
ALTRO CHE RAPTUS! SIMONE BORGESE, IL RAGAZZO CHE HA STUPRATO A ROMA UNA TASSISTA, VIENE DENUNCIATO DA UNA 17ENNE PER UN ALTRO ABUSO - LA RAGAZZA FU AGGREDITA IN ASCENSORE NEL GIUGNO 2014: AVREBBE RICONOSCIUTO BORGESE NELLE FOTO SUI GIORNALI
Giulio De Santis per www.corriere.it
Il suo volto le è rimasto impresso nella memoria come un marchio a fuoco. Ma solo la settimana scorsa una diciassettenne - abusata nell’ascensore di casa del fidanzato nel giugno del 2014 - ha potuto abbinare al viso del suo molestatore un nome, quello di Simone Borgese. La minorenne è, infatti, sicura di essere stata aggredita proprio dal trentenne arrestato il 10 maggio scorso con l’accusa di aver violentato una tassista. Dalle indagini è spuntata fuori anche un’altra aggressione sospetta sempre ai danni di una tassista avvenuta lo scorso aprile dalle modalità simili a quella addebitata al reo confesso dello stupro compiuto l’8 maggio.
COME BIANCHINI, IL POLITICO VIOLENTATORE
Una sequela di episodi che richiama alla memoria il caso di Luca Bianchini, lo stupratore seriale, coordinatore di un circolo Psd capitolino, che violentò tre donne nel giugno del 2009. E così l’ombra del ragioniere condannato in via definitiva nel 2012 si insinua nell’inchiesta su Simone Borgese. La nuova pista seguita dalla procura si è aperta dopo che la diciassettenne ha visto in tv le foto dell’uomo e a quel punto non ha avuto dubbi di avere davanti agli occhi la stessa persona che l’aveva abusata un anno fa. Il fatto si sarebbe consumato nell’ascensore della casa del fidanzato dove il violentatore si sarebbe infilato dopo aver seguito di nascosto la ragazza.
LE VERIFICHE DEI PM
Secondo la ricostruzione della vittima, l’aggressore avrebbe allungato le mani e poi si sarebbe calato i pantaloni, tra le urla della giovane. Dopo il riconoscimento compiuto dalla diciassettenne sono iniziate le controverifiche dei pm, l’aggiunto Maria Monteleone e il sostituto Eugenio Albamonte. Gli inquirenti procedono con cautela e aspettano ulteriori accertamenti prima di sostenere che Borgese sia proprio il violentatore della diciassettenne. Il tempo trascorso potrebbe aver infatti annebbiato i ricordi della giovane, che potrebbe aver fatto confusione nel desiderio di inchiodare il colpevole dalla violenza subita.