mattatoi

TUTTO IL MACELLO MINUTO PER MINUTO! “TELECAMERE IN TUTTI I MATTATOI” IN FRANCIA VINCONO GLI ANIMALISTI, LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA ARRIVA IN PARLAMENTO: “CONTROLLI E TRASPARENZA INSUFFICIENTI “- L’IDEA DEI MATTATOI MOBILI

MATTATOIMATTATOI

Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

Nel marzo scorso le immagini rubate nei mattatoi dall' associazione animalista L214 mostravano mucche, maiali o pecore che riprendevano coscienza e si dibattevano per sfuggire al colpo finale, oppure venivano messi sul gancio vivi e decapitati a metà, o colpiti per sadismo da alcuni dipendenti, o ancora spinti verso la morte a colpi di pungolo elettrico.

 

Quei video ripresi da telecamere nascoste avevano documentato l' illegalità - gli animali andrebbero storditi prima di essere uccisi, secondo la legge -, provocato una forte emozione nell' opinione pubblica e portato alla nascita di una commissione parlamentare di inchiesta, la prima su questo tema, che ieri ha presentato le sue conclusioni.

 

Nel rapporto di 255 pagine i trenta deputati francesi presentano 65 proposte, tra le quali la più significativa sembra essere quella di rendere sistematica la videosorveglianza. Il controllo su come gli animali da macelleria vengono uccisi non può essere affidato alle azioni militanti, meritorie ma di fragile legalità di associazioni come L214: la commissione chiede che vengano installate telecamere in tutti i 263 mattatoi di Francia dove gli animali vengono condotti ancora vivi per essere macellati. Il primo obiettivo è fare rispettare le leggi che già ci sono, e che obbligano e rendere incosciente l' animale in modo che non si accorga del momento in cui gli viene tolta la vita, con l' eccezione degli abbattimenti rituali halal e kasher previsti dalle religioni musulmana ed ebraica.

MATTATOI 2MATTATOI 2

 

Ma chi avrà accesso ai filmati? Solo la direzione degli stabilimenti? E come essere certi che l' esortazione a non andare tanto per il sottile non arrivi dai capi, che pretendono dagli operai un tasso di produttività talvolta superiore ai 100 animali uccisi ogni ora?

C' è poi la questione delle garanzie dovute ai lavoratori, in particolare il rispetto della privacy di addetti che finirebbero per essere seguiti dalle telecamere in ogni istante della giornata lavorativa.

 

mattatoiomattatoio

La proposta di legge terrà in conto queste questioni e conterrà altri suggerimenti, come l' idea di copiare il modello svedese creando delle specie di «mattatoi mobili», dei camion che potrebbero fare il giro delle fattorie per evitare alle bestie l' ultimo, stressante viaggio verso gli stabilimenti. Ma ogni giorno in Francia vengono abbattuti tre milioni di animali, impossibile affidarli tutti ai mattatoi mobili, che serviranno tutt' al più per qualche fattoria isolata.

«Cerchiamo di togliere l' omertà su quel che accade nei mattatoi - dice il presidente della commissione, Olivier Falorni -. Non ci siamo occupati della questione del consumo della carne». Ma è proprio questo ormai il punto.

 

Le leggi esistenti, e le prossime che saranno discusse, partono dal riconoscimento fondato su ricerche scientifiche che gli animali sono esseri senzienti e coscienti, che infatti capiscono benissimo che cosa sta per accadere loro. Se non è lecito ucciderli da svegli, è moralmente accettabile ammazzarli da addormentati?

 

MUCCHE MATTATOIOMUCCHE MATTATOIO

Il passo successivo lo fa un intervento firmato, su Le Monde, da alcune personalità tra le quali la scrittrice Amélie Nothomb: «Poiché gli animali sono esseri dotati di sensibilità che provano emozioni come la paura o la gioia, e sono spesso trattati in modo indegno dall' industria alimentare, la nostra società deve fare la scelta di smetterla di consumare la carne».

 

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…