boris johnson libro autobiografia unleashed

“QUANDO ERO RICOVERATO TRUMP MI INVIÒ DELLE MEDICINE CHE NON ERANO ANCORA STATE APPROVATE IN GRAN BRETAGNA” – TUTTI I PASSAGGI BOMBASTICI DI “UNLEASHED”, L'AUTOBIOGRAFIA DI BORIS JOHNSON: “LA MINACCIA DI NO DEAL DURANTE LA BREXIT? ERA UN BLUFF. LA REGINA ELISABETTA? È MORTA PER UN CANCRO AL MIDOLLO OSSEO. PUTIN? MI MINACCIO’ CON LA BOMBA ATOMICA PER POI AGGIUNGERE: ‘NON VOGLIO FARTI DEL MALE’” – LA CIMICE LASCIATA IN BAGNO DA NETANYAHU, LE BEVUTE AL TEMPO DEL COVID E…

https://www.repubblica.it/esteri/2024/10/04/news/le_rivelazioni_nelle_memorie_di_boris_johnson_il_bluff_sulla_brexit_il_cancro_della_regina_la_cimice_di_netanyahu_in_b-423535426/

Unleashed l autobiografia di boris johnson

Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per www.repubblica.it

 

Il 10 ottobre arriverà nelle librerie britanniche Unleashed, ovvero le attesissime memorie “senza freni" di Boris Johnson, per cui l’ex primo ministro sarebbe stato ricompensato con un anticipo milionario dall’editore anglosassone. Repubblica ha ottenuto una copia e abbiamo letto in anteprima i diari di Johnson. Ecco dunque le rivelazioni, le paranoie e i passaggi più controversi di Unleashed.

 

La “cimice lasciata in bagno da Netanyahu”

È il 2017 e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu visita Londra e il Foreign Office britannico, di cui allora Johnson è titolare nel governo di Theresa May. “Stavamo discutendo”, ricorda l’ex ministro degli Esteri, “e a un certo punto Bibi chiede di andare in bagno, […] rimane per un po’ in bagno, e, magari sarà stata una coincidenza, ma qualche tempo dopo, durante i rituali controlli al Foreign Office, mi dissero che avevano trovato una cimice nel water…”. […] in quegli stessi anni Israele venne accusato da alcuni membri dell’amministrazione Usa di aver installato intorno alla Casa Bianca dispositivi elettronici […]

boris johnson benjamin netanyahu 8

 

Il cancro della regina Elisabetta

Nonostante il certificato di morte ufficiale parli di “morte naturale” a 96 anni […] Boris Johnson […] racconta “quando andai da lei per dimettermi, due giorni prima che spirasse. Sapevo già da circa un anno che la Queen aveva un tumore al midollo osseo e che i dottori erano molto preoccupati. In quell’ultima occasione con lei, Sua Maestà era pallida e più incurvata del solito”. […]

 

La Brexit e un nuovo referendum europeo

BORIS JOHNSON REGINA ELISABETTA

Boris Johnson ovviamente difende la Brexit - "durante il Covid ha salvato molte vite perché abbiamo avuto i vaccini prima di tutti grazie alle nostre nuove libertà” - anche se ammette che la famigerata ma affascinante promessa di 350 milioni in più alla settimana alla sanità pubblica grazie all’uscita dall’Ue fosse una cifra gonfiata: “In realtà in termini netti si trattava di 175 milioni circa, ma comunque una valanga di soldi!”.

 

L’ex primo ministro conferma i rumours di aver scritto due articoli - uno pro Ue e uno contro - e vedere come suonavano, prima di schierarsi pubblicamente per la Brexit nel 2016, e accusa il suo ex ministro della Difesa Ben Wallace di aver spifferato tutto ai media, “per motivi a me ancora sconosciuti”. Inoltre, racconta di come l’allora primo ministro David Cameron lo minacciò, inutilmente: “Boris, se ti schieri per la Brexit, ti distruggerò, cazzo”.

 

boris johnson benjamin netanyahu 1

Ma soprattutto, Johnson ammette che, durante le estenuanti trattative tra Uk e Ue, nel 2019 la sua minaccia di “no deal”, ossia la brutale e catastrofica uscita di Londra dall’Unione senza alcun accordo commerciale, “era un bluff. Non avrei mai, mai approvato una cosa del genere. Ma dovevamo cambiare la strategia e rompere lo stallo negoziale. Ebbi ragione, perché di lì a poco firmammo un grande accordo commerciale”.

Non contento delle profonde divisioni e lacerazioni nel Paese ereditate dal referendum del 23 giugno 2016, ora Johnson invoca una seconda consultazione su un’altra istituzione del Vecchio Continente, ossia la Corte Europea dei Diritti Umani. Dalla quale candidati alla leadership tory come Robert Jenrick chiedono di uscire immediatamente […]  “Un altro referendum su questo tema credo sia assolutamente sensato”, dice Johnson al Telegraph [...]

