“MANTERREMO L’OBBLIGO DI MASCHERINA ANCHE IN ESTATE” - VINCENZO DE LUCA CONTINUA A FARE DI TESTA SUA E SI RIBELLA ALLO STOP ALL’UTILIZZO DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ALL’APERTO: “A VOLTE SI DETERMINANO I MECCANISMI IMITATIVI, SE SI DECIDE CHE È FACOLTATIVO TOGLIERE O METTERE LA MASCHERINA, ALLA FINE CI SARANNO SOPRATTUTTO RAGAZZI CHE SARANNO IMBARAZZATI A CAMMINARE CON LA MASCHERINA QUANDO LA GRAN PARTE DEI LORO COLLEGHI NON LO FA. E' UNO DEI MOTIVI PER I QUALI CREDO CHE MANTERREMO L'OBBLIGO DI USARE LA MASCHERINA ANCHE IN ESTATE…”
Mascherina sì o mascherina no? Il dilemma non se lo pone il governatore Vincenzo De Luca in Campania dove "manterremo l'obbligo all'esterno anche in estate".
Lo ha annunciato durante una diretta Facebook e poi ha aggiunto: "A volte si determinano i meccanismi imitativi, se si decide che è facoltativo togliere o mettere la mascherina, alla fine ci saranno soprattutto ragazzi che saranno imbarazzati a camminare con la mascherina quando la gran parte dei loro colleghi non lo fa. E' uno dei motivi per i quali credo che manterremo l'obbligo di usare la mascherina anche in estate".
Ricordando che da lunedì la Regione sarà in zona bianca, il presidente ha invitato tutti i campani a vaccinarsi "perché tutta questa allegria che abbiamo per le riaperture, tutta questa ricreazione rischia di essere interrotta fra fine settembre e inizio ottobre".
Secondo De Luca non ci troveremo di fronte all'emergenza dell'autunno scorso, ma il rischio di nuovi contagi c'è. E i motivi sono vari: "Perché il 15-20% degli italiani non si è vaccinato per propria scelta, perché avremo l'apertura dell'anno scolastico con tutti gli studenti in presenza e per la presenza di varianti Covid".
De Luca, poi, ha voluto essere chiaro sui vaccini agli adolescenti: "Il problema che mantiene aperto la Regione Campania è il problema che riguarda la vaccinazione per la fascia d'età 12-17 anni, rispetto alla quale non ci muoveremo se non avremo garanzie e certezze assolute e non questo chiacchiericcio confuso che abbiamo ancora oggi".
E ancora: "Nella nota che ha mandato la Regione Campania al Ministero della Salute abbiamo parlato con estrema chiarezza: non è più tollerabile il livello di confusione che esiste quando si parla di Covid in Italia".