paratici turco suarez

LUIS SUAREZ ERA COMPLICE DELL’ESAME TRUFFA: AVEVA CONCORDATO LE DOMANDE CON LA COMMISSIONE (PERCHE' NON E' INDAGATO?) - EPPURE NON RIUSCIVA NEANCHE A CONVERSARE, DICENDO STRONZATE TIPO “BAMBINO PORTA COCUMMELLA” (CIOÈ COCOMERO) - I FINANZIERI VOGLIONO FARE LUCE SUI CONTATTI TRA LA JUVENTUS E IL MINISTERO DEGLI INTERNI - LA SOCIETÀ MOLLÒ IL GIOCATORE ALL’IMPROVVISO: LA PROCURA NON ESCLUDE UNA FUGA DI NOTIZIE SULL’INCHIESTA, VISTO CHE TRA IL 28 E IL 29 AGOSTO SUAREZ AVEVA ANCHE FIRMATO UN PRELIMINARE…

Giuliano Foschini e Fabio Tonacci per “la Repubblica”

 

LUIS SUAREZ A PERUGIA

Chissà se venerdì Luis Suarez, prima di segnare una doppietta con la maglia dell' Atletico Madrid, davanti al procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone, abbia pensato a quella mattina con la «cocummella». Quando cioè il suo esame d' italiano propedeutico alla cittadinanza raggiunse l'apice del grottesco: «Il bambino porta cocummella, mangiare» rispondeva il centravanti uruguaiano a una delle domande che aveva precedentemente concordato con la commissione.

luis suarez

 

«Cocummella? Cocomeri!! Ahahahah» ridevano gli insegnanti, promuovendolo comunque a pieni voti. Ma non prima però di avergli fatto firmare autografi per i figli dei colleghi e aver scattato foto di rito come pubblicità per l'ateneo. «È vero, mi avevano inviato prima delle domande che potevano essere quelle della prova» ha spiegato il calciatore, in videoconferenza dalla Spagna, al procuratore Cantone che indaga su quell'esame. Un'ammissione però inevitabile. Per almeno due circostanze: Suarez ha dovuto sostenere l'interrogatorio alla presenza di un interprete, perché non conosceva l'italiano. Questo sarebbe bastato per certificare la sua (non) conoscenza dell'italiano.

 

suarez tg1

La seconda: l'intero esame sostenuto da Suarez è stato registrato dagli investigatori della Guardia di Finanza. Basta ascoltarlo qualche secondo per capire che si è trattato soltanto di una farsa: «Io sono calciatore professionista. A 15 anni cominciare a giocare a calcio» dice agli esaminatori. I verbi sono coniugati sempre e soltanto all' infinito, nonostante avesse avuto le domande già pronte nei giorni precedenti. «Mia famiglia molto numerosa. Cinquo ermano eh cinquo fratelli».

LORENZO ROCCA

 

Non va meglio quando c'è la simulazione di una chiacchierata. Suarez deve parlare di una gita con la famiglia fuori porta. «Sono preoccupato porché non ho molto tempo da stare in famiglia, giocare alla playstation». «Fai una gita fuori porta» gli dice, come da copione, il professore. «Ora parlare con mia moglie e chiedere».

 

Che Suarez fosse un "A1", livello minimo di base della conoscenza della lingua, e non un "B1" livello intermedio, d'altronde lo ammettono gli stessi esaminatori mentre sono intercettati dai militari della Finanza. «Non spiccica una parola, ma non gli puoi fare saltare 10 milioni di stipendio perché non ha il B1». I motivi per cui il calciatore viene comunque promosso sono, secondo gli investigatori, sostanzialmente due: la pubblicità che l'ateneo avrebbe avuto dall'operazione. E le pressioni ricevute.

 

LUIS SUAREZ E SIMONE OLIVIERI

«Caro Maurizio» scrive la rettrice dell'Università per gli Stranieri, Giuliana Grego, dimessasi nei giorni scorsi dopo essere stata sospesa dalla procura, al collega rettore dell'università degli studi di Perugia, Maurizio Oliviero, «grazie per Suarez! Non avrei mai immaginato cosa e quali interessi potesse muovere il calcio. E comunque è buona pubblicità per tutti, per Perugia e per l' Umbria». Che «interessi» ha mosso Suarez?

 

SUAREZ ATENEO PERUGIA

È la domanda che si fanno i finanzieri guidati dal maggiore Enrico Fiorenza che nelle 158 pagine di informativa depositate agli atti, ricostruiscono i contatti («su cui sono in corso approfondimenti» scrivono) avuti tra la Juventus e il ministero degli Interni: la società si era infatti informata sui tempi necessari per il rilascio della documentazione. E segnalano come, improvvisamente, la Juve abbia bloccato l' interesse sul giocatore. E sulle procedure per il suo esame. La Procura non esclude una fuga di notizie. «Tra il 28 e il 29 agosto avevo firmato un preliminare» ha raccontato ieri Suarez.

 

suarez

Poi intorno al 15 il direttore Fabio Paratici, indagato per falsa testimonianza, comunicò al manager di Suarez che l' affare sfumava. «Motivi unicamente sportivi, legati al calciomercato» ha però sempre detto il club. «Mi ha detto - racconta il professore di Suarez a un amico - che Paratici gli ha detto che per la cittadinanza ci vuole un mese. Che la Juve si accorga oggi mi sembra poco credibile... Gli ha proposto di aspettare sei mesi senza Champions e poi di rientrare. Lui però vuole giocare, anche perché ha 33 anni. E mi ha detto che forse cerca un' altra squadra. Però la mia sensazione è che la Juventus sta quagliando Dzeko». Il professore sbagliava di poco: Suarez ha trovato un' altra squadra. La Juventus prendeva Morata.

paratici nedvednedved paratici foto mezzelani gmt 014

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…