sim vodafone

SIM SALA BIM – OCCHIO ALLE VECCHIE SCHEDE LASCIATE A MARCIRE IN UN CASSETTO: STANNO RISUSCITANDO! - MOLTI CLIENTI VODAFONE NELLE SCORSE SETTIMANE SI SONO VISTI ARRIVARE FATTURE E ADDEBITI PER VECCHIE SIM CREDUTE MORTE O PERSE - SECONDO LA SOCIETÀ SI TRATTA DI SCHEDE SU ABBONAMENTO CHE PRIMA ERANO PAGABILI SOLO A CONSUMO, SENZA COSTI FISSI E CHE ORA…

 

 

 

Alessandro Longo per www.repubblica.it

 

sim vofafone 2

Avevamo dimenticato una sim in un cassetto, per anni, da usare con un tablet o una chiavetta, quindi solo per navigare. Pensavamo fosse finita lì, ma avevamo torto: abbandonata, la sim adesso si vendica. E comincia a fatturare: 5 euro al mese. Anche se non la usiamo più. È quanto vissuto a un numero imprecisato di utenti Vodafone, che nelle scorse settimane hanno riversato le proteste sui forum dell'operatore.

 

Uno ha scritto a Repubblica: "Mi è arrivata una fattura e un addebito su carta per una sim dimenticata, creduta morta. Nessun avviso da parte dell'operatore. Solo a fatica sono riuscito a disdire la sim ed evitare nuovi addebiti", scrive F.B. Sulla vicenda, a quanto risulta, già indaga Agcom (Autorità garante delle comunicazioni).

 

Sim Vodafone abbandonate, rincari da 5 euro al mese

vecchie sim card 3

A quanto riferiscono da Vodafone, si tratta di sim dati su abbonamento che prima erano pagabili solo a consumo, senza costi fissi; da luglio 2019 cominciano ad avere un costo fisso minimo di 5 euro al mese, a fronte di una modifica unilaterale delle condizioni contrattuali. Vodafone assicura di avere avvisato gli utenti come richiesto dalle leggi (30 giorni prima le modifiche contrattuali), tramite i contatti associati a quella sim: posta cartacea, e-mail e altri legati a quell'utente.

vecchie sim 2

 

Nel caso dell'utente che ha inviato la segnalazione, l'avviso sarebbe stato inserito in fattura a marzo, a fronte del primo addebito registrato circa sei mesi dopo, a settembre. Secondo quanto ricostruito la modifica delle condizioni contrattuali sarebbe avvenuta a luglio e i primi rincari sarebbero scattati dalla prima fattura successiva 14 luglio, assicurando comunque agli utenti il diritto di recesso dall'abbonamento.

vecchie sim

 

Sim dati, le comunicazioni ai clienti sugli addebiti

Fatto sta che il meccanismo non deve essere stato abbastanza efficace o trasparente se un certo numero di utenti, tra cui alcuni anche esperti, riferisce di non aver visto nessun avviso. Gli utenti si lamentano anche della difficoltà della disdetta, per quella sim ormai inutile: "Ho scoperto che bisogna chiamare il call center e fare richiesta.

 

sim vodafone

Poi loro ti provano a richiamare per conferma, perché devono registrare la telefonata. Ma se perdi quella telefonata, la richiesta si annulla. Nel mio caso è andata così. Ma se considerate che, ormai, quando chiamano i call center si evita di rispondere per non essere tempestati...", scrive sempre F.B. a Repubblica.

 

Una stagione di trucchi per compensare il calo delle tariffe standard

Insomma, dato che le sim erano inutilizzate da molti anni forse sarebbe stato logico presumere, da parte dell'operatore, che gli utenti non fossero interessati a usarle. E nessuno ci sta a pagare 5 euro al mese per qualcosa di cui non ha bisogno.

 

vecchie sim card 2

Certo, l'operatore ha diritto a non subire il costo di gestione di sim che non portano introiti. Allora, se non era possibile disdirle in automatico (come avviene per le prepagate in caso di non utilizzo prolungato), Vodafone avrebbe potuto usare maggiore tatto per evitare di addebitare a utenti certo non interessati a quel servizio. Per esempio: tenere il canone minimo della sim a livello tale da coprire i costi di gestione; assicurarsi di avvisare gli utenti con la massima efficacia possibile e nella stessa comunicazione indicare come disdire quella sim. Disdetta che può essere fatta non solo via call center ma anche via pec a disdette@vodafone.pec.it e raccomandata cartacea.

