bambini trans

TRANS A TUTTI I COSTI? - SUSANNA TAMARO: "SE FOSSI CRESCIUTA OGGI, SAREI STATA CLASSIFICATA E "CURATA" COME BAMBINA SOFFERENTE DI DISFORIA DI GENERE, DATO IL MIO ASPETTO ANDROGINO E LA MIA PREDILEZIONE PER I MESTIERI UN TEMPO PROIBITI ALLE DONNE"

Susanna Tamaro per il “Corriere della Sera

 

SUSANNA TAMARO SUSANNA TAMARO

In questi ultimi giorni si è aperto a Trieste un acceso dibattito tra genitori e istituzioni per l’introduzione negli asili del «Gioco del Rispetto», un laboratorio didattico «volto all’abbattimento di quegli stereotipi sociali che imprigionano maschi e femmine in ruoli che nulla hanno a che vedere con la loro natura».

 

Abbiamo davvero bisogno, mi chiedo, di un programma che insegni ai bambini le gioie del travestimento e alle bambine che possano aspirare a fare mestieri da uomini, in tempi in cui Samantha Cristoforetti ci parla dallo spazio? Il tabù delle professioni solo maschili è caduto ormai da tempo nella nostra società. Ci sono donne nei pompieri, nelle forze dell’ordine, donne che guidano navi da guerra e che pilotano caccia.

 

SUSANNA TAMARO E LA FIDANZATA SUSANNA TAMARO E LA FIDANZATA

Premetto che non conosco i dettagli del progetto e sono sicura della serietà e della buona fede delle persone che lo hanno ideato e approvato — tutto quello che fa lavorare i bambini sull’emotività è giusto e importante — tuttavia questa notizia mi ha suscitato delle riflessioni. Il «facciamo finta che», mi sono chiesta, non appartiene da che mondo è mondo alle modalità di gioco dei bambini?

 

Io, ad esempio, ho sempre provato un vero orrore per i costumi femminili, detestavo le principesse, i pizzi, il colore rosa, se c’era un ruolo che rivendicavo per me era quello del comandante di Fort Alamo o di un capo indiano, e in queste attribuzioni — che avvenivano cinquant’anni fa — nessuno mi ha mai preso in giro né represso in modo tale che io me ne ricordi come di una ferita. Non solo, ma giocando mi facevo sempre chiamare con un nome maschile, perché quella era l’energia che sentivo di avere addosso, e tutti intorno a me stavano al gioco. L’idea che i bambini abbiano bisogno di essere edotti in queste manifestazioni spontanee dell’età ha per me qualcosa di deprimente, perché sottovaluta la libertà e la creatività che c’è in ogni essere umano, specie se è piccolo.

SUSANNA TAMARO SUSANNA TAMARO

 

Premetto che appartengo alla generazione che si è abbeverata ai libri della compianta Elena Giannini Belotti; la stessa generazione che, quando ha avuto i figli, non ha potuto far altro che osservare sgomenta che la stragrande maggioranza dei maschi amava fare brum brum, mentre le femmine adoravano correre per casa travestite da fate.

 

Se fossi cresciuta in questi anni, sicuramente sarei stata classificata come una bambina sofferente di disforia di genere, e sarei stata avviata a un percorso terapeutico adeguato, dato il mio aspetto androgino e la mia predilezione per i mestieri allora proibiti alle donne. Sarei stata più felice? Contemplando con serenità la mia vita, ormai abbastanza lunga, penso di poter con una certa sicurezza dire di no. Sono una natura libera e il venire imprigionata in qualsiasi definizione mi rende insofferente. Per tutta la mia infanzia ho sognato una carriera militare, poi quando mi sono innamorata di un ragazzo, ho desiderato di sposarlo e di fare tanti figli con lui. Alla fine, dopo una vita sentimentale piuttosto intensa, ho privilegiato la mia natura solitaria, condividendo la mia vita in campagna con un’amica.

