lucio marzo imma rizzo noemi durini

“LO STATO TUTELA GLI ASSASSINI. NOI VITTIME SIAMO CONDANNATE ALL’ERGASTOLO” – LO SFOGO DELLA MADRE DI NOEMI DURINI, UCCISA A 16 DALL’EX FIDANZATO LUCIO MARZO, FERMATO DALLA POLIZIA ALLA GUIDA DI UN’AUTO IN STATO DI EBBREZZA: “SONO PASSATI APPENA 6 ANNI E L’ASSASSINO DI MIA FIGLIA È GIÀ A SPASSO. È VERGOGNOSO - CHIEDO SEMPLICEMENTE CHE VENGA SCONTATA LA PENA. COME AVVIENE NEGLI ALTRI PAESI: COME SI PUÒ PENSARE CHE UN ASSASSINO DOPO SEI ANNI SIA DA CONSIDERARE RECUPERATO? QUESTA NON È GIUSTIZIA”

Estratto dell’articolo di Bepi Castellaneta per il “Corriere della Sera”

 

noemi durini

«Credo nella giustizia, ma la verità è che lo Stato tutela gli assassini. E noi vittime siamo condannate all’ergastolo». Imma Rizzo non usa mezzi termini. Lei, la madre di Noemi Durini, la ragazza di 16 anni uccisa a coltellate e colpi di pietra dal suo fidanzato il 3 settembre del 2017 tra gli ulivi di Castrignano del Capo, punta estrema del Salento, lancia un affondo contro le procedure che hanno consentito a Lucio Marzo, l’assassino della figlia, di ottenere un permesso premio nonostante la condanna a 18 anni e 8 mesi di reclusione che sta scontando nel carcere di Quartucciu, in provincia di Cagliari. Il giovane, adesso 24enne, è stato fermato dalla polizia: era alla guida di un’auto in stato di ebbrezza.

noemi durini 1

 

Signora Rizzo, che cosa contesta allo Stato?

«Chiedo semplicemente che venga scontata la pena. Come avviene negli altri Paesi».

 

Non crede nella riabilitazione?

«Mi attengo ai fatti: sono passati appena 6 anni e l’assassino di mia figlia è già a spasso. È vergognoso».

 

Come ha saputo che Lucio Marzo era stato fermato?

NOEMI DURINI

«Mi hanno girato un articolo su whatsapp. Non ne sapevo niente. E non avrei mai immaginato che potesse uscire dopo così poco tempo».

 

Che cosa ha provato quando ha letto?

«Tanta rabbia. Ma non intendo arrendermi, andrò avanti».

 

Vale a dire?

NOEMI DURINI

«Continuerò […] a denunciare le storture di questo sistema».

 

A che cosa si riferisce?

«Come si può pensare che un assassino dopo sei anni sia da considerare recuperato?

Questa è gente che ha ucciso, ha tolto la vita a un’altra persona».

 

Non crede nella giustizia?

«Al contrario, proprio perché credo nella giustizia penso che questa sia una sconfitta […] perché non viene applicata la condanna che è stata inflitta. Io sono contraria alla pena di morte, mi sono affidata alla legge, ma questa non è giustizia […]».

 

Ha mai notato qualche segno di pentimento da parte di Lucio Marzo?

noemi durini e il fidanzato noemi durini 4noemi durini 7NOEMI DURINI CON IL FIDANZATOnoemi durini il fidanzato distrugge una automobileLUCIO MARZONOEMI DURINI 7NOEMI DURINI CON IL FIDANZATO 4noemi durini 3noemi durini 5

«Assolutamente no. […]». […]

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…