CURARSI È UNO SBALLO! – PER USCIRE DALLA PANDEMIA E DAGLI EFFETTI DEL LONG COVID E DEL LOCKDOWN, NON CI RESTA CHE LA DROGA – L’HA CAPITO PETER THIEL, IL “PRINCIPE DELLE TENEBRE” DELLA SILICON VALLEY, CHE INVECE CHE BUTTARSI SUL METAVERSO PUNTA TUTTO SULLE SOSTANZE PSICHEDELICHE IMPIEGATE COME FARMACI – CHI LE HA PROVATE GIURA: LSD, ECSTASY, FUNGHI SONO MEGLIO DI QUALSIASI ANTIDEPRESSIVO…
Barbara Carfagna per "il Sole 24 Ore"
Se Mark Zuckerberg ci vuole far evadere nel Metaverso e Richard Branson su Marte, Peter Thiel (fondatore di Paypal) per il post pandemia punta tutto sugli psichedelici. La possibilità che il Long Covid si trasformi in un disordine da stress emotivo cronico che può portare a sofferenze gravi a livello planetario richiama una serie di preoccupazioni per la salute mentale generale, accelerando ricerche già in atto; in particolare quelle sulle sostanze psichedeliche impiegate come farmaci, da somministrare sotto controllo medico.
Parliamo di Mdma (ecstasy), Lsd, psilocibina (funghi allucinogeni); classificate come droghe d'abuso entrano ora nella possibilità di diventare sostanze terapeutiche che saranno pronte nel post pandemia, che si profila ancora lontano. Queste molecole stanno tornando alla ribalta correlate a esperienze digitali, mistiche, realtà virtuali per la loro capacità di aumentare la capacità di connessione tra individui.
L'abbinamento con le potenzialità terapeutiche spinge gli investimenti, crea gruppi di discussione al World Economic Forum arrivando a diventare uno dei rami più ricco di applicazioni presso la Fda, l'agenzia del farmaco americana. Si parla di investimenti nell'ordine di miliardi di dollari (da 2 a 7 entro il 2027) in Usa, Israele, Cina ed Europa.
GLI EFFETTI DELLE DROGHE PSICHEDELICHE SUL CERVELLO
Le startup sono già circa 400. L'80% di tentativi di registrazione presso la Fda vengono inoltre dalle Accademie. I primi a esercitare pressioni per la sperimentazioni sono stati i veterani di guerra americani con disturbi permanenti e resistenti alle terapie. Ad appoggiarli, associazioni non profit che vantano fondi consistenti. Federico Menapace è direttore strategico di Maps, finanziata da filantropi.
GLI EFFETTI DELLE DROGHE PSICHEDELICHE SUL CERVELLO
Dopo due traumi familiari ha superato ansia e stress grazie a psicoterapia sperimentale effettuata durante uno stato alterato di coscienza. «Sono state sufficienti - dice - tre somministrazioni di macrodosi di Mdma. Forse mia madre non si sarebbe suicidata se a suo tempo avesse avuto accesso a queste terapie».
Maps opera negli Usa in cliniche lontane dall'ambiente ospedaliero; il paziente viene assistito durante tutta l'esperienza, sperimentata anche per la risoluzione dei conflitti (da quelli di coppia a quelli tra israeliani e palestinesi). Tra due anni potrebbe esserci l'ok definitivo della Fda all'utilizzo del Mdma a scopo terapeutico; tra tre quello dell'Ema.
Ma qual è la differenza con gli antidepressivi? «Gli antidepressivi interagiscono con serotonina adrenalina noradrenalina bloccandone la ricattura e i recettori. Queste sostanze invece agiscono in modo selettivo su alcuni recettori specifici della serotonina e anche su altri sistemi come quelli del glutammato» afferma da Washington Luca Pani, psichiatra, ordinario di farmacologia a Modena ed ex direttore dell'Aifa. «Sembrano avere un effetto neuroplastico intracellulare, consentendo di ricostituire alcuni circuiti e meccanismi di sopravvivenza di neuroni».
Un'area nuova e inesplorata, dunque. Ansia, depressione, sindromi ossessivo compulsive, alcol, dipendenze: nelle sperimentazioni in atto vengono trattate come malattie non curabili da farmaci già esistenti bensì da queste sostanze, impiegate in differenti dosaggi: macrodosi o microdosi. Se tutto funzionerà, senza cadere negli eccessi e nelle dipendenze degli anni 70.
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