lanzalone raggi

VIRGINIA RAGGI E’ DI NUOVO INDAGATA! QUESTA VOLTA È ACCUSATA DI FALSA TESTIMONIANZA: NEL MIRINO, LE DICHIARAZIONI RESE DURANTE UN'UDIENZA DEL PROCESSO SUL GIRO DI CORRUZIONE LEGATO ALLA REALIZZAZIONE DEL NUOVO STADIO DELLA ROMA, NEL QUALE SONO IMPUTATI, TRA GLI ALTRI, L'IMPRENDITORE LUCA PARNASI, L'EX CONSULENTE DEL CAMPIDOGLIO, LUCA LANZALONE, E L'EX PRESIDENTE DELL'ASSEMBLEA CAPITOLINA, MARCELLO DE VITO - LA DEPOSIZIONE DELL'EX SINDACA RISALE AL 7 MAGGIO 2021 E IN QUELL’OCCASIONE DISSE…

VIRGINIA RAGGI

Da “il Messaggero”

 

Una nuova inchiesta travolge la ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, già assolta dall'accusa di falso in atto pubblico in relazione alla promozione del fratello di Raffaele Marra, all'epoca suo fedelissimo.

 

Questa volta è accusata di falsa testimonianza: nel mirino, le dichiarazioni rese durante un'udienza del processo sul giro di corruzione legato alla realizzazione del Nuovo stadio della Roma, nel quale sono imputati, tra gli altri, l'imprenditore Luca Parnasi e i suoi collaboratori, ma anche l'ex consulente del Campidoglio, Luca Lanzalone, e l'ex presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito.

 

luca lanzalone virginia raggi foto lapresse 1

La deposizione dell'ex sindaca risale al 7 maggio 2021: Raggi ha ricostruito il periodo in cui, tra il 2016 e il 2017, si passò dal progetto varato dal Campidoglio a guida Ignazio Marino a quello approvato della sua giunta. Ha ripercorso le tappe del programma, inizialmente osteggiato dal M5S e poi portato avanti fino all'arresto di Parnasi, nel giugno 2018. A suo dire, la revoca poteva essere rischiosa: «Non si poteva procedere con la revoca della delibera perché i pareri dell'Avvocatura ci dicevano che avremmo assunto degli obblighi risarcitori».

 

marcello de vito aderisce a forza italia

E, soprattutto: «Circolò nel Movimento un parere del giudice Imposimato» per cui «noi potevamo revocare la delibera di Marino». Un parere che, a dire della Raggi, non sarebbe stato seguito, perché «non è immaginabile tornare indietro rispetto a una decisione che ha determinato degli effetti». In realtà, nella denuncia contro la Raggi viene specificato che il parere pro-veritate di Ferdinando Imposimato diceva di annullare la delibera, non di revocarla. Per il Comune l'annullamento a differenza della revoca non avrebbe comportato subito esborsi per il Comune.

LUCA PARNASI

 

L'iscrizione della Raggi è un atto dovuto, conseguente alla denuncia sporta nei suoi confronti. Ora gli inquirenti dovranno stabilire se, effettivamente, abbia mentito. «A parte l'elezione di domicilio non sappiamo altro. Si parlerebbe di un esposto-querela dell'ex consigliera comunale M5S Grancio, che in passato ha fatto altre denunce contro l'ex sindaca, tutte archiviate», commenta l'avvocato Alessandro Mancori, difensore dell'ex sindaca.

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