 

vecchie sim 4vecchie sim 3

Tutto questo a patto che l'operatore volesse fare davvero tutto il possibile per evitare addebiti non voluti, ovviamente. E parare il sospetto di voler fare cassa, in un periodo in cui - per compensare i prezzi standard molto bassi raggiunti dalla telefonia mobile italiana a causa dell'iper concorrenza - gli operatori continuano a inventare stratagemmi per aumentare i costi per l'utente. Dalle ricariche beffa, al modem proprietario, ai servizi attivati di default sul contratto, come raccontano le cronache degli ultimi mesi: tutte pratiche poi punite da Agcom e Antitrust a colpi di sanzioni.

 

vecchie sim cardvecchie sim 1

Anche su questa nuova vicenda Agcom ora vuole vederci chiaro e potrebbe avviare l'ennesimo procedimento sanzionatorio. La sensazione è che la telefonia italiana sia finita in un circolo vizioso fatto di prezzi troppo bassi, pratiche poco trasparenti e punitive, e sanzioni. Con ricadute di sistema che rischiano di penalizzare investimenti, innovazione (proprio ora che gli operatori devono costruire il 5G) e occupazione. Secondo recenti stime, a rischio nel settore ci sono 20mila posti di lavoro, perlopiù nei call center.

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO

milan gerry cardinale zlatan ibrahimovic marcella verini giorgio furlani pierdonato vercellone donato

DAGOREPORT – ALTA TENSIONE AL MILAN TRA IL SENIOR ADVISOR IBRAHIMOVIC E L’AD FURLANI. LA SOCIETA’ E’ SPACCATA IN DUE FAZIONI: DA UNA PARTE CARDINALE, IBRA E LA POTENTISSIMA COMUNICATRICE DI RED BIRD E ELLIOTT MARCELLA VERINI, DALL’ALTRA FURLANI E IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE DEL CLUB PIERDONATO VERCELLONE. LE DUE ANIME SI RIMBALZANO LA RESPONSABILITA’ DEL MANCATO INGAGGIO IN ESTATE DI ANTONIO CONTE – FURLANI GODE DELLA FIDUCIA DI PAUL SINGER, CHE CON ELLIOTT È DI FATTO IL PADRONE OMBRA DEL MILAN. È PROBABILE CHE IN ESTATE QUALCUNO SALTERÀ, SE NON TUTTI…

maurizio gasparri simona agnes

FLASH! - MAI DIRE RAI: PER IL FORZISTA MAURIZIO GASPARRI, MEMBRO DELLA COMMISSIONE VIGILANZA, SIMONA AGNES NON ESISTE, FDI SE NE FOTTE E SONO INIZIATE LE PRESSIONI SU GIANNI LETTA PER CONVINCERE LA SUA PROTETTA, SIMONA AGNES, PLURI BOCCIATA PER LA PRESIDENZA DEL CDA RAI, A DIMETTERSI LIBERANDO COSI' UN POSTO A UN NOME CHE POSSA OTTENERE I VOTI ANCHE DELL'OPPOSIZIONE... – LA REPLICA DI GASPARRI A DAGOSPIA: “OVVIAMENTE LA NOTIZIA CHE AVETE PUBBLICATO SU ME E SULLA AGNES È L’ESATTO CONTRARIO DELLA VERITÀ”

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT - LA "SPECIAL RELATIONSHIP" DI GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP ERA SOLO NELLA TESTOLINA BIONDA DELLA DUCETTA: QUANDO SI TRATTA DI COLPIRE L'EUROPA, IL TYCOON NON FA DISTINZIONI (LE TARIFFE AL 25% COLPIRANNO ANCHE L'ITALIA, MENTRE IL REGNO UNITO SARÀ ESENTATO) E LA PRESUNTA AMICIZIA CON LA "MERAVIGLIOSA LEADER" ITALIANA VA A RAMENGO - L'HANNO CAPITO ANCHE A DESTRA: BASTA SBIRCIARE IL TITOLONE DI PRIMA PAGINA DEL "GIORNALE" DI OGGI ("TRUMP, I PRIMI DUBBI DELLA LEGA") E ASCOLTARE LE PAROLE DEL MINISTRO URSO (FRATELLI D'ITALIA): "L'AMERICA PUNTA A DIVIDERE GLI ALLEATI EUROPEI" - LA "THATCHER DELLA GARBATELLA" E' INSOFFERENTE PER L'ATTIVISMO DI MACRON E STARMER MA I DUE SONO LEADER DI PAESI "PESANTI", CON ARMI NUCLEARI - PRIMA O POI L'UNDERDOG DOVRÀ ACCORGERSI CHE BACIARE LA PANTOFOLA DI "KING TRUMP" NON È STATA UNA BUONA IDEA...