dallas

STRAGE DI POLIZIOTTI IN USA - 5 AGENTI UCCISI A DALLAS DOPO PROTESTA CONTRO LA VIOLENZA DELLA POLIZIA - SI E’ TRATTATO DI UN AGGUATO IN STILE MILITARE, PRESI I KILLER - OBAMA PRIMA DEI FATTI DI DALLAS AVEVA DETTO: "LA VIOLENZA DELLE FORZE DELL’ORDINE NEI CONFRONTI DEGLI AFROAMERICANI NON È UNA QUESTIONE SOLO NERA O ISPANICA, MA AMERICANA" - VIDEO

 

 

Da www.repubblica.it

dallas spari contro poliziottidallas spari contro poliziotti

 

Cinque poliziotti morti, sette feriti. La veglia notturna contro l'uccisione di due afroamericani in Louisiana e Minnesota è finita in un bagno di sangue a Dallas.

Circa un centinaio di poliziotti era stato dispiegato nel centro cittadino dove si stava svolgendo una marcia contro gli abusi delle forze dell'ordine. Non solo a Dallas, altre manifestazioni erano in corso in varie città del Paese. Almeno tre cecchini hanno sparato a ripetizione colpendo alle spalle gli agenti. "Volevano ferire o uccidere il più alto numero possibile di poliziotti" ha detto il capo della polizia David Brown.

strage di dallas  aaastrage di dallas aaastrage di dallas  aastrage di dallas aa

 

OBAMA HILLARY CLINTONOBAMA HILLARY CLINTON

I poliziotti erano schierati per evitare che le proteste diventassero violente. I cecchini hanno colpito nascosti, da una posizione alta. Un vero e proprio agguato in stile militare, nella città in cui oltre mezzo secolo fa il più famoso cecchino della storia d'America uccise il presidente Kennedy e i sogni della Nuova Frontiera. "Un quarto sospetto sotiene di aver piazzato delle bombe", spiega Brown. Le forze dell'ordine stanno negoziando. Le autorità hanno deciso di chiudere lo spazio aereo cittadino.



È cominciato alle 20:58 (2:58 in italia). Una serata estiva calda, a Dallas durante il giorno ci sono quasi 40 gradi. Diverse centinaia di persone si erano radunate e stavano marciando verso City Hall. A fare barriera lungo la strada che porta alla sede del Comune decine di poliziotti, pronti a impedire assalti di ogni genere. All'improvviso si sono sentiti colpi d'arma da fuoco (pistole o forse fucili d'assalto) e mentre la folla si disperdeva nel tentativo di trovare rifugio,una dozzina di agenti è rimasta a terra.

Per quattro di loro non c'è stato nulla da fare, sono morti sul colpo, altri sette - feriti in modo più o meno grave - sono stati trasportati d'urgenza nel più vicino ospedale. Molti testimoni parlano di decine di colpi d'arma da fuoco provenienti da un'arma semi-automatica. "Gli spari arrivavano da un tetto", racconta un manifestante.

dallas strage poliziottidallas strage poliziotti

strage di dallas  astrage di dallas a

 

L'arresto dei cecchini. Gli Swat, le squadre speciali di polizia anti-terrorismo, hanno preso posizione ingaggiando una sparatoria con uno dei cecchini, che stretto in un angolo alla fine si è consegnato. Anche altri due sono stati arrestati. Secondo la ricostruzione del capo della polizia di Dallas, David Brown, due uomini armati hanno "sparato contro i poliziotti da una posizione piuttosto elevata" durante la manifestazione, fino ad allora pacifica, proprio quando la marcia stava per concludersi.

"Siamo devastati nell'annunciare che quattro funzionari sono morti - si legge sull'account Twitter del Corpo -. La persona di cui circolavano le immagini si è consegnata. Un altro sospetto, che ha dato il via a una sparatoria con lo Swat team, è stato arrestato". La polizia ha aggiunto che una squadra di artificieri è stata inviata sul luogo dopo il ritrovamento di un pacco sospetto e a seguito delle dichiarazione di uno dei due arrestati che ha affermato di aver collocato ordigni nell'area.

strage di dallas  9strage di dallas 9

dallas foto sospettatodallas foto sospettato

 

Quarantotto ore dopo l'uccisione di Alton Sterling a Baton Rouge, ventiquattro ore dopo quella di Philando Castile a St.Paul (entrambi uccisi da poliziotti bianchi), si alza il livello dello scontro, che si avvicina ormai a una vera e propria guerra tra comunità afroamericane e agenti di polizia in ogni angolo degli States. Le uccisioni a freddo di due americani di pelle nera in Louisiana e Minnesota, documentate da video diventati in poche ore virali in rete, hanno riaperto una ferita mai chiusa.

 

dallas strage poliziotti 8dallas strage poliziotti 8

A pochi mesi dalle presidenziali di novembre la questione razziale rischia di diventare il testamento finale sul doppio mandato alla Casa Bianca del primo presidente nero degli Stati Uniti. Barack Obama ne è consapevole e appena sbarcato a Varsavia per il vertice della Nato - i fatti di Dallas non erano ancora noti - ha dichiarato che la violenza della polizia nei confronti degli afroamericani "non è una questione solo nera o ispanica, ma è una questione americana".

Per il presidente Usa "tutte le persone di buon senso dovrebbero essere preoccupate dal problema della frequenza con cui la polizia uccide gli afroamericani". Questo non significa "essere contro la polizia" perché è un dato di fatto che negli Stati Uniti i neri uccisi da agenti sono il doppio dei bianchi. "Molti cittadini sentono che non sono stati trattati allo stesso modo per il colore della loro pelle. L'America può fare di meglio". Dopo Dallas dovrà trovare anche parole diverse.

strage di dallas  7strage di dallas 7

dalals strage poliziotti 1dalals strage poliziotti 1075014430 53483585 66ee 40f1 9076 35f02ab91c41075014430 53483585 66ee 40f1 9076 35f02ab91c41dallas strage poliziotti 9dallas strage poliziotti 9dallas spari poliziadallas spari polizia

strage di dallas  8strage di dallas 8strage di dallas  6strage di dallas 6strage di dallas  5strage di dallas 5strage di dallas  4strage di dallas 4strage di dallas  3strage di dallas 3strage di dallas  2strage di dallas 2strage di dallas strage di dallas

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!