SCHERMO, IL PACCO DI GABBANI DIVENTA TRENDING TOPIC IN SALA STAMPA, I RACCONTI SU DIMENSIONI E CILECCHE SONO REALTÀ (E INCUBO DI OGNI UOMO) - VIDEO

 

Simonetta Sciandivasci per www.linkiesta.it

 

CETRIOLI PER CINQUANTA SFUMATURE DI NEROCETRIOLI PER CINQUANTA SFUMATURE DI NERO

Esiste davvero “quello che le donne non dicono” o le donne dicono tutto, in particolare quello che siamo abituati a credere che nemmeno pensino? "Siete proprio delle arrapate": così comincia il reportage (?) di Alberto Selvaggi dal Multicinema Galleria di Bari.

 

Il film è Cinquanta sfumature di nerodi James Foley, sequel del celeberrimo Cinquanta sfumature di grigio. Racconta Selvaggi che il pubblico femminile, per tutta la proiezione, si è scatenato indirizzando oscenità al grande schermo durante ogni singola scena di sesso o di preliminari o di bacini o di corteggiamento.

CETRIOLI PER CINQUANTA SFUMATURE DI NEROCETRIOLI PER CINQUANTA SFUMATURE DI NERO

 

"In sala stampa non si parla che del pacco di Gabbani" è stato il titolo più letto e diffuso sul festival di Sanremo. Sui social network non è andata diversamente.

 

Quando seducono, le matriarche del pop femminile (Rihanna, Beyoncè, Shakira, Kathy Perry) non cedono mai al soft power dell'erotismo: sono predatrici, pericolose, mistress. Britney Spears, ormai bambolina vintage, è la sola rimasta ad ammiccare: tutte le altre esplicitano.

 

CETRIOLI PER CINQUANTA SFUMATURE DI NEROCETRIOLI PER CINQUANTA SFUMATURE DI NERO

Il passaggio dalla timida invocazione del ritorno del maschio alfa alla sua provocazione indemoniata, franca, animalesca, fulminea e fulminante viene accorpato al sovrapporsi confuso cui l'abolizione della differenza tra maschile e femminile ha condotto uomini e donne. A quel "uomini che sono le nuove donne" (un gruppo facebook con quasi 100mila iscritti) nel quale sembra che l'eterosessualità si sia irrimediabilmente incagliata.

 

sequenza della docciasequenza della doccia

Il calco della donna angelicata, che tace, acconsente e passeggia trasudando gentilezza e onestà, sebbene fosse irreale già ai tempi di Dante, ha prodotto un'ostinazione culturale che impone di guardare nella manifestazione animalesca del desiderio femminile un indebito rovesciamento nel maschile.

 

Non è stata colpa di Dante: la manifestazione del desiderio femminile, quando non erotica secondo quell'erotismo basato sulla giocosa sottomissione della donna, è sempre stata legata, nella storia del costume e dello spettacolo, alla possessione. La donna che partecipa ai riti orgiastici e dionisiaci è sempre una baccante, manovrata e invasata da un dio sbruffone, ubriaco e bulimico: non è mai responsabile di quello che fa.

fifty shades of messicofifty shades of messico

 

francesco gabbani  5francesco gabbani 5

La strega è sempre la serva sessuale di Satana. Nel film "L'esorcista", ad attrarre il maligno nel corpo della piccola protagonista è l'abitudine di sua madre a bestemmiare e dire parolacce. La possessione di sua figlia è la punizione per una volgarità sconsacrante inammissibile per una madre.

francesco gabbani  6francesco gabbani 6

 

Ci siamo così abituati a credere che al maschile afferisca per natura l’esposizione sfrenata del desiderio e che, invece, al femminile afferisca accondiscenderla. Nella febbre per il pacco di Gabbani e per la saga sado-maso di "Cinquanta sfumature di Nero" volendoci costruire dell'antropologia culturale, intravvediamo, naturalmente, anche la distorsione dell'emancipazione femminile in declinazione maschile ("possiamo fare tutto quello che fanno gli uomini, possiamo dare un peggio che sia peggiore di quello che danno gli uomini"), ma difficilmente siamo disponibili ad ammettere che la bestialità esiste anche nelle signorine. E che le signorine hanno sempre giocato al carnevale dei sensi.

francesco gabbani  4francesco gabbani 4

 

L’adozione della scurrilità, dopotutto, è stata ed è anche una strategia di lotta: il collettivo femminista romano che spesso tappezza la città di volantini assai piccanti contro la violenza sulle donne e per l’autonomia del corpo e del piacere femminile, si chiama “Cagne sciolte”.

 

Se dall'idea che il sesso sia natura per gli uomini e cultura per le donne, essendo, invece, combinazione di entrambe le cose per entrambi i generi, le donne possono tentare di svicolarsigli uomini sono ancora costretti al tabù, soprattutto ora che la pressione sul venir meno della virilità soffia loro sul collo, incolpandoli della "femminilizzazione della società".

 

Un video dei The Jackal, youtuber d'autore racconta perfettamente la manfrina cui gli uomini sono costretti e la verità che le donne, invece, sono sempre più fiere di sbandierare: quando una ragazza entra nella stanza in cui un gruppo di amici sta parlando di marmellata, il registro cambia e il narratore improvvisa il racconto di una sessione di sesso sfrenato.

dimensionidimensioni

 

La ragazza lascia poi la stanza e raggiunge le sue amiche, con cui prende a parlare di tutti i dettagli del pene del suo partner, dopotutto protetta dal cliché che vuole il suo genere gentile, onesto e pudico.

NAIKE RIVELLI DEFAILLANCE NAIKE RIVELLI DEFAILLANCE

 

dimensioni penedimensioni peneNAIKE RIVELLI DEFAILLANCE NAIKE RIVELLI DEFAILLANCE NAIKE RIVELLI DEFAILLANCE NAIKE RIVELLI DEFAILLANCE NAIKE RIVELLI DEFAILLANCE NAIKE RIVELLI DEFAILLANCE

 

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…