1. “BASTA SPIARE I DATI DEI NOSTRI UTENTI” (CHE LI DOBBIAMO VENDERE AI PUBBLICITARI) 2. GOOGLE, MICROSOFT, APPLE, FACEBOOK, TWITTER, AOL, LINKEDIN, YAHOO SI SONO UNITE IN UN'INIZIATIVA (‘’REFORM GOVERNMENT SURVEILLANCE’’), PER SPINGERE WASHINGTON A METTERE UN FRENO ALLO SPIONAGGIO RIVELATO DA SNOWDEN, CHE HA RIFILATO UN BRUTTISSIMO COLPO ALLO LORO IMMAGINE FUORI DAI GIOCHI DELLA POLITICA. SOPRATTUTTO, VORREBBERO SVELARE TUTTE LE RICHIESTE CHE RICEVONO DA NSA, FBI, CIA 3. OGGI COME CONSUMATORI EUROPEI NON ABBIAMO SCELTA, MA SE DOMANI DOVESSE NASCERE QUALCHE ALTERNATIVA (A GMAIL, SKYDRIVE, ICLOUD E COSÌ VIA) FATTA IN EUROPA E RISPETTOSA DELLA PRIVACY, CHE COSA ACCADREBBE? QUALCUNO POTREBBE PENSARE DI CAMBIARE, E FORSE È PROPRIO QUESTO CHE I GIGANTI HI-TECH TEMONO
Valerio Porcu per www.tomshw.it
Google, Microsoft, Apple, Facebook, Twitter, AOL, LinkedIn, Yahoo si sono unite in un'iniziativa chiamata Reform Government Surveillance, o "Riforma della Sorveglianza Governativa". L'obiettivo è convincere il governo statunitense a cambiare quei comportamenti fatti emergere da E. Snowden e che hanno fatto nascere il cosiddetto scandalo "datagate".
Le aziende coinvolte "credono che sia tempo per i governi del mondo di cambiare le abitudini e le leggi sulla sorveglianza delle persone e sull'accesso all'informazione", si legge sul sito dell'iniziativa (reformgovernmentsurveillance.com/), che tuttavia risulta al momento non funzionante. "Crediamo che le attuali leggi vadano riformate".
Il riferimento è ovviamente alle attività della NSA e di altre agenzie - anche europee - che monitorano costantemente le comunicazioni di tutto il mondo, e che hanno sollevato critiche da ogni parte perché violano la privacy dei cittadini. Il loro obiettivo ufficiale è garantire la sicurezza di tutti noi, ma non tutti sono persuasi che sia il metodo giusto, né che sia efficace.
Le grandi società hi-tech chiedono in particolare che i poteri dei governi siano limitati, che ci siano più responsabilità e strumenti di controllo, che ci sia più trasparenza riguardo alle richieste fatte alle società stesse, che si rispetti la libera circolazione d'informazioni e la privacy dei cittadini anche in paesi con leggi più restrittive di quelle statunitensi - come nella maggior parte degli stati europei.
Uno dei problemi citati, quello della trasparenza, era già emerso in passato: Microsoft, Google, Facebook e altri vorrebbero raccontarci tutte le richieste che ricevono da NSA, FBI, CIA e simili. E però non possono farlo, e questo è uno dei nodi da sciogliere.
Perché è un problema? L'ipotesi più probabile è che queste società temano di perdere l'affetto dei propri utenti, almeno in un primo momento. A lungo andare potrebbe diventare un problema: perché oggi come consumatori europei non abbiamo scelta, ma se domani dovesse nascere qualche alternativa (a Gmail, SkyDrive, iCloud e così via) fatta in Europa e rispettosa della privacy, che cosa accadrebbe? Qualcuno potrebbe pensare di cambiare, e forse è proprio questo che i giganti hi-tech temono.
LO SPIONAGGIO DEGLI AMERICANI IN ITALIA Googleobama spia NATIONAL SECURITY AGENCY NUOVO LOGO MICROSOFTlogo appleMANIFESTAZIONE ANTI DATAGATE YES WE SCAN OBAMA datagate INTERNET GRANDE FRATELLO