quarantena lockdown

IL VIRUS HA LE SUE RAGIONI, CHE LE REGIONI NON CONOSCONO – I GOVERNATORI TORNANO ALLA CARICA PER TOGLIERE ALCUNE RESTRIZIONI E SI APPELLANO AL CSM: TRA LE RICHIESTE C’È LA L’ELIMINAZIONE O LA RIDUZIONE DELLA QUARANTENA PER I VACCINATI CON TERZA DOSE POSITIVI – IL CTS PER ORA TIENE DURO ANCHE SUL BOLLETTINO: PER ORA RESTA QUOTIDIANO E CONRINUERÀ A CONTEGGIARE GLI ASINTOMATICI…

ASINTOMATICO

1 - REGIONI,ALZARE CAPIENZA TRASPORTI A 80% ANCHE IN ARANCIONE

(ANSA) - Alzare all'80% la capienza nei mezzi del trasporto pubblico locale anche in zona arancione, invece dell'attuale 50%.

 

E' questa la proposta delle Regioni, che chiedono al Governo di avanzare una richiesta al Cts affinché esprima il proprio parere su questa ipotesi. Secondo i governatori, "con le scuole in presenza e il minor utilizzo dello smart working rispetto allo scorso anno, non si è in grado di portare studenti e lavoratori a scuola e sul posto di lavoro, vista l'attuale percentuale del 50%".

 

assembramenti sugli autobus 5

2 - COVID:REGIONI,RIVEDERE SISTEMA QUARANTENE E ORDINANZE SCUOLE

(ANSA) – Rivedere le regole su quarantene, Green pass, tamponi e competenze su ordinanze sulla sospensione delle attività in presenza nelle scuole. Sono alcune delle proposte che le Regioni, sulla spinta dei vari presidenti, potrebbero chiedere al Governo.

 

Tra le richieste c'è l'eliminazione della quarantena, prevedendo solo auto-sorveglianza per quelle persone positive al Covid ma asintomatiche che hanno fatto la dose booster o, in alternativa, in questi casi imporre una quarantena di soli cinque giorni. L'ipotesi è anche togliere l'obbligo del test al termine dei cinque giorni di auto-sorveglianza, per coloro che hanno avuto un contatto stretto con un positivo.

FEDRIGA 17

 

Tra le proposte c'è anche quella di evitare di sospendere il Green pass ai positivi asintomatici con dose booster. Un altro dei temi sul tavolo, che dovrebbero essere discusso in Conferenza delle Regioni, c'è anche quello di rivedere i criteri e le competenze sulla sospensione delle attività didattiche nelle scuole.

 

3 - IL BOLLETTINO RESTA INVARIATO IL CTS: ASINTOMATICI DA CONTARE

Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”

 

tamponi

Roma Non è il momento di cambiare. Il parere del Comitato tecnico scientifico è che il bollettino che misura la diffusione del Covid debba restare invariato, nei contenuti e nella cadenza quotidiana. Continuare a conteggiare anche gli asintomatici tra i positivi «è indispensabile per monitorare l'andamento della pandemia e identificare le varianti». Sulla distinzione tra ricoverati con Covid e ricoverati per Covid, invece, ci sarebbe uno spiraglio.

 

Ma il ministero della Salute riferisce che è in corso «solo un dibattito preliminare». E infatti, in funzione degli indicatori abituali sul numero di positivi e ricoverati, ieri il ministro Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza che da lunedì fa passare la Valle d'Aosta in arancione e la Campania in giallo. Il parere del Cts riproduce quasi alla lettera l'indicazione dell'Istituto superiore di sanità.

silvio brusaferro gianni rezza

 

Ai presidenti di Regione, che insistono per la modifica dei conteggi dai quali dipendono le restrizioni da applicare, tocca ripiegare. E confidare sul lento rallentamento della curva. Imboccato, come segnalano i 186.253 positivi di ieri, solo 1.600 in più del giorno prima. Tuttavia è stato anche il giorno del triste record di vittime della quarta ondata: 360, 115 nella sola Lombardia.

 

Il monitoraggio settimanale, illustrato dal presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, e dal direttore Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, testimonia la crescita esponenziale di casi per effetto della variante Omicron che ormai prevale: è nell'81% dei casi sequenziati. L'Italia è classificata dall'Europa in rosso scuro, si trova cioè in una «situazione epidemica acuta».

 

LA TERZA DOSE DEL VACCINO ANTI-COVID

In tutte le regioni, eccetto l'Alto Adige, aumenta l'incidenza, che ora sfiora i 2.000 positivi ogni centomila abitanti. Sale «significativamente» l'indice Rt che ora è a 1,56, ma in Campania e Lombardia è sopra il 2. Tredici regioni sono a «rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile».

 

il grafico sulle terapie intensive di roberto speranza

Il contagio è in crescita in tutte le fasce d'età ma soprattutto tra i più giovani. Infatti la media dei positivi scende a 37 anni. I ricoveri tra i bambini sono limitati ma in aumento. Sicuramente positivo il dato sulla campagna vaccinale: un milione e mezzo in più le somministrazioni nell'ultima settimana, con le terze dosi a far da traino. Ma sono triplicate (126 mila) le prime dosi destinate agli over 50, ora sottoposti all'obbligo.

Questa categoria conta però ancora due milioni di non vaccinati.

 

terapia intensiva covid 1

Particolare preoccupazione desta l'aumento di ricoveri in generale. «È necessario - è scritto nel report dell'Iss - invertire rapidamente la tendenza per evitare condizioni di estremo sovraccarico dei servizi sanitari già oggi fortemente impegnati». Il tasso di occupazione è al 17,5% nelle terapie intensive, e al 27,1% negli altri reparti. In entrambi i casi si osserva, in confronto alla settimana precedente, un «costante e continuo aumento», rispettivamente del 20 e del 32%.

 

matteo bassetti a controcorrente 2

Il tema dei posti letto occupati da malati di Covid, insieme con il calcolo degli asintomatici, è da giorni al centro del dibattito. La pressante richiesta di una revisione, da parte dei governatori, si poggia su indicazioni di alcuni esperti, come Matteo Bassetti, infettivologo del San Martino di Genova, che anche ieri è tornato a sostenere la sua tesi. Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, che ieri ha dovuto riaprire l'ospedale Covid in Fiera, a Milano, ritiene «fondamentale» scorporare i ricoverati in ospedale per il Covid e i ricoverati per altre ragioni ma positivi al virus. Di tutt' altro avviso però è la società italiana di statistica, che invece difende il bollettino «prezioso per monitorare l'epidemia». Fa decisamente muro, poi, il presidente dell'Ordine dei medici, Filippo Anelli: «No a operazione di maquillage: comunque li si conteggi, i degenti in aumento sovraccaricano gli ospedali».

tamponi drive in a milano

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