luciano casamonica

SUL SET DI SUBURRA C’È UN CASAMONICA – È “LUCKY LUCIANO”, NIPOTE DEL “RE DI ROMA” VITTORIO (QUELLO DEL FUNERALE CON ELICOTTERO, CARROZZE E MUSICA DEL 'PADRINO') E SI OCCUPERÀ DI RECLUTARE I FIGURANTI SINTI PER LA SERIE NETFLIX (CHE SI BECCA PURE UN FINANZIAMENTO PUBBLICO) – “MI HANNO DATO UN RUOLO CHE HO ACCETTATO VOLENTIERI, QUI MI PAGANO BENE”. LA PASSIONE PER IL CINEMA E I SELFIE CON MICHELE PLACIDO E CLAUDIO AMENDOLA…

Arianna Giunti per http://espresso.repubblica.it/

 

luciano casamonica sul set di suburra

Mentre la Città Eterna si svuota, l’industria del cinema lavora a pieno ritmo. Fra i registi, gli attori e le macchine da presa che in questi giorni affollano i set cinematografici della Capitale, però, c’è un personaggio d’eccezione.

 

Si tratta di Luciano Casamonica, 61 anni, dell’omonimo clan che spadroneggia nella Capitale, arrestato in passato per spaccio di stupefacenti e nipote del defunto “re di Roma” Vittorio che 3 anni fa fu celebrato in un fastoso funerale  accompagnato dalla musica del film de “Il Padrino”.

 

A lui la competenza artistica non manca, in effetti. Così, almeno, devono aver pensato i responsabili della serie Netflix Suburra 2, che gli hanno affidato un ruolo di tutto rispetto. “Lucky Luciano” – come ama farsi chiamare – è ufficialmente da diverse settimane colui che per conto della serie co- prodotta da Cattleya e Rai Fiction si occupa di reclutare i figuranti sinti che reciteranno nella seconda stagione.

blitz casamonica 2

 

La fiction, crudo ritratto della malavita romana dei giorni nostri, racconta infatti anche le vicende della famiglia sinti degli Anacleti, che sarebbe ispirata proprio ai veri Casamonica. Chi meglio di lui, insomma, avrebbe potuto reclutare figuranti efficaci e verosimili?

 

Dalla Cattleya confermano di averlo scelto “per la sua esperienza nell’industria del cinema”. Con l’Espresso è lui stesso ad ammettere: “Sì è vero, sto lavorando alle riprese di Suburra 2 con un ruolo che mi hanno dato e che ho accettato volentieri. Sa, qui mi pagano bene…”.

 

giampaolo morelli luciano casamonica

Quanti siano questi soldi, però, non è dato sapere. E nei fatti non ci sarebbe neppure nulla di male a riscattare il proprio passato e a cercare un lavoro onesto che appaghi le proprie aspirazioni (Luciano Casamonica da bambino recitò in un film western con Orson Welles e Tomas Milian).

 

Se non fosse che fra i finanziatori della serie che vedremo il prossimo autunno c’è – appunto - proprio la tv di Stato. E Lucky Luciano – prendendo pubblicamente le difese del proprio clan – ha più volte negato, di fatto, l’operato dello Stato, dichiarando nel corso di alcune interviste che “a Roma la mafia non esiste” così come l’esistenza di una potentissima organizzazione criminale in seno alla propria famiglia.

funerale vittorio casamonica 6

 

Niente male, dunque, per una fiction prodotta anche con soldi pubblici che aspira proprio a raccontare la mafia capitolina e le famiglie criminali che la rappresentano.

 

Luciano Casamonica, intanto, dimostra di essere perfettamente a suo agio sul set. Sul suo profilo Facebook sfoggia fotografie scattate nei giorni scorsi in una casa che ricorda molto, per sfarzo pacchiano, le residenze del suo stesso clan, dove si intravedono alcuni cameraman e due macchine da presa. “Sono sul set di Suburra”, scrive lui stesso nella didascalia.

luciano casamonica claudio amendola

 

luciano casamonica michele placido

Il nipote del boss Vittorio, va detto, ha una passione per le foto con i vip. Numerosi sono infatti i selfie che lo ritraggono con attori e registi famosi in vari e recenti set cinematografici: da Michele Placido (che ha diretto tra l’altro proprio alcuni episodi di Suburra), Giampaolo Morelli e Claudio Amendola (che nel film Suburra di Stefano Sollima interpreta Il Samurai, figura ispirata al boss Massimo Carminati).

 

E qui la realtà supera la fiction. Già perché suo cugino (che porta il suo stesso nome) fu fotografato durante una cena nell’ormai celebre scatto che lo ritrae insieme all’allora sindaco di Roma Gianni Alemanno e Salvatore Buzzi, patron delle coop a Roma condannato a 19 anni in primo grado nel processo a mafia Capitale.

SALVATORE BUZZI - LUCIANO CASAMONICA - GIANNI ALEMANNO

 

Una scena molto simile – confermano dalla casa di produzione - sarà riprodotta in una delle puntate della nuova serie. “I nostri sono antieroi dai quali dobbiamo prendere le distanze”, dichiarava solo qualche settimana fa l’attore Giacomo Ferrara che interpreta il criminale Spadino Anacleti. I veri Casamonica, invece, a quanto pare, sono più vicini di quello che sembra.

 

ELICOTTERO PETALI ROSA FUNERALE CASAMONICA 1VERA CASAMONICA funerale vittorio casamonica 10funerale vittorio casamonica 13VAURO CASAMONICA CASA VESPAfunerale vittorio casamonica 2I DUE CASAMONICA E L AGGRESSIONE A UNA DISABILE IN UN BARcasamonica - aggressione a una disabile in una bar in zona romaninacasamonica - aggressione a una disabile in una bar in zona romaninafunerale vittorio casamonica 1

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…