matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti

DAGOREPORT! SALVINI NON È CASCATO NELLA GABOLA DEL MES ARCHITETTATA DALLA MELONI CON GIORGETTI - NON SAPENDO COME USCIRE DAL VICOLO CIECO, COL RISCHIO DI PERDERE FACCIA E IDENTITÀ DOPO AVER TUONATO ”MES, MAI E POI MAI”, LA DUCETTA HA COGITATO CHE IL PARERE DEL CAPO DI GABINETTO DI GIORGETTI AVREBBE FATTO RAGIONARE LA LEGA: DAL MES NON SI SCAPPA! - A SCOMPAGINARE IL PIANO È ARRIVATO IL NO SECCO DI SALVINI. NON SOLO REAZIONE ALLA STRATEGIA DI GIORGIA DI OCCUPARE IL CENTRO SPINGENDO A DESTRA LA LEGA MA, AL FINE DI RECUPERARE CONSENSI, SALVINI VUOLE CHE MELONI FACCIA UNA FIGURA DI MERDA COL SUO PARTITO E L'ELETTORATO - IL MES PASSERÀ SOLO SE IN PARLAMENTO DECIDERANNO PER IL VOTO SEGRETO...

DAGOREPORT

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo piantedosi parata 2 giugno

Giorgia e Matteo stanno giocando la loro partita più rischiosa. Con la Ducetta che sprofonda in una crisi di nervi, al punto di rischiare il crollo, e minaccia direttamente il Capitone: “Ci metto due minuti a portarvi tutti alle elezioni”.

 

A differenza di tutti i giornaloni (noi compresi), Salvini non è cascato nella gabola del Mes: ha capito al volo che era stata architettata da Giorgetti in duplex con la Meloni.

 

TITANIC D'ITALIA - VIGNETTA BY MACONDO

Non sapendo come uscire dal vicolo cieco della ratifica del Fondo Salvastati, col rischio di perdere faccia e identità politica dopo aver tuonato in tutte le salse ”Mes, mai e poi mai”, la Regina della Garbatella ha cogitato che il parere tecnico-politico del capo di gabinetto del ministro leghista dell’Economia avrebbe fatto ragionare la Lega: la firma del trattato è giocoforza obbligatoria. Dal Mes non si scappa!

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - BY EDOARDO BARALDI

A scompaginare il piano Giorgetti-Meloni, è arrivato dirompente come un caterpillar Salvini. Ospite a Porta a Porta, il leader della Lega ha bollato quel documento del Mef come un “parere tecnico”, spiegando poi come “gli italiani hanno scelto un governo politico. Questo non è il governo Monti o il governo Draghi – ha aggiunto Salvini – Questo è un governo politico che ha idee politiche. E politicamente continuo a ritenere che il Mes non è uno strumento utile al Paese”.

 

L’eventuale ratifica del Mes dovrà passare dal voto del Parlamento, a quel punto spiega Salvini “qualunque sia l’esito, io da democratico rispetterò questa votazione. Ma personalmente ritengo che le strade per finanziare il nostro Paese siano altre”.

giorgia meloni giancarlo giorgetti

 

L’attacco di Salvini è nient’altro che una reazione alla strategia quotidiana di Giorgia di occupare il centro spingendo a destra la Lega. Tant’è che, come presidente del gruppo dei conservatori europei (Ecr), ha chiuso la porta all’ingresso della Lega, lasciandola così nel gruppo di Marine Le Pen e degli euro-nazi tedeschi di Afd.

 

Insomma, per recuperare consensi, Matteo vuole che Giorgia faccia una bella figura di merda davanti al suo partito e all’elettorato di Fratelli d’Italia firmando il vituperato Mes.

 

Non solo. Lei che sogna di diventare la Merkel del terzo millennio, si trova ora davanti a uno scenario molto lontano dai suoi sogni: in Spagna l’alleanza tra Vox e Popolari è saltata e il socialista Sanchez ha ripreso quota; al voto politico in Polonia il suo alleato pare che non abbia granché probabilità; in Grecia poi non se ne parla di allearsi con Fratelli d’Italia.

 

Così, fra un anno, alle europee, la premier rischia di essere l’unica del gruppo conservatore ad allearsi con il PPE. Ed essendo presidente del gruppo è facile immaginare la sua uscita da Ecr e finire isolata in un limbo a portare i voti a Ursula e Weber.

giorgia meloni contro il mes

 

Tornando al Mes, il voto in Parlamento ha altissime probabilità che venga rinviato a settembre-ottobre, ultima data utile. Visto che la Lega, M5S e parte di Fratelli d’Italia sono contrari, quello che è certo è che la ratifica del Mes passerà solo se i gruppi parlamentari decideranno per il voto segreto. Auguri!

 

 

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