tasse sui lavoratori dipendenti

CON LE TASSE CHE IL FISCO ITALIANO PERDE A CAUSA DEI PARADISI FISCALI CI PAGAVAMO UN ANNO DI STIPENDIO A 380 MILA INFERMIERI! - SECONDO IL RAPPORTO 2020 DI TAX JUSTICE NETWORK, ALL'ITALIA VENGONO SFILATI OGNI ANNO A 12,3 MILIARDI DI DOLLARI - TRA I PRIMI DIECI PAESI RESPONSABILI DELL'EMORRAGIA FISCALE, CI SONO OLANDA, USA, LUSSEMBURGO, GERMANIA E FRANCIA - MA CI SONO ANCHE GLI EMIRATI ARABI, DESTINAZIONE DELLA FAMIGERATA "LISTA DUBAI"

Gianluca Paolucci per "la Stampa"

 

tasse ai milionari

Oltre 12,3 miliardi di dollari all'anno. Ogni anno, tutti gli anni. È quanto il fisco italiano perde ogni anno a causa della «concorrenza» dei paesi a fiscalità privilegiata. Il calcolo è contenuto nel rapporto 2020 di Tax Justice Network, organizzazione inglese che si batte da quasi 20 anni contro paradisi fiscali ed elusione transnazionale. Il dato è riferito al 2019 e, in tempi di Covid, l'organizzazione britannica si occupa anche di fornire un metro di paragone adeguato: con quei soldi il sistema sanitario avrebbe potuto assumere e pagare per un anno 379.380 infermieri.

 

tasse ai ricchi

La cifra calcolata da Tax Justice Network per il nostro paese è pari ad appena il 2% del totale delle entrate fiscali del 2019 ma, ricorda lo stesso rapporto, le risorse perse corrispondono al 9% della spesa per la sanità e poco meno del 15% di quella per scuola ed eduzione. Cifra tanto più impressionante se si considera che riguarda in gran parte attività pienamente legali, sostanzialmente frutto della cosiddetta «ottimizzazione fiscale».

 

milena gabanelli e le tasse in italia 1

La maggior parte delle risorse perse - poco meno di 9 miliardi - sono generate da multinazionali o società di capitali, mentre circa 4 miliardi è riferibile a persone fisiche. Non è una sorpresa che la maggior parte di questi soldi vengono persi grazie alla concorrenza fiscale dei partner dell'Unione europea: tra i primi 10 paesi responsabili dei dell'emorragia fiscale, ben sei fanno parte della Ue e uno - la Gran Bretagna ne faceva parte fino al 1° febbraio del 2020.

 

tasse

Al primo posto c'è l'Olanda, responsabile da sola - sempre secondo i calcoli dell'organizzazione britannica - del 16% dei mancati incassi fiscali. A seguire Usa, Lussemburgo, Germania e Francia. Nella classifica non sfigurano neppure gli Emirati Arabi, ovvero la destinazione della famigerata «Lista Dubai» citata dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Enrico Maria Ruffini, in una intervista a questo giornale. È al nono posto e da solo pesa per il 3% del totale.

 

tasse

Sulla lista, acquistata dalla Germania e da questa ceduta anche all'Italia, sono al lavoro gli uomini dell'Agenzia e della Guardia di finanza. Una parte importante degli accertamenti riguarderà l'individuazione di quali tra i soggetti presenti nella lista sono perseguibili e quanti invece hanno seguito comportamenti perfettamente legittimi. Il precedente della Lista Falciani - un elenco di presunti evasori sul quale hanno lavorato le autorità fiscali di vari paesi, ma il cui utilizzo in Italia è stato negato da una serie di pronunciamenti della Cassazione - non spaventa gli investigatori. E l'eventuale emersione di reati potrebbe far finire le singole posizioni nelle mani della magistratura.

 

TASSE ARABIA SAUDITA1

Una delle falle del sistema è proprio la perseguibilità dei fenomeni complessivi. I dati dei Laundromat - il riciclaggio di denaro da parte di cittadini russi prevalentemente verso paesi europei - ha dato origine anche in Italia «a una serie di accertamenti da parte della magistratura su singole posizioni da parte di varie procure, ma manca una ricostruzione del fenomeno complessivo e dunque di eventuali illeciti resi possbili da falle del sistema», spiega un investigatore.

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