LA TERRA PROMESSA? BERLINO! - IL BUDINO AL CIOCOCLATO IN GERMANIA COSTA UN QUARTO: LO SCONTRINO DI UN EMIGRATO FA LITIGARE ISRAELE - “UN POPOLO CHE RITORNA DOVE È STATO MACELLATO HA PERSO L’AUTORISPETTO”

Davide Frattini per “il Corriere della Sera

 

SCONTRINO ISRAELIANO A BERLINOSCONTRINO ISRAELIANO A BERLINO

Quelli che negli anni Settanta Yitzhak Rabin, al primo giro da premier, denigrava come «omuncoli da disprezzare», vengono adesso bollati «i viziati del budino al cioccolato». Perché una nazione che è stata fondata sull’immigrazione non può permettersi di vedere i giovani andarsene. La scelta di venire a vivere in Israele è chiamata in ebraico «ascesa», gli espatriati sono quindi definiti «yordim» (quelli che discendono). Se lo fanno per ragioni economiche, l’atterraggio in Europa viene considerato una caduta. 
 

Da Berlino un anonimo neo-abitante ha voluto aprire gli occhi e le tasche agli ebrei israeliani rimasti dall’altra parte del Mediterraneo pubblicando su Facebook la foto di uno scontrino: la lista comprende 12 prodotti, il totale in euro è evidenziato e sarebbe stato il doppio — stimano i giornali — se la spesa fosse stata effettuata in un supermercato locale.

 

L’emigrato invita alla rivolta o almeno a seguirlo: «Rimanere significa negare ai vostri figli cibo, educazione, appartamenti accettabili. Ormai è un Paese per ricchi». L’agitatore digitale offre anche un simbolo per la rivolta: il budino al cioccolato di cui gli israeliani sono ghiotti e che in Germania costa un quarto. 
 

netanyahu  4netanyahu 4

Le proteste sociali dell’estate di tre anni fa erano state suscitate dal rincaro nel formaggio fresco a fiocchi (popolarissimo nei frigoriferi), la classe media che fatica a pagare l’affitto si era accampata per settimane sotto le jacarande di viale Rotschild a Tel Aviv e il politico che aveva inglobato quel malcontento nel suo programma ha vinto 19 seggi alle elezioni.

 

Adesso è al governo e da ministro delle Finanze attacca «chi è disposto a gettare la patria nella spazzatura per pochi soldi risparmiati»: «E’ estenuante calcolare fino al centesimo ogni acquisto, lo capisco. Ma dobbiamo discuterne e trovare le soluzioni qui».

Yitzhak  Rabin Yitzhak Rabin

 

La scelta della destinazione è inaccettabile per Ben Caspit, firma più importante del quotidiano Maariv : «Il costo della vita è scandaloso. E allora? E’ una ragione sufficiente per scappare e piantare le radici nella terra che si è imbevuta del sangue degli ebrei? Avete deciso di rinunciare a un sogno diventato realtà per riempire il carrello della spesa. Un popolo che ritorna dove è stato macellato ha perso l’autorispetto». 
 

Ben  Caspit Ben Caspit

Eppure il 30% tra gli israeliani (sondaggio di Canale 2) è tentato dall’idea di emigrare e il 54% si dice favorevole o indifferente verso chi se ne va. Scrive Haaretz: «Il governo invece di affrontare i problemi (pochi grandi gruppi controllano un’economia non competitiva) critica gli emigranti. Gli insulti non li faranno tornare».

 

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…