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IL TRIANGOLO DI SOFIYA – GALEOTTO FU IL GELATO: PER L’ASSASSINIO DELLA 43ENNE INTERPRETE UCRAINA SI STRINGE IL CERCHIO INTORNO AL COMPAGNO ED UNICO SOSPETTATO, IL GEOLOGO PASCAL DANIEL ALBANESE – GLI ALTRI DUE AMANTI E QUELLA PAROLA, “BACIONI”, CHE LEI NON AVREBBE MAI USATO

Alberto Beltrame per Il Messaggero

SOFIYA

 

L'ultima tessera inserita nel giallo sulla morte di Sofiya Melnyk, la 43enne interprete ucraina di Cornuda ritrovata cadavere la vigilia di Natale tra i tornanti del Grappa, ad oltre un mese dalla sua scomparsa, è quella di un gelato mangiato assieme al compagno e unico sospettato del delitto, Pascal Daniel Albanese, a Onigo di Pederobba, poco prima di sparire nel nulla.

 

La data cruciale è quella del 15 novembre. Tutto accade in poche ore. I due escono con la Renault Megane della donna. È Pascal a confermarlo ai carabinieri due giorni dopo, quando viene convocato in caserma assieme alle amiche e ai due amanti della 43enne.

 

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Il geologo è venuto su dall'Emilia e ha denunciato la scomparsa di Sofiya. Pascal afferma che avevano deciso di andare a mangiare un gelato, ma indica un bar sbagliato, dalle parti di Cornuda. C'è uno scontrino, emesso alle 17.30, che li colloca alla gelateria di Onigo di Pederobba. E poi l'immagine di una telecamera che riprende l'auto di Sofiya, attorno alle 18.30, diretta verso il Monte Grappa.

 

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Poche ore dopo la bella 43enne, secondo gli investigatori, è già morta. Alle 20.19 dal suo cellulare parte un messaggio. È per l'amato medico, al quale disdice l'appuntamento a cena per la sera stessa: «Devo vedere un'amica che è in crisi. Bacioni». A scriverlo non sarebbe stata lei. «Non avrebbe mai usato quel termine: bacioni» spiegano le amiche agli investigatori.

 

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