VENDETE TUTTO, MA NON “REPUBBLICA” – COME DAGO-DIXIT, JOHN ELKANN NON HA INTENZIONE DI CEDERE IL QUOTIDIANO DI LARGO FOCHETTI, PROPRIO ORA CHE È IMPEGNATO NELLA BATTAGLIA CONTRO GIORGIA MELONI. JAKI È PREOCCUPATO (E INFASTIDITO) PER IL CLIMA IN REDAZIONE, MA MOLINARI RIMANE AL SUO POSTO – “IL FATTO” SPERNACCHIA “SAMBUCA”: “PER FARE CARRIERA NEI MEDIA IL PRIMO SKILL È L’AUTOCENSURA. EDITORI COME ELKANN NON DEVONO NEMMENO CHIEDERE: LA ‘GINNASTICA DI OBBEDIENZA’ È INCORPORATA…”
1. MOLINARI, UN DIRETTORE DIMEZZATO! LA REDAZIONE DI "REPUBBLICA" APPROVA UNA MOZIONE DI SFIDUCIA AL DIRETTORE MAURIZIO MOLINARI: I SÌ SONO STATI IL 64% – IL CASO È SCOPPIATO PER LA DECISIONE DI MOLINARI DI SOSTITUIRE L’ARTICOLO DI APERTURA DEL SUPPLEMENTO “AFFARI & FINANZA”, DEDICATO AI RAPPORTI D’AFFARI TRA ITALIA E FRANCIA, COMPRESI QUELLI DI STELLANTIS, L’AZIENDA DI JOHN ELKANN, EDITORE DEL QUOTIDIANO – JOHN ELKANN NON CI PENSA PROPRIO A RIMUOVERE MOLINARI NE’ A VENDERE “REPUBBLICA”, VISTO LO SCONTRO IN CORSO CON PALAZZO CHIGI...
https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/molinari-direttore-dimezzato-redazione-390931.htm
2. ELKANN: NON VENDIAMO REPUBBLICA E STAMPA, DOPO AVER VENDUTO LE TESTATE LOCALI
Estratto da www.professionereporter.eu
LE DICHIARAZIONI DI JOHN ELKANN SUL GIORNALISMO INDIPENDENTE - DA REPUBBLICA
A quanto pare il Gruppo Gedi di John Elkann non vuole vendere anche la Repubblica e La Stampa, dopo tutte le vendite di 12 testate locali e de L’Espresso. Vuole puntare sui giornali nazionali perché qui meglio si sviluppa la strategia digitale. E’ questa la risposta indiretta alla redazione de la Repubblica, che ha sfiduciato il Direttore Maurizio Molinari e ha criticato la strategia dell’Azienda, basata anche sulle dismissioni.
[… Il luogo di queste spiegazioni è la lettera dell’amministratore delegato di Exor, John Elkann, agli azionisti (Exor è titolare di Gedi): “Da quando Exor è diventato azionista di maggioranza nel 2020, il focus della media company si è spostato verso il digitale, una soluzione più adatta per le sue testate nazionali. Di conseguenza, quasi tutti i giornali locali sono stati venduti, ultimo tra questi Il Secolo XIX”.
Elkann spiega poi quali saranno le prossime mosse: “Oggi, la strategia in ambito news di Gedi è centrata su La Repubblica e La Stampa […], la cui significativa presenza cartacea è completata da un’offerta digitale in crescita. Continuiamo a credere nell’importanza di un giornalismo affidabile e di qualità, specialmente in un mondo in cui a volte è difficile fidarsi di ciò che leggiamo. Questo è fondamentale mentre formiamo le nostre opinioni e, per questa ragione, non dobbiamo mai perdere un giornalismo indipendente, che resti fedele all’identità e ai valori dei giornali e dei lettori a cui si rivolge, e non agli interessi di chi li possiede”. […]
3. JAKI CREDE NEI GIORNALI LIBERI, GEDI UN PO’ MENO
Estratto dal “Fatto quotidiano”
L ITALIA IN VENDITA - PRIMA PAGINA REPUBBLICA 20 GENNAIO 2024
[…] Le alate, liberali parole di John Elkann nella sua annuale lettera agli azionisti di Exor scaldano il cuore di chi crede nel ruolo democratico della libera stampa. Uno di questi è Maurizio Molinari, che Elkann ha nominato direttore di Repubblica al posto di Carlo Verdelli il 23 aprile 2020 quando Exor ha conquistato Gedi.
Molinari ci crede talmente tanto che nello scorso weekend ha mandato al macero 100 mila copie già stampate dall’inserto Affari&Finanza per sostituire qualche frase timidamente critica dell’invasione di aziende francesi in Italia. Mossa che gli è costata la sfiducia del 64% dei suoi giornalisti e un giorno di sciopero delle firme. Ma per fare carriera nei media il primo skill è l’autocensura. Editori come Elkann non devono nemmeno chiedere: la “gin nastica di obbedienza ” è incorporata.
john elkann scia a st moritz foto chi lapo elkann con maurizio molinari a venezia foto chi