uomo donna incinta

‘STO LOCKDOWN NON È SERVITO MANCO PER PROCREARE – SE PENSAVATE CHE DURANTE LA QUARANTENA MOLTE COPPIE DESSERO DA FARE, VI SBAGLIATE DI GROSSO: DA UNA RICERCA DALLE UNIVERSITÀ DI FIRENZE E CATANIA SI EVINCE CHE OLTRE 8 ITALIANI SU 10 CHE PRIMA DELLA PANDEMIA NON ERANO ALLA RICERCA DI UN FIGLIO, NON SI SONO LASCIATI “TENTARE” DALL'ISOLAMENTO, ANZI…

Fabio Di Todaro per "www.lastampa.it"

 

incinta

In molti, nelle ultime settimane, si sono posti una domanda. «È possibile che il lockdown permetta all’Italia di registrare un aumento delle nascite all’inizio del 2021?». Una supposizione nata dalla presa di coscienza che negli ultimi due mesi le coppie stabili, in molti casi impossibilitate ad andare al lavoro e a muoversi al di fuori delle mura domestiche, abbiano avuto tutto il tempo per dedicarsi all’intimità. E, se desiderata, alla ricerca di una gravidanza.

 

Ma se per avere piena contezza di quale potrà essere l’effetto della quarantena sulla natalità occorrerà attendere l’inizio del nuovo anno, le prime informazioni che giungono dalla comunità scientifica non lasciano supporre un boom di neonati determinato dal coronavirus. Anzi.

sesso 3

 

Il coronavirus non farà aumentare le nascite

Il lockdown non ha fatto crescere il desiderio dei giovani italiani di diventare mamme e papà. Lo testimoniano i dati di una ricerca condotta da un gruppo di ginecologi (Maria Elisabetta Coccia ed Elisabetta Micelli) e urologi (Marco Carini, Alessandro Natali, Gianmartin Cito, Andrea Cocci, Andrea Minervini e Giorgio Ivan Russo) delle Università di Firenze e Catania. Dal lavoro, pubblicato sul «Journal of Psychosomatic Obstetrics and Gynecology» con in calce anche la firma di una sessuologa (Gaia Polloni), si evince che oltre 8 italiani su 10 che prima della pandemia non erano alla ricerca di un figlio, non si sono lasciati «tentare» dal periodo di isolamento.

DONNA INCINTA SUL BUS

 

Lo studio, realizzato tra il 23 e il 29 marzo, è consistito nell’intervistare un campione di oltre 1.400 connazionali (18-46 anni) con una relazione stabile da oltre un anno. Obbiettivo: valutare l’impatto della pandemia sul desiderio di genitorialità. L’ipotesi di uno possibile incremento non ha trovato conferma nei dati e smonta la speranza che la lunga reclusione forzata abbia rappresentato il prodromo di un aumento delle nascite.

 

ragazza incinta

Oltre a questo, c'è un'ulteriore informazione che fa riflettere. Più di un terzo di coloro che stavano pianificando l’allargamento della famiglia prima dell'arrivo del coronavirus, ha dichiarato di voler ripensarci: soprattutto in considerazione delle possibili difficoltà economiche susseguenti alla crisi sanitaria e per timore del contagio nel corso della gravidanza.

 

La quarantena «pesa» sul benessere psicologico

«L’impatto della quarantena sulla salute mentale delle coppie rischia di essere molto preoccupante - afferma Elisabetta Micelli, ginecologa del Centro di procreazione medicalmente assistita dell'azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze -. Prima della pandemia, la maggior parte degli intervistati viveva in una situazione di benessere psicologico, ridottosi progressivamente con l'acuirsi dell'emergenza». Un’involuzione che, secondo i ricercatori, ha condizionato il pensiero in merito alla possibilità che uomini e donne hanno avuto per provare a mettere al mondo un bambino.

gravidanza

 

A fronte di queste informazioni, dal lavoro si evince però anche qualche timido segnale in direzione opposta. «L’11.5 per cento degli intervistati ha maturato l’idea di diventare mamma o papà nel corso della quarantena», dichiara Gianmartin Cito, urologo anch'egli dell’azienda ospedaliera toscana.

 

test di gravidanza di donna incinta

Un desiderio rilevato perlopiù tra le donne che, stando a quanto riferito, erano soprattutto alla ricerca di «una svolta per la propria vita», oltre che di «positività», in un periodo di per sé complesso. Detto ciò, soltanto il 4.3 per cento di loro ha cercato effettivamente di rimanere incinta in questo periodo.

 

Quale orizzonte per l’Italia?

Commentando i risultati dello studio, «non è noto se questi comporteranno una sostanziale modifica del tasso di natalità nel prossimo futuro», affermano gli autori all'unisono.

ragazza incinta

 

Quel che si può dire, però, è che le premesse non paiono incoraggianti e sembrano confermare le preoccupazioni esternate ieri dal ministro della Famiglia Elena Bonetti e dalla Società Italiana di Psichiatria, che segnala «un forte aumento della richiesta di aiuto da parte della popolazione» e ricorda come «senza salute mentale non possa esserci una ripresa completa».

sesso incinta

 

Un passaggio che appare necessario anche se si vuole vedere crescere il numero di neonati del nostro Paese, che nel 2018 è stato con quello con il tasso di natalità più basso (7.3 per mille) dell’Unione Europea.

incintadonne incinte la bellezza del pancione 2sessodonne incinte la bellezza del pancione 3donne incinte la bellezza del pancione 1bondagesesso 2sesso 1sessosesso 3sesso 1sesso 2donna incinte sott'acqua 8fellatiofellatio 3fellatio 2fellatio 1donne incinte la bellezza del pancione 4la donna incinta ha piu voglia sessuale

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…