tentato stupro otranto

SCATTA IL LINCIAGGIO IN SPIAGGIA! UN UOMO AFFERRA PER UN BRACCIO UNA 15ENNE E LA TRASCINA IN MARE PER VIOLENTARLA: GLI ALTRI BAGNANTI TENTANO DI LINCIARLO. È ACCADUTO A OTRANTO, IN PUGLIA. LA VITTIMA È STATA DIFESA DALLE DECINE DI PERSONE PRESENTI IN SPIAGGIA, TRA CUI IL FIDANZATO E DIVERSI AMICI. L’UOMO, CHE HA CINQUANT’ANNI E ALTRE DENUNCE PER LO STESSO TIPO DI REATO, È INDAGATO A PIEDE LIBERO...

Francesco Oliva per repubblica.it - Estratti

 

Trascinata in acqua e molestata da un uomo molto più grande di lei davanti a decine di bagnanti. E l’aggressore, identificato subito dopo, ha rischiato il linciaggio da parte dei presenti.

tentato stupro otranto

 

Secondo caso di violenza sessuale in pochi giorni nel Salento dopo la denuncia di uno stupro subito da una 13enne in vacanza con la famiglia in un villaggio di Torre dell’Orso da parte di un animatore di 17 anni.

 

Questa volta la vittima ha 15 anni, mentre il violentatore è molto più grande. Entrambi vivono in paesi dell’entroterra salentino anche se la violenza si è consumata, domenica 14 luglio, nella zona della Baia dei Turchi, a Otranto, in uno dei tratti più suggestivi e popolati di tutta la costa adriatica. Un fascicolo è stato già aperto dalla procura ordinaria e nel registro degli indagati è finito il nome del molestatore, sulla cinquantina d’anni, con l’accusa di violenza sessuale aggravata.

 

 

otranto

Per il momento è indagato a piede libero ma, sulla scorta degli accertamenti affidati agli investigatori, non è escluso che nei suoi confronti possa essere eseguita una misura cautelare già nei prossimi giorni. L’uomo, già denunciato per lo stesso tipo di reati, era stato notato da numerosi bagnanti sul bagnasciuga: andava e veniva di continuo fin quando le sue attenzioni non si sono concentrate su una ragazzina che, in quei momenti, si trovava in compagnia del fidanzato e del fratellino di quest’ultimo.

 

L’uomo, approfittando di un momento di distrazione del compagno della 15enne, si è avvicinato alla minore. L’ha afferrata per un braccio e trascinata in acqua dove si sono consumati gli abusi. Le urla della vittima sono state immediatamente raccolte dai tanti bagnanti che affollavano quel tratto di spiaggia. Il molestatore è stato trascinato sul bagnasciuga dove è stato vittima di un linciaggio. Contro, si sono scagliate più persone, furibonde per l’accaduto.

 

VIOLENZA SESSUALE

In breve, in spiaggia sono arrivate le forze di polizia: carabinieri e finanza, in prima battuta. Fortunatamente la vittima, in stato di shock, non ha dovuto fare ricorso alle cure del personale medico. Il molestatore, invece, è stato caricato su una gazzella per sottrarlo al linciaggio della folla sempre più inferocita. Accompagnato in caserma, è stato identificato e denunciato. Sono stati già avviati gli ascolti dei vari testimoni per ricostruire con precisione quanto accaduto.

 

Come detto, si tratta del secondo caso di violenza sessuale in riva al mare in Salento. Mercoledì 10 luglio, in un villaggio turistico di Torre dell’Orso, una ragazza di soli 13 anni, di origini laziali, ha denunciato in ospedale di essere stata violentata da un animatore di 17 anni, che, nel frattempo, è stato allontanato dalla struttura.

 

(...)

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...