carmine gallo accesso banche dati spioni hacker

DA “SUPERPOLIZIOTTO” A “SUPERSPIONE” – LA PARABOLA DI CARMINE GALLO, IL BRACCIO OPERATIVO DELLA SOCIETÀ DI INVESTIGAZIONE “EQUALIZE”, AL CENTRO DELL’INCHIESTA SUI DATI RUBATI – PER ANNI IN POLIZIA È STATO L’UOMO DELLE “OPERAZIONI IMPOSSIBILI”: LIBERÒ ALESSANDRA SGARELLA, RISOLSE IL DELITTO GUCCI – ORA PER LA PROCURA DI MILANO “HA LE MANI IN PASTA OVUNQUE, È ADDIRITTURA PRONTO A SCENDERE A PATTI CON ESPONENTI DELLA CRIMINALITÀ MILANESE PER…”

Estratto dell’articolo di Cesare Giuzzi per www.corriere.it

 

carmine gallo

Per anni è stato l’uomo delle operazioni impossibili: trovare un confidente, portare a casa un sequestrato, scovare una traccia tra le case «mute» di San Luca il giorno dopo la strage di Duisburg del 2007. [...]

 

Carmine Gallo, 65 anni, originario di Gragnano (Napoli), una vita a Milano e in polizia, per tre decenni è stato il «superpoliziotto Gallo». E non solo perché era stato l’artefice del pentimento di Saverio Morabito, il più importante collaboratore ai tempi dei sequestri di persona, ma perché la sua specialità era arrivare sempre a un passo dall’abisso.

 

Enrico Pazzali

Rischiare, muoversi in punta di piedi sul precipizio. Come quando, per la liberazione di Alessandra Sgarella rapita nel ‘97 a Milano, trattò direttamente con alcuni dei più importanti capi della ‘ndrangheta. Fu un sequestro avvenuto fuori tempo massimo. La ’ndrangheta aveva abbandonato i rapimenti per il lucroso traffico di cocaina. Più un problema che un affare per i boss.

 

E quella era stata la leva. Il rischio? Che le cosche decidessero di risolvere il problema eliminando l’ostaggio. Non fu così. A trattare, disarmato, in un anonimo appartamento di Platì, c’era Gallo. Solo. Senza paracadute.

 

spionaggio - banche dati

L’immagine del superpoliziotto Carmine Gallo è quanto di più distante si possa immaginare leggendo le migliaia di pagine degli atti dell’inchiesta che da venerdì l’ha costretto ai domiciliari per associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo ai sistemi riservati e a una serie di altri reati. «Una persona spregiudicata e senza scrupoli», «tentacolare», lo definisce il pm De Tommasi: «Ha le “mani in pasta ovunque” e intrattiene rapporti con diverse personalità di rilievo, oltreché con diversi soggetti pregiudicati, anche per associazione mafiosa».

 

Secondo la Procura «è addirittura pronto a scendere a patti con esponenti della criminalità milanese per ottenere un posto auto di rappresentanza allo stadio da riservare ai clienti». Con il proposito di «contattare a tal fine Vittorio Boiocchi», ex capo ultrà interista, «nelle more ucciso a colpi d’arma da fuoco».

 

sede della Equalize a milano

Per chi lo conosceva da anni, quell’abito grigio da imprenditore della sicurezza, esperto di «reputational risks», con ufficio vista Duomo, era quasi una nota stonata. Gallo era uomo da prima linea, a volte in mimetica, spesso con le scarpe piene di terra. Era andato in pensione dalla polizia nel 2018.

 

Poco prima una condanna a due anni (con la non menzione) per i rapporti con un confidente-collaboratore che faceva il doppio gioco. L’ultimo incarico come vicedirigente a Rho-Pero, il commissariato dove nel 2015 aveva gestito la sicurezza di tutti i capi di Stato arrivati a Milano per Expo. Compresa Michelle Obama.

 

CARMINE GALLO

Ruolo insolito per un sostituto commissario. Eppure venne scelto proprio per la sua esperienza, la capacità di improvvisare. Come quando alle prese con il delitto Gucci riuscì a incastrare la ex moglie Patrizia Reggiani. Colpi di genio della sua anima campana, come l’accento mai perso per strada.

 

Per il pm della Dda Francesco De Tommasi, Gallo è l’ideatore insieme all’hacker Samuele Calamucci, del sistema «Beyond», un database esplosivo. Dentro, camuffati tra notizie «acquisite da fonti aperte», articoli di giornale e «dati presi sul luogo», la sua Equalize srl — aperta con l’ad di Fondazione Fiera, Enrico Pazzali, conosciuto proprio nella sua esperienza a Rho — custodiva report preconfezionati per aziende e imprenditori. Bastava abbonarsi.

 

enrico pazzali

Lì dentro c’erano le informazioni riservate dello Sdi, l’archivio della polizia, delle banche dati Inps e del Fisco, dall’anagrafe. Tutto ciò che solo un gruppo ristretto di funzionari dello Stato poteva avere. [...]

ACCESSO BANCHE DATICARMINE GALLO

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”