conte simone avogadro di vigliano

HO UN VACCINO IN SERBO PER VOI – CI MANCAVA LA GITA A BELGRADO PER IMMUNIZZARSI. IL CONTE SIMONE AVOGADRO DI VIGLIANO, IMPRENDITORE, RACCONTA LA SUA ESPERIENZA: “SI PUÒ ANCHE SCEGLIERE IL VACCINO” (ORMAI SIAMO AL SIERO À LA CARTE) - SUL SITO DELL’AMBASCIATA ITALIANA LE INFORMAZIONI PER CHI È INTERESSATO. LA SERBIA NE STA FACENDO UN’OPERAZIONE (ANCHE) DI IMMAGINE…

Stefano Landi per corriere.it

 

 

coronavirus vaccino

Il turismo del vaccino. Andata e ritorno con l’immunità. Un bel colpo, visti i ritmi da queste parti. È un altro fronte della campagna vaccinale. Una nicchia, legale come altre, certo non comoda, ma comunque efficace. Il conte Simone Avogadro di Vigliano, 57 anni l’altro ieri, imprenditore, è andato a vaccinarsi in Serbia. Si può fare, dato che a Belgrado e dintorni, a differenza di quanto avviene in Italia, dove i vaccini vanno centellinati col contagocce viste le consegne, invitano gli stranieri a vaccinarsi. Sul sito dell’ambasciata italiana viene tutto spiegato nei dettagli, per chi fosse interessato alla trasferta: dall’11 gennaio anche i cittadini dall’estero, con o senza permesso di soggiorno, possono compilare l’application sul portale. Unica complicazione è che è tutto in lingua serba. L’ulteriore vantaggio è che si può scegliere anche il vaccino in un’ampia gamma, che oltre a Pfizer, Astrazeneca e Moderna offre pure il vaccino cinese e lo Sputnik russo.

 

Vaccino covid

La storia di Avogadro di Vigliano ha origini più antiche e significati più commerciali. «Lavoro e vivo in giro per il mondo con l’azienda di famiglia e ho anche un ufficio in Serbia. Abito tra Milano e Singapore, dove tra l’altro mi avevano proposto la vaccinazione. Ma causa Covid non riesco a rientrare in Asia da Natale», racconta. Avendo 57 anni, in Italia, nell’ipotesi più fortunata, sarebbe finito nelle agende di giugno. Però a febbraio i suoi partner balcanici gli raccontano della possibilità di fare il vaccino all’estero. La Serbia, dopo Israele, è uno dei Paesi partiti più forte nella campagna vaccinale. Solo che Israele ha schiacciato sull’acceleratore delle somministrazioni per mettere in sicurezza la sua popolazione. La Serbia ne sta facendo un’operazione (anche) di immagine. Una sorta di attrazione: vieni, volendo visiti il Paese e nel frattempo ti facciamo pure il vaccino Covid.

conte Simone Avogadro di Vigliano

 

 

Motivo per cui chiunque dall’Italia, al netto dei costi di viaggio, potrebbe mettersi in macchina con una prenotazione nel taschino. «Per me invece si è mossa la Camera di commercio locale — continua Avogadro di Vigliano —. Dopo aver vaccinato rapidamente anziani e fragili, hanno incoraggiato le somministrazioni agli imprenditori e in generale alle categorie produttive per favorire la ripresa dell’economia». Dal portale si può scegliere il vaccino: vale anche la risposta multipla. In patria abbonda quello cinese, che è stato somministrato al 70 per cento della popolazione. «Io ho scelto Pfizer e in 48 ore ho avuto l’appuntamento in un ospedale di Belgrado. Per la prima dose, a inizio marzo, sono rimasto qualche giorno per motivi di lavoro. Ho unito l’utile al dilettevole. Per la seconda, sono andato e tornato dopo qualche ora». In valigia il certificato di vaccinazione. Scritto in tre lingue e con un Qr code che, aperto dal telefonino, vale come primo prototipo di passaporto vaccinale. «L’ho spedito alla mia Ats di Milano per farlo registrare e non essere chiamato in futuro. Ora posso tornare a viaggiare. Anche in Cina, risparmiandomi quel genere di quarantene che impongono loro».

20:44 belgrado

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...