ponte morandi demolizione

STRALLO MA VERO – DAL GIORNO DELL’INAUGURAZIONE DEL PONTE MORANDI NON È STATO ESEGUITO ALCUN INTERVENTO DI MANUTENZIONE DI RINFORZO SUGLI STRALLI DELLA PILA 9, QUELLA CROLLATA NEL 2018. EPPURE I BENETTON AVEVANO TRIPLICATO IL MASSIMALE ASSICURATIVO RELATIVO AL VIADOTTO. SECONDO I MAGISTRATI ERA EVIDENTE CHE CI FOSSERO CRITICITÀ E PROBLEMI E L’ENTITÀ DELLE SPESE DEL CONCESSIONARIO (71 EURO AL GIORNO) NON È GIUSTIFICABILE CON L’INSUFFICIENZA DELLE RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE, VISTO CHE I BILANCI ERANO TUTTI IN FORTE ATTIVO CON UTILI PER GLI AZIONISTI CHE ARRIVAVANO ANCHE AL 100%

 

 

elicoidale ponte morandi

 (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 22 apr - Tra l'inaugurazione del Ponte Morandi, avvenuta nel 1967, e il suo crollo - dunque per 51 anni - non e' stato eseguito il benche' minimo intervento manutentivo di rinforzo sugli stralli della pila 9, cioe' quella collassata il 14 agosto 2018.

 

camion basko ponte morandi

Inoltre, nei 36 anni e 8 mesi intercorsi tra il 1982 e il crollo stesso, gli interventi di natura strutturale eseguiti sull'intero viadotto Polcevera hanno avuto un costo complessivo di 24,57 milioni, di cui il 98% spesi dal concessionario pubblico e il 2% dal privato (Aspi), per una media dunque per quest'ultimo di 71 euro al giorno.

 

giovanni castellucci

E' quanto emerge dall'avviso di conclusioni indagini che gli investigatori del primo gruppo della guardia di finanza hanno notificato a 69 indagati, tra cui l'ex numero uno di Aspi Giovanni Castellucci, piu' le due societa' Aspi e Spea.

 

Le accuse sono, a vario titolo, di attentato alla sicurezza dei trasporti, falso, crollo colposo, omicidio colposo plurimo, omicidio stradale e rimozione dolosa di dispositivi per la sicurezza dei posti di lavoro.

 

LUCIANO BENETTON

Secondo i pm, l'entita' delle spese in manutenzione del concessionario privato non e' 'giustificabile con l'insufficienza delle risorse finanziarie necessarie, dal momento che aveva chiuso tutti i bilanci dal 1999 al 2005 in forte attivo (utili compresi tra 220 e 528 milioni di euro circa) e che, tra il 2006 e il 2017, l'ammontare degli utili conseguiti da Aspi e' variato tra un minimo di 586 e un massimo di 969 milioni di circa, utili distribuiti agli azionisti in una percentuale media attorno all'80%, e sino al 100%".

 

IL REPERTO 132 DEL PONTE MORANDI DI GENOVA

Allo stesso tempo i magistrati fanno notare come dal 2016 ad oggi la concessionaria aveva tuttavia triplicato il massimale assicurativo relativo al viadotto Polcevera da 100 a 300 milioni, indotta dal fatto che - sottolineano - il ponte 'almeno sino al completamento dell'intervento di retrofitting sugli stralli delle pile 9 e 10 - presentasse criticita' e problemi, i cui rischi, in termini di stabilita' e sicurezza dell'opera, non era possibile determinare con precisione, ma che certamente andavano aumentando con il passare del tempo'.

CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVAponte Morandi ponte morandiponte Morandi ponte Morandi CROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVACROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVACROLLO DEL PONTE MORANDI A GENOVAil ponte morandi nel video girato da un drone 5

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