BORIS JOHNSON SI VACCINA

 

Lo scandalo Covid

Nessuna scusa da parte dell’ex leader, affondato proprio dal “Partygate”, lo scandalo delle feste e dei party alcolici a Downing Street durante i lockdown anti-Coronavirus. Johnson insiste, nonostante le foto di brindisi che inchiodarono lui e i suoi collaboratori: “Nessuna regola venne infranta in quelle settimane a Number 10, a parte qualche bevuta qua e là di qualche funzionario, ma non le chiamerei certo feste… Io stesso ho celebrato il compleanno più triste della mia vita: non ho festeggiato con nessuno, niente torta, niente balli, non ho nemmeno cantato!”. Johnson sostiene di essere stato vittima di un complotto orchestrato, tra gli altri, dal suo ex capo delle comunicazioni Lee Cain e dal suo geniale ex “rasputin”, Dominic Cummings […]

boris johnson 5

 

Inoltre, come già rivelato in precedenza, Johnson pensò di invadere l’Olanda “per riprenderci i nostri vaccini sequestrati dalla Ue”. E ora si dice anche molto scettico dei lockdown: “Oggi non so dire quale sia stata la loro reale efficacia […] ”.

 

Quando Boris ha rischiato di morire, due volte

Johnson ricorda i suoi tremendi giorni in terapia intensiva in ospedale nell'aprile 2020 ricoverato al St Thomas’ di Londra per alcune gravi complicazioni scatenate dall’infezione da Covid. […] Boris rivela che Donald Trump "inviò a Londra alcuni rappresentanti di grandi case farmaceutiche americane che mi portarono alcuni farmaci anti Covid ancora non approvati dalle autorità sanitarie britanniche” […] l’ex premier rammenta anche il momento in cui rischiò di affogare in Scozia, nell’estate 2020, nella prima vacanza dopo l’esplosione della pandemia da Covid: “Caddi dal kayak e la corrente mi stava portando via, ma per fortuna la sicurezza mi salvò”.

boris johnson a downing street 7

 

Johnson e l’Italia

Boris rivela anche di un’altra morte sfiorata, quella di suo figlio Theo, all’epoca due anni, e della sua ex moglie Marina Wheeler, in una “casa di campagna in Umbria”, probabilmente di proprietà del suo amico di origine russa, Lord Lebedev: “I medici e gli operatori sanitari del pronto soccorso furono straordinari: Theo era violaceo ma riuscirono a salvarlo. Allora, ho avuto la conferma di ciò che ho spesso pensato: la sanità italiana è straordinaria”.

 

joe biden emmanuel macron boris johnson

[…] Per Boris, Gentiloni è “un ex giornalista e affascinante aristocratico dalle buone maniere. Quando c’era lui in stanza ero sempre felice, anche se sulla Brexit era troppo catastrofista…”. Mentre Mogherini era “giovane, competente, socialista, intelligente, profumata… ma anche l’incarnazione di cosa non funzionasse in Ue”. Nessun commento invece su Mario Draghi.

 

Macron e quella battuta della regina su Brigitte

Johnson analizza anche il suo rapporto decisamente conflittuale con il presidente francese Emmanuel Macron: “Non perdeva occasione di voler punire il Regno Unito per la Brexit e per lo stesso motivo favoriva, come ricatto, l’arrivo di migranti dalla Manica”. Ma l’ex primo ministro rammenta anche alcuni gustosi commenti della regina Elisabetta. Quando, durante il G7 del 2021 a Carbis Bay, in Cornovaglia, la sovrana notò l’evidente differenza di età tra Macron e sua moglie Brigitte. Allora Johnson replicò: “Beh, Sua Maestà, lei era la sua insegnante…”. E la Queen: “Ah! Si vede che non hanno studiato la Storia…”.

boris johnson a downing street 6

 

Trump, Putin e Biden

Johnson conferma che il presidente russo, nelle ultime telefonate prima dell’invasione di Mosca in Ucraina il 22 febbraio 2022, lo minacciò con la bomba atomica: “Ma Boris, sai che non voglio farti del male…”.

 

BORIS JOHNSON VLADIMIR PUTIN

[…]  Johnson rivela di aver avvertito più volte Joe Biden “di non abbandonare in quel modo l’Afghanistan”. A proposito del presidente americano, Boris rivela anche di come, in privato, Biden gli abbia confidato che “in realtà le mie origini non sono così irlandesi”, cosa di cui va pubblicamente molto fiero.

[…]

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