lapidazione califfato

IL CALIFFATO DELL’ISIS NON SI PREOCCUPA SOLO DI TERRORIZZARCI CON I VIDEO DELLE DECAPITAZIONI, MA REGOLA IN MODO PRECISO E STRINGENTE LA VITA DEI SUOI SUDDITI – I DIVIETI SONO TANTI E ABBRACCIANO LO SCIBILE. NON SI POSSONO USARE GLI ESPLOSIVI PER PESCARE, LE DONNE SOTTO I 50 ANNI NON POSSONO QUASI MUOVERSI DAL PAESE DI RESIDENZA E DEVONO MOSTRARE SOLO L’OCCHIO SINISTRO. SONO VIETATI I PRODOTTI DELLA APPLE – MA C’È ANCHE IL WELFARE. IL COSTO DEI PARTI IN OSPEDALE È CALMIERATO E C’È LA SCUOLA DELL’OBBLIGO

 

 

Maurizio Molinari per "La Stampa"

 

pietre per la lapidazione a mosulpietre per la lapidazione a mosul

Cavi elettrici riparati, affitti calmierati, marciapiedi verniciati, norme per proteggere la pesca, partorire negli ospedali ma anche sul bando di prodotti Apple, le punizioni feroci, la vendita di protesi, un solo occhio “mostrabile dalle donne” e il diktat ai cristiani: ad un anno dalla proclamazione il Califfato di Abu Bakr al-Baghdadi si distingue non solo per l’efferato terrore imposto ai circa 12 milioni di sudditi che popolano almeno 250 mila kmq da Aleppo alla periferia di Baghdad ma anche per l’impegno logistico ed amministrativo teso a migliorare le strutture pubbliche, cercando di cementare il consenso per il potere assoluto. Regolando in maniera capillare ogni aspetto della vita quotidiana.

 

lapidazione di fornicatori a mosullapidazione di fornicatori a mosul

Ecco alcuni esempi, frutto di testimonianze e documenti locali raccolti dal ricercatore britannico Aymenn Jawad Al-Tamimi, che descrivono come il Califfo gestisce il proprio territorio.


L’amministrazione medica del Wilayat (Provincia) al-Kheir, l’ex siriana Deir az-Zor, ha stabilito i costi da sostenere per far nascere i bambini in ospedale: 80 dollari per il parto cesareo e 55 per quello naturale con la possibilità di tenere, in entrambi i casi, i bebè ricoverati nelle 12 ore seguenti alla nascita.

 

lapidato da isis per aver fatto sesso prima del matrimoniolapidato da isis per aver fatto sesso prima del matrimonio

L’intento nel Wilayat dell’Eufrate è «garantire l’abbondanza di pesci» e dunque vengono vietati lungo i fiumi «l’uso della corrente elettrica, di materiali esplosivi e di tossine chimiche» perché «uccidono troppi pesci e rischiano di avvelenare ciò che altri mangeranno». È inoltre vietato «pescare durante la riproduzione dei pesci» perché «distruggere le uova significa nuocere alla futura abbondanza di pesce».

 

Nel Nord della Siria il Califfato assicura ai residenti del Wilayat di Raqqa il ripristino dell’elettricità, la realizzazione di impianti fognari «nel sottosuolo» e la verniciatura dei marciapiedi «per migliorare la vita dei residenti».

 

Tutte le farmacie del Califfato devono far avere alle amministrazioni locali i titoli di studio dei farmacisti e non possono imporre alla clientela «aumenti di prezzo superiori al 20 per cento dell’etichetta».

 

isis in marciaisis in marcia

Nella maggiore città del Califfato in Siria le scuole dell’obbligo durano 9 anni, divise in 5 di elementari e 4 di superiori. Dopo avviene la «selezione per college e atenei». Gli insegnanti devono aver seguito «un corso preparatorio di 10 mesi» che include «60 giorni di lezioni sulla Sharia» e la firma di un documento finale di «pentimento» per quanto fatto in passato contravvenendo alle norme dell’Islam.

 

Il comitato per l’«Insegnamento del Nobile Corano» prevede che ogni insegnante frequenti un corso a due livelli, memorizzando prima «5 parti» e poi «3 parti» dimostrando una «corretta recitazione del testo». Per frequentare bisogna avere fra 18 e 40 anni, senza assentarsi «se non quando la Sharia prevede».

