“PRESTO CAMBIERÒ COGNOME” - LA SORELLA DI MASSIMO BOSSETTI: “DOPO QUELLO CHE È SUCCESSO È STRAZIANTE PORTARLO, UN MACIGNO. DA TRE ANNI NON VEDO MIO FRATELLO CHE MI NEGA IL PERMESSO DI FARGLI VISITA. GLI HO CHIESTO SCUSA PER AVER DETTO IN PASSATO CHE PAPÀ E MAMMA SONO MORTI DI DISPIACERE PER IL DOLORE DI AVERE UN FIGLIO IN CARCERE. HO SBAGLIATO, COMUNQUE È LA VERITÀ”
Anticipazione stampa di OGGI
«Presto cambierò cognome, dopo quello che è successo è straziante portarlo, un macigno», annuncia Laura Bossetti, la sorella gemella di Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, in un’intervista da domani in edicola sul settimanale OGGI, che giovedì verrà anche trasmessa su Telelombardia nella trasmissione «Iceberg». E racconta che da tre anni non vede più il fratello, che le nega il permesso di fargli visita in carcere: «Gli ho chiesto scusa per aver detto in passato che papà e mamma sono morti di dispiacere per il dolore di avere un figlio in carcere. Ho sbagliato, comunque è la verità», spiega Laura Bossetti. «Ora Massimo ha sua moglie Marita e sta bene così. Io gli auguro tutto il bene possibile. È stata una tragedia e solo chi è dentro sa cosa si prova e cosa si passa. Ho raggiunto la mia tranquillità ed è per questo che ho deciso di lasciarmi il passato alle spalle e cambiare cognome».