ATTENTI ALLA SECONDA - IL SISMOLOGO ENZO BOSCHI AVVERTE: “BISOGNA FARE GRANDE ATTENZIONE NELLE PROSSIME ORE E GIORNI PERCHÈ IN QUESTE ZONE SPESSO AVVENGONO FORTI SCOSSE A COPPIE, CIOÈ SI RIPETE UNA SECONDA SCOSSA FORTE NELLA STESSA ZONA E UGUALE ALLA PRIMA”
Da “IlMessaggero.it”
«Bisogna fare grande attenzione nelle prossime ore e giorni perchè in queste zone spesso avvengono forti 'scosse a coppie’, cioè si ripete una seconda scossa forte nella stessa zona e uguale alla prima». A metterlo in evidenza è Enzo Boschi, sismologo e geofisico, uno dei massimi esperti europei di terremoti ed ex presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
«A fronte di questo alto rischio, non bisogna entrare negli edifici che sono rimasti in piedi oggi prima di un attento controllo di tecnici e esperti della Protezione Civile», avverte Boschi. «Nel terremoto dell'Emilia Romagna si ebbe, a distanza di pochi giorni, una forte scossa uguale alla prima e -ricorda il geofisico- le maggiori vittime si ebbero proprio a causa della seconda perchè molte persone entrarono negli edifici ancora in piedi, senza preventivi controlli sulle strutture». .
«L'area appenninica in cui è avvenuto il terremoto di questa notte è identificata come ad alta pericolosità sismica, la massima in Italia» per rischio terremoti, dice Boschi. Si tratta, sottolinea, «della stessa area sismica de L'Aquila e dell'Umbria, tutte zone ad alto rischio sismico che hanno registrato di recente violenti terremoti» aggiunge l'ex presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Sono state 39 in poco più di tre ore le principali scosse di terremoto, di magnitudo pari o superiore a 3, avvenute fra Lazio, Umbria e Marche a partire dalle 3:36, quando il terremoto di magnitudo 6 ha colpito Rieti. Lo indicano i dati riportati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Le più forti scosse successive alla principale sono state registrate finora nella zona di Norcia (Perugia): la prima con una magnitudo di 5.4 avvenuta alle 4:33, preceduta appena un minuto prima, alle 4:32, da una scossa di magnitudo 5.1.
Nella notte e nelle prime ore del mattino si sono registrate anche cinque scosse di magnitudo superiore a 4. La prima è avvenuta a Rieti alle 3:56, ossia 20 minuti dopo la scossa principale di magnitudo 6.0. Sempre nella zona di Rieti c'è stata una scossa di magnitudo 4.0 alle 5:08, seguita da una di magnitudo 4.2 alle 5:40. Nell'area di Perugia si è registrata una replica di magnitudo 4.1 alle 4:49, seguita da una di magnitudo 4.3 alle 6:06