“TRASPORTAVA VALIGIE SPORCHE DI SANGUE” – NEI GUAI ELONA KALESHA, L’EX NUORA DELLA COPPIA DI ALBANESI FATTI A PEZZI E I CUI RESTI SONO STATI RITROVATI A FIRENZE – I VICINI LA INCHIODANO E ANCHE LE INTERCETTAZIONI AVREBBERO INCASTRATO LA DONNA FERMATA DAI CARABINIERI – L’ODORE NAUSEABONDO CHE ARRIVAVA DALLA CASA, I SOSPETTI DELLE FIGLIE DEI CONIUGI UCCISI, IL RISCHIO DI FUGA...
Valentina Errante per “Il Messaggero”
I carabinieri e la procura adesso cercano presunti complici e indagano anche sul ruolo di Taulant, il figlio della coppia di cinquantenni albanesi trovati a pezzi in quattro valigie dieci giorni fa.
Ma intanto, la svolta sul caso di Sheptim e Teuta Pasho, è arrivata ieri mattina: i militari hanno fermato Elona Kalesha, 36 anni, origini albanesi (è nata a Durazzo) e una relazione (nel 2015, anno della scomparsa della coppia) con Taulant.
Secondo il decreto di fermo, che dovrà essere convalidato nelle prossime ore, il rischio che la donna, indagata per omicidio, vilipendio e occultamento di cadaveri, potesse allontanarsi è concreto.
CORPI NELLE VALIGIE A FIRENZE - SHPETIM PASHO E TEUTA
È stata lei l'ultima a vederli e, soprattutto, i vicini dell'appartamento nel quartiere di Novoli, in via Felice Fontana, preso in affitto dai coniugi Pasho alla fine di ottobre 2015, per riabbracciare il figlio che sarebbe uscito dal carcere dopo una detenzione per droga, sostengono di avere visto Elona Kalesha trasportare delle valigie con delle evidenti macchie rapprese, probabilmente di sangue.
La proprietaria dell'immobile, nel 2015, aveva sollecitato un intervento dopo le lamentele di alcuni inquilini, per l'odore nauseabondo che arrivava dalla casa, ma le verifiche non avevano portato a nulla. Il sospetto è che l'omicidio si sia consumato proprio in quella casa. Ieri, davanti alla pm Ornella Galeotti, la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
IL FERMO
Quando i militari hanno bussato alla porta del suo appartamento, Elona Kalesha, titolare di partita Iva che vive facendo le pulizie, era sola in casa. L'appartamento era stato affittato dai coniugi per un breve periodo ma è in quella stessa casa, ora sotto sequestro, che viveva ed è stata arrestata l'indagata.
I militari hanno messo i sigilli anche al garage di un'altra abitazione, in via del Pantano 16, sempre a Firenze, dove la donna all'epoca della scomparsa dei coniugi, conviveva con Taulant Pasho.
È lo stesso garage dove, nel giugno 2016, erano stati sequestrati sei chili di droga. Il ritrovamento delle valigie con i corpi, in un campo sotto la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, dove si trovavano da almeno due anni, ha dato un impulso alle indagini e le intercettazioni avrebbero incastrato la donna. Adesso saranno i rilievi tecnici del Ris a stabilire dove sia avvenuto l'omicidio.
Le figlie dei Pasho, Vittoria e Dorina, hanno sempre sostenuto che fosse stata proprio Elona l'ultima ad aver incontrato i genitori, il primo novembre, e avrebbe anche riferito di un litigio avvenuto tra Sheptim e Teuta.
Subito dopo la scomparsa dei genitori, una delle figlie aveva ricevuto una telefonata: una voce femminile affermava di essere la madre e la rassicurava sostenendo di essersi volontariamente allontanata. Nel 2016 la relazione tra Elona e Taulant si era interrotta: il compagno era fuggito all'estero dopo essere evaso dagli arresti domiciliari ed è attualmente detenuto in Svizzera.