gadget scudetto napoli

"TI SPARO IN FRONTE, NON HO PAURA DI NESSUNO E NEANCHE DI UCCIDERTI" - ARRESTATI A NAPOLI 4 MEMBRI DI VERTICE DEL CLAN TRONCONE, CHE AVREBBERO COMMESSO UNA SERIE DI ESTORSIONI AI DANNI DI ALCUNI COMMERCIANTI - IL BOSS VITALE TRONCONE, IL FIGLIO GIUSEPPE, IL COGNATO LUIGI E BENITO DIVANO, AVREBBERO CHIESTO E OTTENUTO DA UN AMBULANTE 500 EURO PER CONSENTIRE ALLA MOGLIE DI VENDERE I GADGET (ORIGINALI) DEL CLUB PARTENOPEO DURANTE LA FESTA SCUDETTO - NON SOLO: IL CLAN AVREBBE ANCHE OBBLIGATO L'UOMO AD ACQUISTARE ALCUNE SIGARETTE DI CONTRABBANDO, A PREZZI MAGGIORATI, CHE…

1. PIZZO PAGATO ANCHE DURANTE FESTA SCUDETTO DEL NAPOLI, 4 ARRESTI

festa scudetto napoli 11

(ANSA)  - Quattro persone, ritenute legate a un gruppo criminale del quartiere Fuorigrotta di Napoli, sono state arrestate dai carabinieri in quanto ritenute gli autori di una serie di estorsioni - continuate e aggravate dal metodo mafioso - ai danni di alcuni commercianti della zona costretti a versare il "pizzo" anche durante la festa scudetto.

 

VITALE TRONCONE

L'attività investigativa, svolta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli su coordinamento della Dda di Napoli, ha permesso di acquisire elementi indiziari a carico degli indagati per delle estorsioni pluriaggravate perpetrate a carico di commercianti del quartiere di Napoli-Fuorigrotta.

 

L'indagine, nel suo complesso, attraverso il riscontro delle dichiarazioni rese dalle vittime agli inquirenti, ha permesso di accertare in particolare, le modalità d'imposizione del Tle di contrabbando, ad opera del gruppo criminale a cui gli indagati facevano riferimento, ai danni delle vittime, nonché le analoghe costrizioni di natura economica alle stesse imposte per la vendita della predetta merce; le modalità di violenta costrizione circa la prosecuzione dell'attività di venditore ambulante dei gadget della Ssc Napoli, ad opera sempre dei soggetti in questione, nei confronti delle persone offese; la disponibilità, da parte degli indagati, di armi da fuoco per l'esercizio della relativa attività criminale di natura estorsiva.

 

2. 500 EURO PER VENDERE GADGET NAPOLI: PRESI BOSS, FIGLIO E COGNATO

festa scudetto napoli 10

 (ANSA) - Nel maggio 2023, proprio durante la festa scudetto, avrebbero chiesto e ottenuto da un ambulante 500 euro per consentire alla moglie di vendere i gadget (originali) del Napoli Calcio. E' quanto emerso dall'indagine dei carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Napoli e della DDA che oggi hanno arrestato quattro elementi di vertice della famiglia malavitosa del quartiere Fuorigrotta.

GIUSEPPE TRONCONE

 

Si tratta del boss Vitale Troncone, 55 anni, chiamato "lo zio", del figlio Giuseppe, di 26 anni, di Luigi Troncone, 34 anni, cognato di Vitale, e di Benito Divano, 41 anni. Il gruppo criminale capeggiato da Vitale Troncone fu al centro di una faida con un clan rivale, tempo fa, e padre e figlio, lo scorso giugno, scamparono miracolosamente a un agguato scattato con il chiaro intento di uccidere e durante il quale vennero esploso oltre una decina di colpi tra la folla. Non solo. Minacciando di morte la stessa vittima, il clan Troncone avrebbe imposto per 6-7 mesi quantitativi di sigarette di contrabbando (150/200 stecche) che l'ambulante - venditore di sigarette di contrabbando - non aveva la capacità vendere, facendogliele anche pagare a un prezzo maggiorato, a 24 euro ciascuna.

festa scudetto napoli 5

 

Per un periodo il venditore di sigarette è riuscito a pagare l'imposizione soprattutto grazie ai proventi della vendita dei gadget del Napoli campione d'Italia. Quando ha cercato di far capire però che la situazione sarebbe diventata poi insostenibile Vitale e Luigi Troncone hanno reagito minacciandolo di morte e rispondendo: "qua stiamo noi e comandiamo noi, e ti devi fare quello che diciamo noi".

sigarette di contrabbando 3

 

3. FIGLIO BOSS A VITTIMA RETICENTE, 'TI SPARO UN COLPO IN FRONTE'

 (ANSA) - "Ora ti sparo una botta (un colpo) in fronte, non ho paura di nessuno e neanche di ucciderti". E ancora: "devi dire a tua moglie che non deve intromettersi... non ho paura di uccidervi... per colpa tua mio figlio è armato e sta rischiano di essere arrestato". Non avevano mezze misure Giuseppe e Vitale Troncone, vertici dell'omonima famiglia malavitosa decapitata oggi con quattro arresti notificati dai carabinieri del comando provinciale di Napoli.

 

La vittima è un ambulante del quartiere Fuorigrotta costretto a pagare il pizzo affinché la moglie potesse vendere i gadget della SSC Napoli e anche ad acquistare ingenti quantità di sigarette di contrabbando - a prezzi maggiorati - che non era in grado vendere. Nel settembre 2023, secondo quanto riferito, la vittima sarebbe stata anche minacciata di morte in quanto, in quell'occasione non era riuscito a corrispondere la somma di 500 euro.

 

festa scudetto napoli 6

 A interfacciarsi con l'ambulante, armato di pistola e in sella a uno scooter, in quell'occasione, fu Luigi Troncone (cognato del boss Vitale Troncone): "per colpa tua mi fai arrestare...mi hai fatto venire armato... e ora perchè non mi hai dato tutti i soldi che devi darci, mi ha costretto a scendere anche domani che è domenica". Il giorno dopo, la vittima, per timore di ritorsioni ai danni suoi, della moglie e dei suoi figli piccoli, ha consegnato la parte mancante del denaro richiesto al boss Vitale Troncone, appositamente recatosi per il prelievo. Anche Giuseppe e Vitale Troncone hanno minacciato di morte l'ambulante. Minacce, anche rivolte al figlio della coppia, continuate anche dopo la denuncia alle forze dell'ordine.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…