salmen abedi

ALTRE DUE PERSONE SONO STATE ARRESTATE PER L'ATTENTATO DI MANCHESTER, PORTANDO IL TOTALE A 8 FERMI - LA RIVELAZIONE DELL’HOUSE HOMELAND SECURITY USA: “PER L’ATTACCO, USATO LO STESSO ESPLOSIVO TAPT USATO PER LE STRAGI DI PARIGI E BRUXELLES” - LA RETE TERRORISTICA CHE DA TRIPOLI ARRIVA IN GRAN BRETAGNA

SALMAN ABEDISALMAN ABEDI

1 - MANCHESTER: ALTRI DUE ARRESTI, 8 IN TOTALE

(ANSA) - Altre due persone sono state arrestate in connessione con l'attentato di Manchester, portando così il totale a 8 fermi. Lo riferisce il Guardian.

 

2 - MANCHESTER: DEPUTATO USA,USATO STESSO ESPLOSIVO PARIGI

(ANSA-AP) - Nel massacro di Manchester è stato usato l'esplosivo Tapt, lo stesso delle stragi di Parigi e Bruxelles. Lo afferma il deputato statunitense Mike McCaul, che presiede l'House Homeland Security Committee americano. "Non abbiamo a che fare con un lupo solitario, c'è un network di terroristi ispirati dall'Isis".

SALMAN ABEDI ATTENTATORE DI MANCHESTERSALMAN ABEDI ATTENTATORE DI MANCHESTER

 

3 - MANCHESTER-TRIPOLI LA RETE DEL TERRORE

Marco Mensurati per “la Repubblica”

 

Quella bandiera libica piantata nel giardino della casa in mattoncini rossi al 21 di Elsmore Road, la tranquilla via a Sud di Manchester in cui viveva Salman Abedi, l' attentatore suicida di lunedì sera, è molto più di un dettaglio di colore. È qualcosa a metà tra un simbolo e un indizio.

 

attentato di manchester   musulmani in preghieraattentato di manchester musulmani in preghiera

A due giorni dall' esplosione che ha scaraventato l' Inghilterra nel panico, tra le poche certezze degli investigatori della General Police ce ne sono due che appaiono ormai granitiche: 1) Salman, 22 anni, non ha agito da solo, ma era appoggiato da un esteso e ramificato network di terroristi; 2) l' odio che ha squassato l' anima e il cervello di questo ragazzino della periferia inglese viene da molto lontano nel tempo, almeno da metà degli Anni 90, ed è stato conservato, alimentato e trasmesso all' interno della comunità libica di Manchester. Che ieri - dopo l' arresto del papà e dei due fratelli del kamikaze, accusati di essere membri dell' Isis - era letteralmente sotto shock.

attentato di manchester   il ricordo delle vittimeattentato di manchester il ricordo delle vittime

 

Abu Ismail Abedi, il papà di Salman, 51 anni, era stato accolto con il consueto affetto e calore dal microcosmo che ancora oggi ruota attorno alla moschea di Didsbury. Era il 1993 e quell' uomo dalla voce suadente - quasi ipnotico quando leggeva il corano ad alta voce - non era certo il primo perseguitato dal regime di Gheddafi ad arrivare qui, inseguito da un mandato di cattura per reati politici. Trovargli un lavoro come addetto alla sicurezza dell' aeroporto e una casa nella zona di Whalley Range, fu abbastanza semplice. Così come fu semplice per lui entrare a far parte del gruppo di dissidenti affiliati al Lybian islamic fighting group, movimento collegato ad Al Qaeda.

attentato di manchester   il dolore dei parenti delle vittimeattentato di manchester il dolore dei parenti delle vittime

 

È in quell' ambiente che crescono Salman, i suoi due fratelli, Ismail (23) e Hashem (20) e la sorella Jomana (18) che, a Whalley Range, frequentava lo stesso liceo delle due gemelle che nel 2014 decisero di abbandonare gli studi per trasferirsi in Siria.

 

La svolta arriva nel 2011 quando Abu Ismail Abedi lascia i figli a Manchester e torna a Tripoli per unirsi alla primavera libica. Le prime tracce di radicalizzazione di Salman e dei fratelli risalgono ad allora, e si possono leggere attraverso i post sui social network con i racconti delle gesta dei jihadisti, oppure attraverso i discorsi che - dicono gli amici - si facevano di giorno in giorno sempre più strani.

 

attentato di manchester   georgina callanderattentato di manchester georgina callander

Nel 2015 il percorso di Salman sembra compiersi: da un giorno all' altro entra in collisione diretta con l' imam della moschea di Didsbury a causa di un sermone anti Isis, posa in fotografia con la divisa della milizia rivoluzionaria libica del papà, lascia l' università, e cambia frequentazioni. Non più gli amici del quartiere, quelli delle sfide a Battelfield con la Ps4 o delle partite a calcio con la maglia dello United, ma gente più grande, ambigua.

 

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L' elenco su cui sta lavorando la polizia cita nomi di spicco dell' universo jihadista: Abd Al-Baset Azzouz, 48 anni, esperto di esplosivi ma soprattutto carismatico reclutatore per conto dell' Isis; Abdalraouf Abdallah condannato a 9 anni di carcere per proselitismo, sarebbe lui il punto di contatto del jihadismo inglese con la cellula belga, quella di Mohamed Abrini, quello degli attacchi di Parigi e Bruxelles; Raphael Hostey, aka Abu Qaqa Al-Britani, rapper e graphic designer, nonché efficacissimo reclutatore di giovani sbandati per l' Isis, ucciso da un drone, a maggio, durante un blitz in Iraq. Sarebbero stati loro a guidare i fratelli Abedi verso quella che ora dopo ora si configura sempre di più come una vera e propria cellula.

 

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Per conto di quella cellula, Salman e i fratelli cominciano ad andare sempre più spesso in Libia e da lì più volte raggiungono la Siria, dove vengono addestrati. L' ultimo viaggio, tre settimane fa. Ad aprile partono Salman e Hashem. Tornerà solo Salman, pochi giorni prima dell' attentato. Lunedì pomeriggio, secondo la ricostruzione, il ragazzo è a Londra, dove incontra qualcuno che con ogni probabilità gli consegna lo zainetto esplosivo. Con il treno torna a Manchester, dove intorno alle 19 va in un appartamento del centro (perquisito ieri in mattinata), poi in metropolitana raggiunge l' Arena.

 

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«Non credo che mio figlio c' entri niente con questa storia. Uccidere gli innocenti non fa parte della cultura della nostra famiglia», dichiarava Abu Ismail ieri sera poco prima di essere arrestato a Tripoli dove oggi lavora per la Central Security Force. Le manette sono scattate più o meno contemporaneamente anche per Hashem, sempre a Tripoli.

 

Prima dell' attentato, di cui ha ammesso di essere stato messo a conoscenza, aveva ricevuto 4.500 dinari dal fratello (quasi 3000 euro) insieme al quale aveva da poco giurato fedeltà all' Isis. Arrestati tre Abedi, con il quarto morto suicida, gli investigatori sono convinti che la minaccia sia tutt' altro esaurita. Nessuno degli arrestati (in tutto sono otto, sei a Manchester e due in Libia) sarebbe infatti l' artificiere. E finché c' è in giro qualcuno in grado di produrre bombe del genere, l' allerta resta di massimo grado in tutto il Paese.

 

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