anziana videopoker slot machine

TESTE DI SLOT - GLI ITALIANI SPENDONO, OGNI ANNO, 107 MILIARDI DI EURO PER I GIOCHI D’AZZARDO - PER MANGIARE NE SPENDONO 130 - COME SIAMO ARRIVATI A QUESTO? NEL 1997 FU LA VOLTA DEL SUPERENALOTTO, NEL 1999 ARRIVARONO LE SALE BINGO E CON LA LEGGE FINANZIARIA VARATA NEL 2002 SI RENDEVA POSSIBILE L' INSTALLAZIONE DELLE SLOT MACHINE ALL'INTERNO DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI…

Emilia Urso Anfuso per “Libero quotidiano”

 

In Italia si parla di crisi economica, di come sostenere le famiglie in stato di bisogno, di come rielaborare - in qualche modo - un sistema di welfare a sostegno delle necessità delle fasce più deboli, ma non si parla abbastanza di una consuetudine in atto ormai da anni, consentita per legge e, anzi, in qualche modo imposta proprio dallo Stato italiano: il gioco d' azzardo legalizzato.

 

slot machines

Il 70% della popolazione adulta, che - traducendo questa percentuale in numeri - significa che 30 milioni di italiani, ogni anno, passa un bel po' del proprio tempo nel tentativo di ribaltare la propria esistenza vincendo al Lotto, al Superenalotto, alle slot machine o a uno dei tantissimi "Gratta e vinci" disponibili nelle tabaccherie, nelle ricevitorie ma anche nei distributori automatici, che oltre alle sigarette e ai profilattici, oggi distribuiscono anche sogni a pagamento.

 

Siamo arrivati al punto che per i giochi gli italiani spendono 107 miliardi l' anno, una cifra sempre in crescita, mentre per fare la spesa, per sfamarsi, sborsano appena 130 miliardi.

slot machines

Ma come si è arrivati a tutto questo? Come è stato possibile passare dal gioco d' azzardo illegale alla diffusione del gioco d' azzardo di Stato, con tutte le conseguenze del caso compresa la diffusione a tappeto di una patologia ormai nota ai più, la ludopatia, una patologia che affligge un numero sempre maggiore di italiani, divenuti ormai dipendenti dal gioco d' azzardo reso troppo facilmente accessibile?

 

Per comprenderlo, è necessario fare un passo indietro nel tempo. Fino al 1992 in Italia il gioco d' azzardo era considerato illegale. Chi amava questo tipo di attività ludica, dal poker al Baccarà passando per la roulette e altri tipi di giochi in cui vi è trasferimento di denaro, doveva necessariamente recarsi presso un casinò o, nella peggiore delle ipotesi, far parte di un giro di bische clandestine, luoghi all' interno dei quali sono passati di mano miliardi di lire e la vita di molte famiglie, andate in frantumi per i debiti contratti a causa della dipendenza dal gioco. Nel 1997 gli italiani fecero la conoscenza del Superenalotto.

slot machine

Il successo fu immediato. Frotte di contribuenti, oltre a versare pesanti oboli attraverso tasse e imposte, si affrettavano a versarne un altro, travestito da fortunata opportunità.

 

SCHEDINE PER TUTTI

Il test per lo Stato fu positivo, così il progetto di aprire all' istituzionalizzazione del gioco d'azzardo proseguì. Ecco apparire le prime sale Bingo, era il 1999, ma fu con la legge finanziaria varata nel 2002 che si ebbe la svolta: si rendeva possibile l' installazione delle slot machine all' interno degli esercizi commerciali, cosa che prima d' allora era illegale e sanzionata penalmente.

 

Via libera, quindi, anche all' uso delle slot machine. L' Italia divenne, in breve tempo, una sorta di Las Vegas nazionale, in cui il tintinnare delle monetine diveniva la colonna sonora di una tragedia annunciata, ma non troppo. Non si accennava ancora ai rischi di diventare dipendenti dalle slot machine.

GRATTA E VINCI 3

 

Il pericolo maggiore, però, doveva ancora arrivare, e puntualmente si materializzò con la diffusione dell' uso di Internet. Era il 2011, venne varato il decreto 138 all' interno del quale furono introdotte le norme per la regolamentazione e liberalizzazione del gioco d' azzardo online.

 

DIRITTI E DOVERI

Fortunatamente il decreto non servì solo a liberalizzare il gioco d' azzardo ma pose, anche, una serie di paletti - attraverso la gestione e controllo da parte di Aams (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) - a garanzia dei giocatori italiani, tanto da aver realizzato una "Carta dei servizi" atta a informare i giocatori sui loro diritti e doveri, oltre a comunicare con trasparenza lo svolgimento di tutte le attività di gioco.

GRATTA E VINCI

 

Un esempio su tutti è la piattaforma di giochi online di Lottomatica, che garantisce affidabilità per ciò che riguarda le transazioni economiche e il rispetto di qualunque protocollo di sicurezza. Si può dunque giocare. E con giudizio. Ricordiamoci però che sognare costa: il 4,4% del Pil, 107 miliardi (+5% rispetto al 2017). Altro che il reddito di cittadinanza La gente preferirebbe le monetine per sfidare le slot machines.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…