LO SPIRITO SANTO COLPISCE ANCORA! NELLE MARCHE UNA SUORA DI CLAUSURA DI ORIGINE SUDAMERICANA PARTORISCE UN BIMBO: DA SETTIMANE LAMENTAVA FORTE MAL DI PANCIA - NELLA STESSA PROVINCIA ERA GIÀ SUCCESSO NEL 2011

SUORA SUORA

Da “corriere.it

 

Una suora di origine sudamericana, da poco ospite di un convento di clausura della provincia di Macerata, ha partorito un bambino nell’ospedale «Bartolomeo Eustachio» di San Severino Marche. La notizia è stata pubblicata oggi dal Corriere Adriatico.

 

Secondo quanto riportato dal quotidiano, la suora, di cui non si conosce l’età, domenica scorsa sarebbe stata accompagnata al pronto soccorso da alcune consorelle: lamentava un forte mal di pancia, ma dopo un’ecografia è stata subito trasferita in ostetricia dove ha dato alla luce un bambino. La neo mamma avrebbe deciso di tenere il figlio, e ora entrambi dovrebbero essere affidati a una comunità di accoglienza.

 

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A San Severino i conventi di clausura sono due, Santa Rita e Santa Caterina, ma nella zona ci sono numerose altre strutture religiose. Dalla direzione ospedaliera non vengono conferme ufficiali sul parto della suora, ma da altre fonti si apprende che il bimbo è stato trasferito nell’Ospedale civile di Macerata, mentre la madre è rimasta in ospedale. La suora sarebbe arrivata in un convento del posto nel giugno scorso, quando era già incinta.

 

Nel 2011 un altro caso

Un caso analogo era già accaduto, sempre nelle Marche, nel 2011, con strascichi giudiziari e proteste di piazza per tutto il 2014. All’epoca, una suora congolese di 41 anni, oggi tornata allo stato laicale, diede alla luce una bambina nell’ospedale di Pesaro. La donna era stata stuprata all’estero da un sacerdote straniero, ed era poi stata accolta in un convento marchigiano. Dopo il parto non aveva riconosciuto la figlia nei tempi stabiliti dalla legge, e la neonata era stata data in affido ad una coppia della provincia di Macerata.

SUORE INCINTA, RIETISUORE INCINTA, RIETI

 

Poi però l’ex suora, non riammessa alla vita consacrata dal suo ordine religioso, cambiò idea e fece ricorso per riavere la figlia. Nel febbraio 2014 la Cassazione le diede ragione, opponendosi al via libera alle procedure per l’adozione attivate dalla Corte di Appello di Ancona, che aveva ritenuto fuori tempo massimo (tre mesi e mezzo dal parto), il ripensamento della madre naturale.

 

La bimba venne riconsegnata alla madre, ed entrambe sono andate a vivere in una casa famiglia. I genitori adottivi hanno continuato a protestare per riavere la piccola, sostenuti dal un Comitato di Tolentino, «Nati dal Cuore», che ha dato vita a manifestazioni e fiaccolate sostenendo che la bambina aveva diritto di crescere «nella famiglia che l’aveva voluta e amata».

 

2 - SUORA PARTORISCE: BADESSA, 'NON È SUORA CLAUSURA DIOCESI'

 (ANSA) - La suora che ha partorito un bambino nell'ospedale di San Severino Marche ''non è una suora di clausura'' dei conventi della zona. Lo precisa suor Rosella Mancinelli, Madre Abbadessa del Monastero di Santa Chiara di San Severino. ''La vicenda - dice - non riguarda alcuna sorella clarissa della nostra comunità, né consorelle di monasteri della zona''.

SUORA INCINTA.SUORA INCINTA.

 

''Desidero affermare ciò - aggiunge - in modo categorico per fugare ogni dubbio e smentire le inesatte informazioni che circolano in questo momento e che hanno spinto molti giornalisti a rivolgersi al nostro indirizzo''. Suor Rosella ci tiene a difendere ''il significato della nostra scelta di vita'', e assicura che ''nessuna suora di clausura degli 8 conventi della Diocesi di Camerino-San Severino ha messo al mondo un figlio''.

 

3 - SUORA PARTORISCE: DA CONVENTO ALTRA VERSIONE,MA DUBBI RESTANO

 (ANSA) - ''Non è una suora, è una ragazza che stiamo aiutando''. Nel giallo della 'suora' che ha partorito un bambino nell'ospedale di San Severino Marche c'è un primo punto fermo: la donna, una boliviana di 35 anni, viene dalla Comunità delle Sorelle missionarie dell'Amore del Cuore di Cristo del convento di via San Paolo a San Severino Marche.

 

Diverse fonti assicurano che la neo mamma è una suora, ma al telefono del convento una voce femminile risponde prima con un ''non abbiamo niente da dire'', e poi con una precisazione: ''le notizie sono sbagliate, non si tratta di una suora, ma di una ragazza che stiamo aiutando''.

 

Alla domanda dell'ANSA se la giovane abbia preso o no i voti non segue alcuna risposta: solo silenzio, e poi il clic della cornetta messa giù. Forse si tratta di una novizia, ma allo stato dei fatti questa è solo una supposizione. Nel frattempo si è saputo che il neonato è ricoverato in pediatria a Macerata per accertamenti. La mamma è stata dimessa ieri l'altro dal nosocomio di San Severino, dove era arrivata domenica, in piena attività contrattile e con forti dolori addominali. Il pronto soccorso ha chiesto una consulenza ostetrica, e si è scoperto che la paziente era lì lì per partorire.

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