LO ZIO SAM HA ABBANDONATO IL MEDIO ORIENTE E ORA È COSTRETTO A TORNARE “BOOTS ON THE GROUND” – JOE BIDEN VISITERÀ ISRAELE DOMANI: IL PRESIDENTE USA, INSIEME AL SEGRETARIO DI STATO BLINKEN, IMPEGNATO IN UN TOUR DIPLOMATICO, VUOLE PLACARE LA SETE DI VENDETTA DI NETANYAHU. E INTANTO MANDA 2MILA SOLDATI – WASHINGTON NON VUOLE CHE LA GUERRA FACCIA DERAGLIARE IL PIANO DI NORMALIZZAZIONE DEI RAPPORTI TRA ISRAELE E RIAD, IN CUI INSERIRE (TARDIVAMENTE) IL PIANO PER UNO STATO PALESTINESE…
BLINKEN, BIDEN SARÀ IN ISRAELE MERCOLEDÌ
(ANSA) - Il presidente Joe Biden visiterà Israele mercoledì. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, al termine dell'incontro a Gerusalemme con il premier israeliano Benjamin Netanyahu durato sette ore e mezzo.
Biden visita Israele in un "momento critico", spiega Blinken. Il presidente Usa parlerà dell'assistenza "umanitaria per assicurarsi che lavoriamo tutti insieme e per assicurarci che gli aiuti non vadano a Hamas ma ai civili", ha aggiunto il portavoce del Consiglio alla Sicurezza nazionale americano John Kirby. Gli Stati Uniti e Israele, ha annunciato Blinken, svilupperanno un piano per "consentire agli aiuti umanitari da paesi donatori e organizzazioni multilaterali di raggiungere i civili a Gaza, inclusa la possibilità di creare aree" sicure
antony blinken e benjamin netanyahu a tel aviv
BLINKEN, 'BIDEN RIAFFERMERÀ IL SOSTEGNO USA A ISRAELE'
(ANSA) - Il presidente americano Joe Biden con la sua visita in Israele riaffermerà l'impegno Usa al Paese ebraico e invierà un messaggio chiaro ad altri gruppi, ovvero 'non attaccate'. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, sottolineando che Biden riceverà anche un briefing sugli obiettivi e sulla strategia di guerra di Israele.
GAZA: BIDEN SENTE PREMIER IRAQ SU GUERRA E SITUAZIONE UMANITARIA
(ANSA) - Prevenire l'allargamento del conflitto di Gaza e affrontare il peggioramento della crisi umanitaria nella Striscia. Questi i temi affrontati dal presidente americano Joe Biden con il premier iracheno Mohammed Shia Al-Sudani nel corso di una conversazione telefonica, durante la quale i due leader hanno messo in evidenza l'importanza della partnership bilaterale fra i loro due paesi e si sono impegnati a un regolare coordinamento.
MOHAMMED BIN SALMAN - JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU
GAZA: BIDEN PARLA CON SISI, STRETTO COORDINAMENTO SU CONFLITTO
(ANSA) - Il presidente americano Joe Biden e quello egiziano Abdel Fattah Al-Sisi hanno parlato degli "sforzi in atto per alleviare il peggioramento della crisi umanitaria a Gaza". Lo comunica la Casa Bianca, sottolineando che Biden ha condannato l'attacco terroristico di Hamas e ribadito che il gruppo islamista non rappresenta il diritto dei palestinesi alla dignità. "I due leader si sono detti d'accordo nel continuare con il loro stretto coordinamento per prevenire che il conflitto si ampli e per assicurare che l'assistenza umanitaria raggiunge chi ne ha bisogno.
ISRAELE: NYT, VISITA BIDEN RITARDERÀ OPERAZIONE DI TERRA A GAZA
(ANSA) - Il New York Times afferma che la visita di domani del presidente americano Joe Biden in Israele ritarderà l'operazione di terra pianificata dallo Stato ebraico nella Striscia di Gaza di almeno 24 ore. Israele continua a prepararsi per operazioni militari "potenziate" a Gaza rispondendo al tempo stesso ai "tentativi di infiltrazione" di Hezbollah dal Libano, secondo il portavoce militare israeliano Jonathan Conricus.
