roma assembramento

STANCHEZZA, SFIDUCIA, IRRESPONSABILITÀ: IN MOLTI HANNO ABBASSATO LA GUARDIA CONTRO IL COVID - “IL MESSAGGERO”: “SEMBRA ESSERCI UNA SORTA DI RIVALSA: LA POLITICA HA AVUTO DEI MESI PER PREPARARE LA LOTTA ALLA NUOVA EMERGENZA E NON HA FATTO NIENTE E QUINDI ORA, ANCHE A DISPETTO DELLE REGOLE, LIBERI TUTTI! L'ITALIANO, DI FRONTE AL CAROSELLO DELLE OPPOSTE OPINIONI DI PROFESSORI SPESSO TUTTOLOGI E IMPROVVISATI, HA MATURATO UNO SCETTICISMO ECCESSIVO. E' STANCO DI LORO ED È STANCO DI TUTTO”

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

ROMA - FOLLA A VIA DEL CORSO

Sembra esserci una sorta di rivalsa: la politica ha avuto dei mesi per preparare la lotta alla nuova emergenza e non ha fatto niente e quindi ora, anche a dispetto delle regole, liberi tutti! E così sta andando in scena, nel weekend scorso e si teme anche nel prossimo, proprio lo spettacolo che non volevamo vedere. Quello della trasformazione dell'italiano da prima ondata, ligio ai doveri di autoprotezione, controllato e controllore, disciplinato e composto - irriducibile insomma al cliché da popolo anarchico - nell'italiano da seconda ondata.

 

Più sfiduciato, meno virtuoso, quasi incline a un fatalismo deleterio: speriamo solo che il virus non prenda a me! Non c'è da infierire perché fragile oltre che irresponsabile nella sua convinzione dello «stare a casa ci deprime, e poi abbiamo già dato l'altra volta» - su questo vecchio-nuovo prototipo nazionale. E tuttavia, è come se l'Italia fosse ripiombata in quella situazione manzoniana, ed era il 600 dei Promessi Sposi, che funzionava così: «Governa chi può, obbedisce chi vuole».

ROMA - FOLLA A VIA DEL CORSO

 

Se gli italiani da seconda ondata fossero tutti così, cioè smemorati e non coscienziosi ma per fortuna non sono tutti così, il ritorno del lockdown duro e puro sarebbe inevitabile. Ci si arriverà? Intanto il mix di sfiducia e avventatezza si sta dimostrando deleterio. E all'immagine delle folle nelle strade del fine settimane, e nei giardini, sulle spiagge, sui lungomare, viene da accostare come didascalia il dato, fornito dalla sondaggista Alessandra Ghisleri, secondo cui il premier Conte - il Commander in Chief di questa battaglia - è sceso nel gradimento in questi giorni dal 50 al 40 per cento e il trend è in calo costante, mentre prima andava oltre il 70.

 

ROMA - FOLLA A VIA DEL CORSO

Può esserci questo nel popolo che si prende le sue libertà, incurante dei rischi enormi e indifferente all'amor di patria. Ma c'è anche, e qui viene davvero da preoccuparsi perché è in atto una strage, lo spirito ancestrale del carnevale: un ribaltamento del buon senso, la sovversione liberatoria della serietà. Ma è mai possibile che l'italiano da seconda ondata - alcuni e non tutti, e vale sempre la pena ripeterlo, ma le minoranze spesso fanno la storia - si riduca a diventare carnevalesco? La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, prodiana doc, giustamente ha spronato ieri i sindaci a ordinare più controlli e a mostrare quel rigore che la situazione impone.

 

MILANO COME ORANO

Il problema dell'italiano da seconda ondata - quello che non grida più dai balconi «Andrà tutto bene» - è insieme di tipo psicologico e materiale. «Nella prima ondata - dice la Ghisleri - avevamo l'estate davanti. Ora ci sono le tenebre dell'inverno. C'è un cocktail di paura per la salute e di paura per il portafoglio. Le aspettative sono determinanti: se fai promesse che non riesci a mantenere, ottieni effetti devastanti». Ma sarebbe troppo facile scaricare tutte le colpe sul governo, anche se tra divieti e consigli spesso la conseguenza è la confusione. Le colpe sono generalizzate.

 

ROMA - FOLLA A VIA DEL CORSO

Basta guardare il Nord che non riesce a fermarsi, che non vuole farlo, che insiste - come la prima volta, ma la storia o almeno la cronaca dovrebbe insegnare qualcosa - a non rispettare come dovrebbe la zona rossa che le è stata assegnata e in versione poco letteraria e molto maccheronica Milano somiglia alla Orano di Albert Camus che nel 1947 scriveva nella Peste: «Nessuno aveva ancora davvero accettato la malattia. Quasi tutti erano in primo luogo sensibili a ciò che interferiva con le loro abitudini o toccava i loro interessi».

 

ROMA - FOLLA A VIA DEL CORSO

Ma si può minimizzare così una pandemia? Non lo fanno gli scienziati, ed evviva. Ma l'italiano da seconda ondata, rispetto al connazionale da ondata 1 che vedeva per la prima volta nei talk show gli scienziati ed era portato a fidarsi di loro, di fronte al carosello delle opposte opinioni di professori spesso tuttologi e improvvisati ha maturato adesso uno scetticismo perfino eccessivo. E' stanco di loro ed è stanco di tutto. E solo un vaccino lo salverà, ammesso che avrà la pazienza - e guai a non averla o addirittura a sottilizzare in maniera scellerata: i vaccini? Boh... - di aspettarlo in modalità mascherina e no assembramento.

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...