venezuela- la tumba 256

1. VIAGGIO NELLE VISCERE DI “LA TUMBA”, LA PRIGIONE VENEZUELANA CHE STA CINQUE PIANI SOTTOTERRA DOVE I DETENUTI, ANCHE MINORENNI, SUBISCONO OGNI TIPO DI TORTURA (VIDEO) 2. NON CI SONO FINESTRE, NÉ ARIA FRESCA, IL RUMORE DEI VAGONI METROPOLITANI CHE SFRECCIANO LÌ ACCANTO È INTOLLERABILE. LE CELLE SONO MINUSCOLE E NON HANNO IL BAGNO

Mariana Atencio per “Fusion”

 

VIDEO “LA TUMBA”

 

 

venezuela  la tumba 256venezuela la tumba 256

La paura dell’opposizione venezuelana è palpabile nella piazza di fronte al nuovo quartier generale dell’intelligence, il “Servicio Bolivariano de Inteligencia Nacional” (SEBIN), dove sta la più nota e blindata prigione sotterranea, sorta al posto della stazione metropolitana.

 

venezuela  la tumba ivenezuela la tumba i

Le guardie monitorano la zona in superficie di quella che tutti, agenti di governo compresi, chiamano "La Tumba". Non ci sono finestre, né aria fresca, il rumore dei vagoni metropolitani che sfrecciano lì accanto è intollerabile. Le celle sono minuscole e non hanno il bagno. Per fare i bisogni, i detenuti devono avere un permesso speciale e l’attesa può durare ore.

 

Due volte a settimana Yamile Saleh emerge in lacrime dalle viscere, dopo aver fatto visita al figlio ventiseienne Lorent, in cella a cinque piani sottoterra: «Sono terrorizzata per ciò che può accadergli. Praticamente è sepolto vivo, in attesa di morire. Lo danneggiano psicologicamente e temo che non si possa recuperare. Continuo a dirgli che l’obbedienza civile, che il combattere per il Venezuela, questo paese non se lo merita».

venezuela  la tumba 131027 620x330venezuela la tumba 131027 620x330

 

venezuela  la tumba x600venezuela la tumba x600

Lorent ha già tentato il suicidio là sotto. E’ uno studente attivista, nel 2013 è stato visto parlare in Colombia ad un evento legato a una organizzazione neo-nazi, lo hanno rimpatriato e condannato per cospirazione. A niente è valsa la sua difesa: non conosceva la natura di quel gruppo.

 

I detenuti de “La Tumba” spesso soffrono di vomito, diarrea, febbre e allucinazioni, ma vengono negate loro le cure mediche. Camere e microfoni sono dappertutto, per analizzare ogni parola e pensieri dei prigionieri. Dalle violente proteste in strada che l’anno scorso hanno lasciato a terra 43 persone, il governo ha optato per il polso duro contro gli oppositori, trattandoli in modo crudele e disumano. L’ufficio dei diritti umani dell’ONU ha scoperto che 3.300 persone, inclusi minori, sono stati incarcerati solo tra febbraio e giugno 2014. Almeno 150 sono morti a seguito di torture. Si hanno notizie di pestaggio, elettrochoc, bruciature, asfissia, stupro e minacce sessuali.

studenti in piazza a caracasstudenti in piazza a caracas

 

Gerardo Guerrero è stato prelevato dalla polizia dal presidio “Occupy” di Caracas e ci ha passato sei mesi lì sotto. Ne è uscito pieno di segni, gli occhi gialli, la pelle bianca. E lui è scuro di carnagione. Non ha mai visto il sole in quel periodo. Trasferito a “El Helicoide”, le torture sono continuate. Lo hanno colpito alle gambe con assi di legno duro, finché non si sono rotte. Lo hanno appeso per 12 ore.

 

proteste a caracasproteste a caracas

Marco Coello, 19 anni, è stato arrestato durante una manifestazione, accusato di cospirazione e detenuto per sette mesi. Ottanta persone hanno testimoniato per la sua innocenza. E’ stato legato, picchiato con gli estintori e minacciato con una pistola per costringerlo a firmare una confessione. Lo hanno cosparso di benzina e hanno minacciato di dargli fuoco. Ora il ragazzo è sotto trattamento psichiatrico.

 

el helicoideel helicoide

A febbraio la Guardia Nazionale ha sparato al quattordicenne Kluiver Roa. A inizio 2015 il Ministro della Difesa venezuelano ha passato una risoluzione che permette l’uso di armi mortali durante le manifestazioni, senza fare differenze fra i pacifici e i facinorosi.

 

la sebin in azionela sebin in azione

Il pilota González, detenuto a “El Helicoide” per dieci mesi, con l’accusa di aver organizzato una protesta, si è impiccato in cella. Era stato denunciato da un vicino, che sospettava la sua vicinanza al movimento studentesco che si oppone al governo. Questi segreti gruppi di spie civili si fanno chiamare "patriotas cooperantes", patrioti cooperanti.

 

Maria Magalis è stata arrestata per aver postato un tweet contro il governo, che di lei sapeva tutto: indirizzo IP, provider di internet, provenienza del segnale wifi. Come mai? La SEBIN si era piazzata a casa del vicino. Insieme a lei, sono state arrestate altre otto persone, per aver twittato messaggi di critica al governo. Per porre fine a tutto questo è partita la campagna #SOSVENEZUELA.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE - NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…