 

Nella provincia di Raqqa gli uffici di collocamento offrono lavoro a chi è «qualificato» in «Scienze della Sharia», contabilità, computer, amministrazione d’affari, educazione scientifica ed umanistica, preparazione di insegnanti. Inoltre, il «Centro Hisbah» della polizia islamica cerca veterinari, guardie, ispettori sanitari, macellai, boia «per tagliare le gole» e «addetti alle pulizie».

ISIS - DECAPITAZIONE DI UOMINI ACCUSATI DI OMOSESSUALITAISIS - DECAPITAZIONE DI UOMINI ACCUSATI DI OMOSESSUALITA

 

Le donne sotto i 50 anni non possono uscire dai confini di Raqqa senza permessi e documenti di transito emessi dalla polizia islamica, gli è «proibito» recarsi «nelle terre degli infedeli eccetto assolute urgenze mediche». Le donne anziane non sono obbligate ad indossare l’hijab. Le donne possono salire e scendere dagli autobus solo nei garage delle apposite fermate.

 

La fatwa numero 40 del Califfato prevede che «mogli, figlie e donne dei credenti devono indossare all’esterno abiti che non le facciano riconoscere o violentare». Per questo «le donne devono coprire i loro volti sin da sopra la testa, mostrando solo l’occhio sinistro».

 

ISIS - DECAPITAZIONE DI UOMINI ACCUSATI DI OMOSESSUALITA    ISIS - DECAPITAZIONE DI UOMINI ACCUSATI DI OMOSESSUALITA

Il Wilayat della provincia di Aleppo prevede che «chi ha subito torti e danni, personali o nelle proprietà, da soldati o dirigenti dello Stato Islamico» può sottomettere dei «reclami» per ottenere «risarcimenti». Di conseguenza a «soldati e dirigenti» viene chiesto di «fare attenzione ad evitare oppressione e aggressione nei confronti dei cittadini» perché «vi saranno conseguenze anche nella vita futura».

 

ISIS - DECAPITAZIONE DI UOMINI ACCUSATI DI OMOSESSUALITA   ISIS - DECAPITAZIONE DI UOMINI ACCUSATI DI OMOSESSUALITA

Emesso a Mosul dal Wilayat di Ninawa, offre ai «fedeli del Nazareno» tre scelte: «Convertirsi all’Islam, accettare il patto di sottomissione pagando la tassa annuale “jizya” o “se rifiutano andranno incontro alla spada». Si tratta di una disposizione del Califfo «a tutte le province, le sotto province ed i comitati locali» perché «nell’interesse pubblico di proteggere le anime dei credenti» e «combattere i crociati» viene decretato il «bando di ogni dispositivo elettronico con il gps» a cominciare da «telefoni, tablet e computer di Apple» capaci di «creare gravi rischi a tutti».

 

donne schiave isisdonne schiave isis

Per chi viola le norme della Shiaria le punizioni sono le più feroci. La blasfemia è punita con la morte e se l’insulto è nei confronti del Profeta «neanche il pentimento può salvare». L’adulterio è punito con la lapidazione, l’omosessualità con la morte «sia dell’attivo sia del passivo», il furto con l’amputazione della mano, bere il vino con 80 frustate, uccidere e rubare con la morte per crocifissione e «diffondere paura» con l’«espulsione dal territorio».

 

Nella provincia di Ninawa, in Iraq, camion e furgoncini hanno il divieto di dare passaggi a soldati o esponenti del Califfato. È una misura tesa ad evitare che diventino obiettivi dei droni.

 

donne siriane lasciano i territori dell isis e si spogliano dei burqa neri  8donne siriane lasciano i territori dell isis e si spogliano dei burqa neri 8

Nel Wilayat dell’Anbar in Iraq, il Califfato stabilisce un tetto massimo di 84 dollari al mese per gli affitti di case, circa un terzo del valore precedente perché «tocca ad Allah occuparsi delle cose materiali» mentre i mujaheddin devono combattere.

 

Vendere prodotti con etichette falsificate è «proibito dal legislatore Maometto» perché si tratta di «un inganno»: «chi vende deve spiegare con cura di dettagli produzione e provenienza». 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…