dolci alla cannabis-4

UNO SBALLO DI TORTA - MANGIARE DOLCI ALLA CANNABIS È PIÙ PERICOLOSO CHE FUMARLA: UNO STUDIO DIMOSTRA COME IN COLORADO, DOVE LA CANNABIS È LEGALE, CI SONO STATI PIÙ CASI DI INTOSSICAZIONE ACUTA, PIÙ DISTURBI PSICHIATRICI E PIÙ PROBLEMI CARDIOVASCOLARI IN CHI FACEVA USO DI PRODOTTI COMMESTIBILI RISPETTO A CHI FUMAVA – LA PERICOLOSITÀ  DIPENDE DAL FATTO CHE...

Giuseppe Remuzzi per il “Corriere della Sera”

 

dolci alla cannabis 9

In Italia sono sempre di più i negozi dove chiunque può acquistare cioccolato, biscotti, dolcetti, gomma da masticare, birra e ogni genere di prodotto a base di cannabis (Magica Italia nel 2018 ne ha censiti 713, in aumento del 75 per cento rispetto al 2017). Ce ne sono ormai dappertutto, sedici solo a Milano e, chissà mai perché, in Veneto e specialmente a Verona e Treviso più che altrove.

 

dolci alla cannabis 8

Un business in continua crescita sostenuto anche dall' idea, penso abbastanza diffusa, che i prodotti commestibili a base di cannabis facciano meno danni che non fumarla o aspirarne i vapori («Cosa volete che faccia un biscottino o qualche caramella...»).

 

Ma è davvero così? No, la cannabis commestibile a parità di concentrazione dei principi attivi - THC e CBD - fa male almeno quanto quella che si fuma e forse anche di più. Come lo sappiamo? Un lavoro appena pubblicato su Annals of Internal Medicine dimostra che in Colorado, dove la cannabis è legale, ci sono stati più casi di intossicazione acuta, più disturbi psichiatrici e più problemi cardiovascolari in chi faceva uso di prodotti commestibili rispetto a chi fumava cannabis.

dolci alla cannabis 6

 

Dipende dal fatto che se uno la fuma o ne aspira i vapori comincia ad avvertirne gli effetti in un paio di minuti, e sopra una certa soglia - che varia molto da un individuo all' altro -c' è un campanello d' allarme (disturbi gastrointestinali, nausea e vomito) e si smette.

 

La cannabis presa per bocca si assorbe invece lentamente ed entrano in gioco diversi fattori, se lo stomaco è pieno o no, ad esempio, e in cosa è sciolta (con il cioccolato l' assorbimento è più rapido che con la gomma da masticare). Tuttavia chi cerca la cannabis lo fa per sentirsi rilassato, spensierato e un po' più «social», con biscotti e cioccolato però all' inizio non prova niente, pensa di non averne assunta e ne cerca dell' altra. Nel frattempo la sostanza si accumula e quando si avvertono i primi disturbi potrebbero già essere quelli di un' intossicazione.

dolci alla cannabis 5

 

Di questo fenomeno se ne sono accorti per primi al pronto soccorso di uno degli ospedali dell' Università del Colorado. I medici hanno notato qualcosa che a prima vista pareva molto strano, quasi paradossale: quei ragazzi (ma anche gli adulti) che arrivavano dopo aver assunto cannabis per bocca sembravano stare peggio di chi la marijuana l' aveva fumata o inalata.

 

dolci alla cannabis 4

A dirla tutta, rispetto a chi la fumava, quelli che avevano mangiato biscotti o dolcetti alla cannabis erano una piccola minoranza - uno su dieci -, ma sembrava che i disturbi più gravi si concentrassero proprio su di loro. A questo punto i medici hanno deciso di analizzare 10.000 pazienti arrivati al pronto soccorso per abuso di alcol e cannabis. Le analisi hanno dimostrato che in 3.000 di loro i disturbi erano riconducibili solo e soltanto alla cannabis.

dolci alla cannabis 7

 

A quel punto è stato facile dimostrare come i problemi psichici e i disturbi al cuore si manifestavano più spesso e con maggior gravità proprio in quei 250 che avevano utilizzato prodotti commestibili. Non solo: gli unici morti di cannabis - perlomeno in Colorado - si sono registrati fra coloro che l' avevano presa per bocca. Si tratta di casi rari d' accordo, ma qualche volta si trattava di morti violente dovute al fatto che chi abusa di questi prodotti può avere sindromi psichiatriche acute, imprevedibili e difficili da controllare.

dolci alla cannabis 2

 

Va detto che nei biscotti o nei dolcetti che si vendono degli Stati Uniti c' è certamente più THC che nella cannabis «light» che si può trovare nei nostri «growshop» dove di THC ce n' è poco (o per niente, e allora venderla per marjuana sarebbe una truffa), ma potrebbe essercene più di quanto non si dichiari o di quanto sia consentito. Certo è che biscotti, caramelle e orsetti gommosi alla cannabis non sono «innocenti» come si vorrebbe far credere e non andrebbero considerati dolci come tutti gli altri.

 

dolci alla cannabis 3

Diciamolo ai ragazzi che una intossicazione può venire anche da prodotti commestibili e anche dopo ore o addirittura giorni di consumo continuato. Si sente dire spessissimo che la cannabis «light» non ha mai fatto male a nessuno, ma che sia «light» o meno dipende anche da quanta se ne assume e in quanto tempo, e comunque per un cervello che non ha ancora raggiunto il suo pieno sviluppo pure piccole dosi possono far male.

Sappiamo ben poco di cosa ci sia davvero in questi prodotti.

dolci alla cannabis 16

 

Lo sapevate per esempio che il THC non è distribuito allo stesso modo in un biscotto o in un pasticcino? Può capitare quindi di assumere tutta quella che c' è con un morso solo (è soltanto una curiosità, ma la dice lunga su quanta poca uniformità ci sia in queste preparazioni).

dolci alla cannabis 15

 

Adesso poi cucinare i cibi più svariati con prodotti che contengono THC sta diventando di moda. Non credo sia una buona idea e può essere molto pericoloso. Qualcuno di sicuro obietterà: «Perché mai a casa sua uno non dovrebbe potersi fare gli spaghetti o prepararsi una pizza e condirli con olio o burro aromatizzati alla cannabis?». Lo può certo fare, e agli adulti non dovrebbe succedere niente di particolare, poi però spiegare ai ragazzi che i dolcetti alla cannabis possono procurare danni diventa più difficile...

dolci alla cannabis 13dolci alla cannabis 12dolci alla cannabis 11dolci alla cannabis 1dolci alla cannabis 10dolci alla cannabis 14

Ultimi Dagoreport

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…