Parlando stamattina in conferenza stampa, l'ufficiale delle Forze di difesa israeliane (Idf) ha detto che i tempi delle mosse di Israele su Gaza dipenderanno da "molte variabili", compreso il movimento dei civili all'interno dell'enclave a cui è stato ordinato di evacuare. Alla domanda se la visita di Biden domani in Israele ritarderà le operazioni militari rafforzate in vista di un'invasione di terra, Conricus ha detto: "Dovremo vedere". Il portavoce delle Idf ha affermato che c'è un "significativo svantaggio" dal punto di vista strategico nell'annunciare le intenzioni dello Stato ebraico a Gaza, ma ha sottolineato che Israele è preoccupata per la sicurezza dei civili. "Non è nostro compito uccidere o ferire in altro modo civili non combattenti", ha detto Conricus.
PIANO BIDEN
Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”
ILLUSTRAZIONE SU BENJAMIN NETANYAHU E MOHAMMED BIN SALMAN
[…] La visita di Biden segnerebbe il picco di quello che appare un ritorno degli Usa nella regione dopo due anni scanditi da quello che alcuni osservatori hanno definitivo un «disimpegno» che ha offerto varchi alla Cina. Quando il 10 marzo Pechino ha annunciato che sotto la sua regia Teheran e Riad avevano deciso di ristabilire le relazioni, per Washington è stato un colpo all'immagine di potenza «egemonica».
L'attentato di Hamas ha riportato gli Usa al centro della scena mediorientale.
Il problema americano è misurare il successo della "diplomazia dello shuttle" in cui si è cimentato Blinken che è partito per la regione l'11 ottobre e tornerà solo oggi a Washington.
Ha incontrato i leader di Arabia Saudita, Emirati Arabi, Anp, Giordania, Bahrein, Egitto e Israele nel tentativo di rendere chiare le priorità: evitare che il conflitto si allarghi; proteggere i civili a Gaza; aiutare gli ostaggi e garantire l'uscita dal valico di Rafah dei 600 americani che sono nella Striscia. Sono temi sui quali c'è stata sintonia con gli interlocutori, ma è il punto di osservazione dei vari dossier a variare e quindi ad aver complicato la missione di Blinken.
Mohammed Bin Salman ha chiesto a Blinken che Israele «rimuova l'assedio a Gaza» subito. Per gli Usa l'escalation è legata a un ruolo dei gruppi terroristici finanziati dall'Iran; per gli Stati arabi a innescare l'escalation potrebbe essere la durezza della rappresaglia israeliana. È un equilibrismo su cui sia Blinken sia Biden provano a muoversi. […]
[…] Sabato l'accordo sembrava raggiunto e gli Usa, con un eccesso di ottimismo, l'avevano praticamente annunciato. Ma nulla era accaduto. Sono segnali che indirettamente confermano quanto domenica ha rivelato la Fox News, ovvero che la Casa Bianca ha chiesto a Israele di ritardare le operazioni di terra sin quando potranno uscire i civili. Ieri Netanyahu ha condiviso i piani di azione con Blinken.
Washington non vuole nemmeno che la guerra faccia deragliare per sempre il piano di normalizzazione dei rapporti fra Gerusalemme e Riad su cui gli Usa hanno investito da tempo, sin dall'Amministrazione Trump in verità. I sauditi lo vorrebbero congelare, gli Usa ritengono che solo dentro un'architettura simile il Medio Oriente possa ritrovare stabilità. E dentro questa architettura Blinken ha ripetuto che serve uno Stato palestinese. Gli Usa di Biden su questo non cambiano posizione, ma sono questioni che riconoscono fonti diplomatiche sono «ad oggi secondarie».
Mentre Blinken cerca sponde negli arabi, la macchina militare Usa si accende a sostegno di Israele. Il Pentagono invierà duemila soldati, non avranno ruoli di combattimento: sono consiglieri e medici. Verranno prelevati dalle basi in Medio Oriente e in Europa. Nell'area sta arrivando il gruppo navale della USS Eisenhower a dare manforte alla USS Ford il cui dispiegamento è stato prolungato.
Sono in allerta unità dei Marines […] di stanza in Kuwait e l'Air Force nella base di Al Dhafra negli Emirati Arabi. […]
il video di mia shem, una delle ragazze ostaggio di hamas 1BENJAMIN NETANYAHU JOE BIDEN