twitter porno

COSA ACCADREBBE SE TWITTER VIETASSE IL PORNO? - È IL SOCIAL NETWORK CHE SI È DIMOSTRATO MENO OSTILE AI CONTENUTI HARD, OSPITANDO MIGLIAIA DI PROFILI DI PORNOATTORI CHE SPONSORIZZANO LE LORO TROMBATE CON FACILITÀ - SE L’ARIA DOVESSE CAMBIARE? GLI ATTORI MOLLEREBBERO LA PIATTAFORMA E CON LORO ANCHE GLI UTENTI PORCELLINI CHE SI...

Da "www.ilpost.it"

 

porno su twitter 4

Twitter, rispetto ad altri social media, ha sempre avuto politiche più permissive sui contenuti espliciti e pornografici: quelli che a volte vengono chiamati “Not safe for work” (Nsfw), che sarebbe meglio non vedere al lavoro. Questo ha reso Twitter un posto molto importante per l’industria pornografica e, più in generale, per la diffusione e la normalizzazione di culture e pratiche sessuali meno note. Ci sono però molte preoccupazioni per le persone che lavorano all’interno di questo settore che le cose possano cambiare, con conseguenze significative da diversi punti di vista.

 

porno su twitter 8

Negli ultimi anni, il passaggio dell’industria pornografica dai mercati tradizionali alla rete, l’aumento della concorrenza e il numero sempre minore di clienti paganti, ha portato molti attori, attrici, performer, lavoratori e lavoratrici del sesso e produttori a sfruttare i social network non solo per la promozione di sé o dei propri contenuti ma anche per trovare canali alternativi di fruizione.

 

porno su twitter 3

Questo ha favorito, tra l’altro, l’espansione di un mercato indipendente e più sicuro, senza pagamenti di commissioni elevate a manager o a parti terze. Secondo molte e molti, poi, la possibilità di raggiungere – attraverso piattaforme molto popolari – un pubblico più ampio ha contribuito a mettere al centro della discussione questioni come quelle dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso.

 

porno su twitter 12

Come racconta in un lungo articolo Mashable, da circa cinque anni Twitter è la piattaforma di social media più importante per il mondo del porno o quella che, perlomeno, si è dimostrata meno ostile: sia al porno che alle discussioni e alle raffigurazioni che hanno a che fare con il sesso e la sessualità in generale. E questo a differenza di Facebook, di Instagram e anche di Snapchat, applicazione basata su comunicazioni temporanee e proprio per questo fin da subito utilizzata per inviare immagini a contenuto sessuale.

 

porno su twitter 5

La maggior parte di queste piattaforme, dicono esperti del settore, ma anche educatori ed educatrici sessuali, applicano le loro regole in maniera eccessivamente zelante censurando contenuti o persone anche quando «giocano secondo le regole»: «Ogni anno, assistiamo a sempre maggiori discriminazioni nei confronti delle lavoratrici del sesso su tutte le principali piattaforme di social media», ha spiegato a Mashable Tony Rios, presidente della società di produzione AVN che lavora nel settore dell’intrattenimento per adulti. Nel 2018, inoltre, Tumblr, popolare piattaforma di microblog, aveva cambiato le proprie regole e rimosso tutti i contenuti pornografici e “per adulti”.

 

porno su twitter 1

Twitter, invece, ha lavorato in un’altra direzione: ha aumentato le misure di protezione contro abusi e spam, ma senza che questo (almeno in teoria) portasse a problemi sistematici per account porno conformi alle norme di utilizzo e diventando dunque, per il settore, una specie di spazio di libertà. Proprio per questo motivo, spiega Mashable, ogni volta che Twitter dice o fa qualcosa di vagamente correlato a contenuti o a discorsi di natura sessuale, «nel settore nascono panico e sospetto».

 

porno su twitter 14

Nel settembre del 2019, ad esempio, su Twitter numerosi account di sex workers erano stati limitati o bloccati, nonostante non avessero violato le condizioni d’uso del social network. Agli utenti coinvolti erano arrivati degli avvisi nei quali si richiedeva la conferma di non essere dei bot (quindi degli account automatici) e la verifica del numero di telefono per ottenere nuovamente l’accesso e la piena operatività dell’account. In quell’occasione, un portavoce della società aveva assicurato che non era in atto alcuna modifica di fondo nelle regole del social e che i profili in questione potevano essere stati sospettati di essere degli spam-bot. Ma intorno all’episodio erano già cresciuti dibattiti e timori sul possibile divieto del porno anche su Twitter.

 

porno su twitter 7

Alla fine del 2019, poi, Twitter aveva annunciato che avrebbe aggiornato la sua policy per bannare contenuti in cui apparivano condotte sessuali violente. Da molti la limitazione era stata interpretata con preoccupazione perché poteva essere applicata anche a immagini o a contenuti di pratiche sessuali alternative, ma comunque consensuali.

 

Questa regola, così come le altre attualmente in vigore su Twitter, è poi secondo alcuni troppo vaga e di conseguenza applicabile in modo arbitrario. Ci sono infine molte preoccupazioni rispetto al tema dello “shadow ban”, azione di moderazione che consente di nascondere un determinato utente da una comunità online, oppure di rendere invisibili ad altri utenti i contenuti da lui pubblicati.

 

porno su twitter 15

Twitter nega di usare questa pratica ma diverse persone che lavorano nel settore del porno sostengono il contrario e dicono che lo “shadow ban” venga applicato soprattutto agli account che diffondono contenuti per adulti. In generale sostengono che, nonostante le norme sui contenuti sensibili di Twitter nascano da obiettivi comprensibili e condivisibili, queste stesse limitazioni possano creare un precedente per future censure o divieti più arbitrari e insidiosi.

 

Se questo accadesse, moltissimi utenti e professionisti che pubblicano contenuti “not safe for work” potrebbero decidere di trasferirsi su nuove piattaforme per adulti e più di nicchia, sostituendo parzialmente o completamente Twitter. Ma nessuno di questi nuovi strumenti, dice Mashable, potrebbe sostituire davvero Twitter. La maggior parte dei consumatori potrebbe poi non volere degli account su piattaforme “dedicate”.

porno su twitter 11

 

Se uno spazio di così vasta portata e socialmente accettabile qual è Twitter dovesse iniziare a eliminare sistematicamente o a limitare i contenuti o gli account per adulti, questo non avrebbe conseguenze solo sul mondo del porno. Mike Stabile, della Free Speech Coalition – associazione statunitense dell’industria della pornografia e dell’intrattenimento per adulti che lavora contro la censura – sostiene che l’industria porno ha sempre funzionato come un apripista: per affrontare questioni più estese che hanno a che fare con la sessualità, i diritti delle persone LGBTQ o la normalizzazione di alcune pratiche. Tra il reprimere il porno e dichiarare come oscene tutta una serie di altre questioni non ci sarebbe insomma un grande salto.

 

porno su twitter 6

Per ora, tutto questo sembra essere solo un timore. Twitter ha sempre reso esplicito il proprio impegno per la libertà di parola e per ora non sembra avere alcun interesse a rinunciarvi. Nell’ultimo rapporto sulla trasparenza, in cui espone le proprie priorità, i propri valori e le proprie principali preoccupazioni, l’azienda ha messo in primo piano questioni come l’abuso, l’incitamento all’odio e il terrorismo. Ma non ha fatto alcun riferimento ai contenuti per adulti.

porno su twitter 9porno su twitter 10il twitter delle milftwitter piattaforma perfetta per il pornole milf di twitterporno su twitter 13

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATI CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…