sparatoria jacksonville

FLORIDA A MANO ARMATA – UN UOMO ENTRA IN UNA PIZZERIA DI JACKSONVILLE E FA UNA STRAGE DURANTE UN TORNEO DI VIDEOGAME POI SI UCCIDE: 3 MORTI E 11 FERITI – È UNO SCONTRO TRA GANG DI STRADA RIVALI – VIDEO: I 15 COLPI DI ARMA DA FUOCO TRASMESSI IN DIRETTA STREAMING DALLE TV LOCALI

 

Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

 

sparatoria jacksonville 6

Un' altra sparatoria con una strage di ragazzi in America. Stavolta a Jacksonville, nel nord della Florida, quasi al confine con la Georgia. Un uomo estrae una o più armi e spara all' interno di un locale della catena «Chicago Pizza» nel quale sono in corso le eliminatorie di una gara di videogames del torneo «Madden 19».

 

Nelle riprese della diretta streaming della gara, trasmesse dalle televisioni locali, si sentono circa quindici colpi d' arma da fuoco, ma probabilmente sono stati di più perché il primo bollettino della strage è di almeno quattro morti, compreso lo sparatore (che si sarebbe ucciso), e undici feriti.

DAVID KATZ, IL RAGAZZO CHE HA SPARATO

 

Si è detto spesso in passato che i videogiochi che simulano carneficine elettroniche su uno schermo possono spingere menti deboli a traslare i comportamenti violenti nella realtà, ma al momento in cui scriviamo, con la polizia che sta ancora perlustrando il luogo della sparatoria per individuare eventuali complici (ma pare escluso che ce ne siano) e liberare le persone che si sono nascoste durante l' attacco, non vi è ancora alcuna certezza sulla dinamica del massacro e sui suoi motivi.

 

sparatoria jacksonville 1

La pista più accreditata è quella della battaglia tra gang rivali, visto che Jacksonville è una città caldissima su questo fronte e che già due giorni prima, venerdì sera, c' era stata una sparatoria con un morto e due feriti tra bande in guerra tra loro alla fine di una partita di football americano tra due squadre di liceali. Le vittime, tra i 16 e i 19 anni, sono legati a street gang cittadine che da tempo si danno battaglia.

sparatoria jacksonville 3

 

Né si tratta di un problema recente: le partite dei Riners contro la squadra dei Lee erano state già luogo di sparatorie: tre volte nel 2017 e una volta nel 2016. E il sindaco della città, Lenny Curry, aveva messo sotto accusa, per la nuova esplosione di violenza, la cultura delle armi che si va diffondendo. E aveva invitato tutti a una tregua. Non immaginava certo che la domenica sarebbe stata funestata da un vero e proprio massacro.

sparatoria jacksonville 4

 

Una scena sulla quale sono arrivati per primi non i poliziotti, ma i pompieri che erano impegnati in esercitazioni domenicali a pochi isolati di distanza. Allertati dai ragazzi terrorizzati, in fuga, sono accorsi e hanno subito evacuato i feriti.

 

Il luogo della sparatoria, Jacksonville Landing, è un' area di ristoranti e locali sul lungofiume del St Johns River: uno dei posti preferiti per passare il tempo libero, in una calda giornata di sole, in questa turbolenta città della Florida.

ELI CLAYTON, UNA DELLE VITTIMEsparatoria jacksonville 5sparatoria jacksonville 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...