SUSANNA TAMARO E LA FIDANZATA IN VERDE SUSANNA TAMARO E LA FIDANZATA IN VERDE

 

Per questa ragione mi interrogo sempre sulla centralità che ha preso nella nostra cultura l’urgenza di definire — fin dalla più tenera età — quella che sarà la nostra identità sessuale adulta. L’eros è una parte importantissima della persona e ci sono tante sfumature di eros quante sono gli esseri umani. Questo prepotente insinuarsi dei metodi educativi nella parte più segreta e intima dei bambini è qualcosa di inquietante. Da che mondo è mondo, i piccoli d’uomo hanno scoperto da soli come nascono i figli e cosa fanno gli adulti quando si appartano. Il percorso di queste scoperte coincide con quello del corpo, ed è un percorso fatto di penombre, di cose nascoste, di piccole conquiste, di grandi e improvvise folgorazioni.

 

Da sempre, i bambini sperimentano tra di loro — protetti da qualche frasca o dall’ombra rassicurante di un letto — quelle che saranno le potenzialità dei loro corpi, lontano dagli sguardi indiscreti degli adulti. È un tempo di scoperta che esige la separazione dal mondo adulto. L’esplorazione del proprio corpo e di quello degli altri è un’attività che è sempre esistita, e che sempre esisterà. Probabilmente soltanto la nostra società malata di frantumazione ha bisogno di farla illuminare dalla sapienza degli specialisti, senza tenere conto del nostro innato senso di pudore.

teenager transgenderteenager transgender

 

Tempo fa, una mia amica si è sentita in dovere di spiegare alla figlia tredicenne, in procinto di partire sola per la prima vacanza all’estero, tutto quello che sarebbe successo se avesse avuto un rapporto sessuale. Un lungo silenzio ha accolto le sue parole. «Mamma, possiamo far finta che questa conversazione non sia mai esistita?» ha ribadito la ragazza, imbarazzata.

 

Con l’entrata nella nostra società del mito dell’educazione sessuale come panacea di tutti i mali, i riflettori sono costantemente puntati su qualcosa che, a mio avviso, dovrebbe restare felicemente nella penombra. Viene il sospetto che tutto questo febbrile desiderio di spingere i nostri ragazzi a conoscere la nomenclatura delle parti intime, il loro uso, declinato in infinite e variegate possibilità, sia in realtà collegato all’inarrestabile declino di quella che una volta veniva chiamata educazione.

 

Non essendoci più l’educazione, non ci rimane che quella sessuale.

le domande  che fanno alle persone transgenderle domande che fanno alle persone transgender

Ma in che cosa consiste l’educazione sessuale, e soprattutto che cos’ha davvero prodotto in tutti questi anni di diffusione scolastica? Dovrebbe essere servita a far conoscere il corpo e le sue esigenze affettive, oltre naturalmente ad evitare malattie e gravidanze indesiderate. È stato davvero così? Se ci guardiamo intorno, non possiamo non notare che il degrado relazionale è purtroppo molto diffuso tra gli adolescenti. Tolta l’educazione della persona nella sua totalità, emerge ciò che sta appena sotto, vale a dire i modelli etologici delle grandi scimmie: il maschio dominante, le femmine ai suoi piedi, e gli esemplari non dominanti sottomessi alle prepotenze del branco.

 

Esperienze come quelle di Trieste nascono per tentare di arginare questo fenomeno. Serviranno, mi chiedo? Ne usciranno davvero bambini capaci di rispettare l’altro? O sarà soltanto l’ennesima spolverata di politically correct su un problema ben più allarmante? La nostra società sta vivendo una gravissima emergenza educativa, un’emergenza che si sottostima o che si cerca di tenere a bada inventando sempre nuovi spauracchi e sempre nuovi bersagli «oscurantistici» da abbattere.

bagno per tuttibagno per tutti

 

I bambini, in realtà, sono bombardati di informazioni e di messaggi politicamente corretti, ma questi messaggi non sembrano avere alcun potere educante, se non quello di confondere loro le idee, rendendoli ancora più insicuri e fragili. Si fanno vestire i bambini da principesse, ma quando si tratta di bloccare la vendita di un videogioco che istiga alla violenza sulle donne tutti improvvisamente diventano afasici.

transgender doll ali' 2transgender doll ali' 2

 

E se fosse giunto il momento di lasciare perdere le forzature ideologiche, da una parte e dall’altra, e di cominciare a parlare seriamente, tra di noi e ai nostri figli, di tutto ciò che sesso non è?

 

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!