BANANE E TAMPONI – MA 'STI TEST RAPIDI FUNZIONANO DAVVERO O SONO INUTILI? GLI ANTIGENICI SERVONO PER UNA STRATEGIA DI SCREENING, MA QUELLI COMPRATI IN FARMACIA SONO POCO SENSIBILI. SOPRATTUTTO, CONTA LA MODALITÀ DI PRELIEVO. PER QUESTO SAREBBE BENE NON FARE DA SOLI MA RIVOLGERSI AGLI ESPERTI - OPPURE VACCINATEVI E NON ROMPETE I COGLIONI…
Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”
1 Che valore hanno i test rapidi antigenici, basati sulla ricerca di un antigene (proteina) del virus?
«Questi test funzionano bene quando i pazienti presentano cariche virali alte, vale a dire quando hanno alte quantità di virus in circolo», risponde al Corriere della Sera Maurizio Sanguinetti, direttore della Microbiologia del policlinico Gemelli.
«È una fase che coincide con i primi giorni di infezione. Una volta che ha colpito le cellule il Sars-CoV-2 ha bisogno di qualche ora per replicarsi quindi l'infezione non può essere intercettata subito e una negatività al test antigenico può essere una falsa negatività».
2 I positivi possono sfuggire a test antigenici eseguiti ogni 48 ore?
«Sarebbe più sicuro che l'esame venisse ripetuto ogni 24 ore in modo sistematico sulla stessa persona così da individuare con maggiore probabilità la fase di carica virale elevata».
3 I test antigenici sono uno strumento poco attendibile o addirittura inutile ai fini del controllo dell'epidemia?
«Niente è inutile come azione di contrasto alla pandemia. Gli antigenici rapidi permettono di applicare una strategia di screening ad ampio spettro. Però bisogna anche mettere in conto che una parte dei casi possono sfuggire».
4 I test antigenici rapidi sono tutti uguali dal punto di vista qualitativo?
«No, c'è molta differenza fra l'uno e l'altro. Se parliamo di quelli offerti in farmacia hanno un livello basso di sensibilità e diagnosticano l'infezione solo se la carica virale è molto alta.
I test eseguiti nei laboratori privati, invece, hanno maggiore affidabilità ma anche in questo caso dipende dalla metodica utilizzata. Nei centri pubblici di Microbiologia - come il policlinico Gemelli - per sottoporre a controlli i dipendenti viene offerto un test con una tecnica chiamata "chemiluminescenza" che garantisce buoni risultati. La sensibilità è dieci-cinquanta volte superiore ai test di farmacia che danno risposte rapide, in 5-10 minuti».
5 Esistono test rapidi capaci di dare risposte diagnostiche che si avvicinano a quelle dei test molecolari?
«Sì, ma non sono così maneggevoli come quelli cosiddetti "a scatoletta" venduti in farmacia. Nei centri ospedalieri sono disponibili test molecolari rapidi, risultati in 30 minuti, ma è difficile metterli sul territorio in quanto non esiste una rete di laboratori pubblici di Microbiologia».
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6 Gli antigenici possono essere considerati un requisito valido ai fini del rilascio del green pass, il passaporto verde?
«Con l'approccio attuale non c'è la certezza di trovare tutti i positivi».
7 Possono avere conseguenze negative sul piano del controllo del virus?
«Potenzialmente sì. Il rischio è di ammettere in un ambiente lavorativo un falso negativo. È un dato ben conosciuto, noto da tempo. L'uso dei test antigenici rapidi per ottenere il green pass è un compromesso nel quale entrano in gioco molte variabili, non solo scientifiche».
8 È attuabile l'ipotesi di restringere la validità di un green pass ottenuto col test antigenico a 24 ore anziché le 48 ore attuali?
«Dal punto di vista dell'efficienza clinica sarebbe un buon compromesso ma si tratterebbe di una strategia difficilmente sostenibile dal punto di vista economico da chi ne sostiene il costo. Inoltre essere sottoposti a un prelievo con tampone oro faringeo tutti i giorni non è gradevole».
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9 I test antigenici salivari sono da considerarsi efficaci?
«La saliva è un campione clinico complesso. Nei centri di ricerca test basati su questo prelievo vengono sperimentati con buoni risultati. Sono ormai ben sperimentati anche kit salivari molecolari: la saliva viene raccolta in una spugnetta tenuta in bocca per qualche minuto e poi infilata in un contenitore per l'analisi. Buoni risultati anche qui. Al momento è complesso però metterli in campo su vasta scala».
10 Ricapitoliamo, come funzionano i vari tipi di test?
«Quello molecolare ha come bersaglio l'RNA del virus e permette di amplificarne la presenza a partire da una singola molecola di RNA: significa che da una molecola se ne ottengono milioni. Invece il test antigenico rivela solo le proteine del virus presenti nel campione e per questo è meno sensibile».
11 La modalità di prelievo incide sulla efficienza del test e in che misura?
«In modo importante, per questo il prelievo dovrebbe essere eseguito da personale esperto, meglio se in ambedue le narici per aumentare la sensibilità».
12 Bisognerebbe fare il tampone anche in gola?
«È sufficiente il tampone naso faringeo, eventualmente aggiungere quello faringeo può aumentare la sensibilità».