exhibitioniste christian louboutin

UNA STILETTATA ALLA DISCREZIONE – INAUGURATA A PARIGI UNA GRANDE ESPOSIZIONE CHE RACCONTA LA STORIA DELL’ICONICA SCARPA DALLA SUOLA ROSSA DI CHRISTIAN LOUBOUTIN: L'ITER RIUNISCE UNA SELEZIONE DEI LAVORI PIÙ PREZIOSI DELLA SUA COLLEZIONE, UNA VASTA SELEZIONE DI SCARPE, ALCUNE MAI ESPOSTE PRIMA – E NON MANCA UN FOCUS SUL FETICISMO ILLUSTRATO ATTRAVERSO UNA COLLABORAZIONE TRA LO STILISTA E DAVID LYNCH…

 

Valeria Arnaldi per “il Messaggero”

 

l'exhibitioniste 7

Osservato in vetrina. Studiato nei dettagli sugli scaffali. Accarezzato lentamente, calzando la scarpa. Poi, idealmente acquisito come parte di sé quando la calzatura viene indossata, perché, come svela Christian Louboutin, «il tacco cambia la postura, la silhouette, il disegno del corpo e ne dà allo stesso tempo una certa consapevolezza».

 

Piedistallo di ogni bellezza e strumento per la sua costruzione, il tacco alto è segno di status, elemento di seduzione, ausilio per l'autostima. Perché quando il piede sale sui tacchi, è tutta la figura ad elevarsi. E quei pochi - non necessariamente pochissimi - centimetri in più catturano l'attenzione e invitano a mostrarsi.

l'exhibitioniste 10

 

LA SELEZIONE

Così non stupisce che per la grande esposizione che racconta la sua storia, appena inaugurata a Parigi al Palais de la Porte Dorée dove sarà ospitata fino al 26 luglio, Christian Louboutin, maestro internazionale dello stiletto dalla suola rossa, abbia scelto il titolo L'Exhibitioniste. «È un gioco di parole tra exhibition in inglese, che significa esibire - spiega - e l'atto di rivelare una parte di se stessi agli altri».

l'exhibitioniste 1

 

L'iter, in dieci sezioni, riunisce una selezione dei lavori più preziosi della sua collezione, una vasta selezione di scarpe, alcune mai esposte prima, esempi di collaborazioni esclusive che illustrano la maestria degli artigiani, inclusi pannelli in vetro colorato creati dalla Maison du Vitrail.

 

dita von teese e christian louboutin

«Volevo approfittare di un posto a me caro per essere meno letterale nel mio approccio - dice Louboutin - e mostrare aspetti del mio lavoro con i quali il pubblico ha meno familiarità. Per me è un'opportunità per sottolineare l'importanza del disegno e rendere visibile il processo creativo».

 

IL SEGNALE DI DIVIETO

l'exhibitioniste 11

Si va così dalla fonte di ispirazione iniziale di Louboutin - è a Palais de la Porte Dorée che ha visto per la prima volta il disegno di una scarpa: era nel segnale di divieto di indossare i tacchi nel museo - fino alle creazioni iconiche, come la serie Nudes, celebrata con sculture di Whitaker & Malem. «Quando mi è venuta in mente la prima collezione di Nudes nel 2013 - aggiunge - non c'era uno scopo sociale o politico. Fu il risultato del pensiero di uno dei miei colleghi che, afroamericano, non si riconosceva nel beige che all'epoca chiamavo color carne o nude.

christian louboutin

 

Da quel momento, divenne chiaro che le scarpe del colore comunemente indicato come nude dovevano corrispondere a ogni singolo tono della pelle, ed essere disponibili in diversi colori».

 

l'exhibitioniste 13

Nel percorso, un focus è sul feticismo illustrato attraverso una collaborazione tra lo stilista e David Lynch. Scatto dopo scatto, le calzature create per il progetto - non sono fatte per camminare ma per essere osservate e desiderate - richiamano la sensualità dell'incedere ondeggiante tipica del tacco di 10/12 centimetri o più, procedendo di puntello in puntello. Il perché del fascino dello stiletto va ricercato negli occhi di chi guarda. E, prima ancora, nello specchio.

 

«Il tacco aumenta l'altezza, si lega alla dimensione di managerialità ed eleganza, è attrattivo - dice Anna Maria Giannini, docente di psicologia all'università Sapienza - Comunica l'immagine di una donna capace di muoversi anche in condizioni di equilibrio». Attenzione, però, a non cadere nel cliché.

 

l'exhibitioniste 12

Lo stiletto, ritenuto simbolo di una femminilità stereotipata, gabbia per la donna, si rivela uno strumento di liberazione. «Da una ricerca che abbiamo condotto sull'immagine di sé - prosegue - è emerso che molte si sentono più imponenti e importanti, indossando i tacchi. Il tacco a spillo rappresenta un elemento di seduzione, certo, ma, saperlo portare esprime padronanza del proprio stile e ciò infonde sicurezza».

christian louboutin 1

 

LA CONQUISTA

Per Valerie Steele, storica della moda, «i tacchi sempre più alti non devono conquistare l'uomo, devono vincerlo». Più che vinti, però, gli uomini sono affascinati dai tacchi. E non solo da guardare. Lo stiletto sale in passerella e sul palco anche per lui.

 

l'exhibitioniste 14l'exhibitioniste 16l'exhibitioniste 24l'exhibitioniste 23l'exhibitioniste 27l'exhibitioniste 26l'exhibitioniste 29l'exhibitioniste 28l'exhibitioniste 31l'exhibitioniste 3l'exhibitioniste 8l'exhibitioniste 9l'exhibitioniste 6l'exhibitioniste 34l'exhibitioniste 32l'exhibitioniste 4l'exhibitioniste 33l'exhibitioniste 25l'exhibitioniste 22l'exhibitioniste 17l'exhibitioniste 20l'exhibitioniste 21l'exhibitioniste 19l'exhibitioniste 2l'exhibitioniste 15

«La proposta fashion ancora non si è affermata nell'uso quotidiano - conclude Giannini - il tacco per lui è associato a problemi di altezza e non è facile da indossare, ma progressivamente, con l'identità di genere che si fa meno rigida, l'uomo potrà non sentirsi più a disagio con i tacchi».

Ultimi Dagoreport

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…